Il termine “secondi piatti” è utilizzato nella cucina italiana per indicare la portata principale di un pasto, servita tipicamente dopo i “primi piatti“. Questa categoria di piatti include principalmente preparazioni a base di carne o pesce, che rappresentano il cuore del pasto in termini di sazietà e apporto proteico. I secondi piatti sono spesso accompagnati da contorni, che possono essere verdure, insalate, o altri alimenti leggeri per equilibrare il piatto principale.
Definizione di Secondi Piatti
I Secondi piatti sono la portata principale che segue i primi in un tipico pasto italiano, e consistono tipicamente in piatti di Carne, come ad esempio bistecca alla fiorentina, scaloppine al limone, cotolette alla milanese, arrosti, stufati, e molto altro. La carne può essere di bovino, suino, agnello, pollo, o altre volatili; Piatti a base di pesce, come frittura di pesce, orata al forno, tonno alla griglia, calamari ripieni, e altri, ma anche molluschi e crostacei, come cozze alla marinara, scampi alla griglia, gamberi in padella, e la famosa zuppa di pesce. Anche se meno comuni rispetto a carne e pesce, piatti a base di uova come frittate o omelette possono essere considerati secondi piatti, specialmente in un contesto più casalingo o informale.
I Secondi Piatti in Italia e all’Estero
La distinzione tra primi e secondi piatti non è comune fuori dall’Italia. In molti paesi, soprattutto in quelli con una forte influenza della cucina anglosassone, il pasto principale tende a essere unico, combinando carboidrati e proteine nel medesimo piatto (es., bistecca con patate, pollo e riso). Tuttavia, ristoranti italiani o di ispirazione italiana mantengono la struttura tradizionale anche all’estero, educando così il palato internazionale alla ricchezza della sequenza culinaria italiana.
L’Abbinamento ai Vini dei Secondi Piatti
Per l’abbinamento ai vini, bisogna fare riferimento alla tipologie del secondo piatto in questione. Si inizia prendendo in considerazione l’ingrediente principale, se carne o pesce o uova o verdure, ad esempio, poi il tipo di cottura, le salse e la speziatura. Per i sapori vale la regola della contrapposizione, dove per un piatto salato si abbina un vino morbido, ad un piatto grasso un vino frizzante, ad piatto succulento un vino tannico, eccetera, oltre alla concordanza per la struttura del vino e del piatto, per cui ad un piatto strutturato non si abbina un vino leggero e viceversa.