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Il corso sul vino di Quattrocalici - Il Vino nel mondo

Slovenia

La Slovenia e il vino. La storia della viticoltura in Slovenia . I vitigni della Slovenia. Le zone di produzione del vino in Slovenia.

La Slovenia e i vini sloveni

La Slovenia e il vino

La Slovenia è un paese di piccole dimensioni, dal punto di vista territoriale (21.000 kmq e circa 2 milioni di abitanti) e anche della viticoltura, con 19.000 ettari vitati totali, che rappresentano oltre il 3% della superficie totale, un valore altissimo, e una produzione annua di 800.000 hl di vino. A questi dati si contrappone l’elevatissimo numero di aziende produttrici (circa 30.000) e un consumo annuo pro-capite tra i più alti in Europa. Il 65% del vino prodotto è bianco, il 35% rosso.

La storia della viticoltura in Slovenia

Analogamente a quasi tutte i paesi Europei, la diffusione della viticoltura in Slovenia si deve ai Romani. Con il declino dell’impero romano, anche la viticoltura conobbe un progressivo abbandono, venendo quasi spazzata via con l’arrivo delle prime tribù slave dalla Russia nel VI secolo, e ancora più tardi tra il IX e l’XI secolo, quando gli ungheresi minacciarono il territorio di Podravje. Si conobbe una certa ripresa dal XII secolo in poi, quando i vigneti e le terre più produttive erano proprietà della Chiesa cattolica, dell’aristocrazia e della borghesia emergente. La piaga della fillossera, che colpì la viticoltura in tutta Europa, raggiunse la Slovenia nel 1880. Prima del flagello, la Slovenia contava circa 51.000 ettari di vigneti, dei quali circa la metà fu spazzata via negli anni che intercorsero fino allo scoppio della seconda guerra mondiale. Negli anni della ricostruzione postbellica, la pianificazione centrale della federazione jugoslava favoriva la quantità rispetto alla qualità. Nei primi anni ’80 cominciarono a comparire le prime aziende vinicole private a conduzione familiare, ma il vero boom del vino sloveno ebbe inizio con l’indipendenza nei primi anni ’90. Entro la fine del decennio, i vini sloveni hanno iniziato ad affermarsi sui mercati mondiali.

Le zone di produzione del vino in Slovenia

In Slovenia sono tre le principali regioni vinicole: Podravje a nord-est, al confine con l’Austria e l’Ungheria; Posavje a sud-est, al confine con la Croazia e Primorska ad ovest, che confina con l’Italia e condivide una piccola parte della penisola istriana con la Croazia. Tali regioni sono ulteriormente suddivise in nove distretti, con i cui nomi sono generalmente conosciuti i vini Sloveni. Podravje è la regione più grande, con due distretti, la Štajerska Slovenija (Stiria Slovenia) e Prekmurje. Posavje ne ha tre, Bizeljsko-Sremic, Bela Krajina e Dolenjska, mentre la Primorska ne ha quattro, Goriška Brda (Collio Sloveno), Vipava, Kras (Carso Sloveno) e Slovenska Istra (Istria slovena). I distretti a loro volta creano la suddivisione dei vini in 52 diverse tipologie, 37 per i vini bianchi e 15 per i rossi.

Podravje

Nella regione di Podravje. si producono soprattutto vini bianchi, dagli aromi fruttati e floreali. Il distretto di Štajerska Slovenija e quello di Prekmurje sono entrambi noti per i loro vini frizzanti. Vi si coltivano uve del vitigno Riesling Italico e Sauvignon, Traminer aromatico e Moscato Giallo. Tra le uve a bacca nera il Franconia e il Pinot Nero. Maribor è considerata la capitale del vino Sloveno. Qui si trova la vite più vecchia del mondo ad essere ancora produttiva, all’età di 400 anni.

Posavje

La regione di Posavje ha tre distretti vinicoli. Nel Dolenjska, dominano le aziende di piccole dimensioni , con le caratteristiche “zidanice”, casette tipiche dei viticoltori. I principali vini rossi che vi si producono sono lo Zametna Crnina, il Franconia e il Portoghese, mentre tra i bianchi vi è lo Chardonnay, il Sauvignon e il Riesling Italico. Tipico di questo distretto è anche il Cvicek, un assemblaggio di almeno quattro tipi di vino, dalla qualità non eccezionale ma molto amato in Slovenia. Nel distretto di Bela krajina vengono prodotti degli eccezionali vini Rosé , mentre il Bizeljsko-Sremic è noto per i suoi vini frizzanti.

Primorska

I quattro distretti che compongono la regione Primoska sono il Vipavska dolina, valle formata dal fiume Vipacco, al confine con la pianura Isontina, chiamata anche “California slovena” per la mitezza del suo clima; il Goriška Brda (Collio Sloveno), si trova al confine con l’Italia, e vi si producono gli stessi ottimi vini del Collio Goriziano ossia la Ribolla gialla, lo Chardonnay, il Sauvignon e il Pinot Grigio. Nella Slovenska Istra (Istria slovena) si producono soprattutto Malvasia Istriana e nel Kras (Carso Sloveno), i vini rossi dal sapore forte e secco prodotti con il vitigno Terrano e i bianchi dall’autoctono Vitouska.

La cucina Slovena

Quella Slovena è una cucina semplice ed essenziale, basata sugli ingredienti del territorio e influenzata dalle culture Italiana, Slava, Austriaca ed Ungherese, per le quali il territorio della piccola repubblica ha sempre rappresentato un ponte ideale.

Tra i primi piatti ricordiamo gli zlikrofi, tortelloni di pasta all’uovo viene fatta a mano, ripieni di patate, pancetta e formaggio .Le zuppe sono un’altra pietanza che vale la pena di provare. La jota, è una zuppa di origine carsica, a base di crauti, fagioli, carote, spezie e aceto, che viene ormai servita in tutto il paese e i cui ingredienti originali vengono talvolta sostituiti con quelli tipici della zona. Il brodet è una zuppa di pesce comune lungo la costa Adriatica, di cui il pescato del giorno è l’ingrediente principale.

Rasnici, Cevapcici e Pleskavice sono i piatti di carne più famosi della regione. I rasnici sono spiedini di carne di maiale in pezzetti inframezzati da salsiccia e fettine di peperone. I Cevapcici sono delle salsiccette di carne macinata mista a spezie e cipolla. Le Pleskavice sono preparate con la stessa mistura di carne, in genere manzo e agnello, ma nella forma di un grande hamburger. Tutte e tre queste specialità cotte alla griglia vanno accompagnate sul piatto con l’ajvar, salsa rossa di peperoni, melanzane e aglio.

Tra i dolci, le bledske kremsnite (paste alla crema di Bled) rientrano tra i primi posti, quadratini di due strati di pasta sfoglia farcito con una deliziosa crema pasticcera. La prekmurska gibanica o la gibanica di Oltremura, regione a nord del paese, è il dolce tradizionale per eccellenza della Slovenia. Gli ingredienti base sono miele, noci, molto zucchero e semi di papavero.

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Marcello Leder
Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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