Estesa su un vasto altopiano che attraversa il nord-ovest della penisola iberica, Castiglia e León è una delle regioni più emblematiche del panorama vitivinicolo spagnolo. Con una combinazione unica di altitudine, suoli poveri, grande escursione termica e una profonda radice culturale, la regione ha saputo imporsi come culla di alcuni tra i più celebri vini rossi di Spagna, ma anche come laboratorio di bianchi eleganti, spumanti di alta gamma e espressioni dolci rare e nobili.
Storia della viticoltura di Castiglia e León
La viticoltura di Castiglia e León affonda le sue radici in epoca preromana, ma è con l’Impero Romano che l’impianto della vite e la produzione organizzata del vino diventano attività centrali, specie lungo l’asse del fiume Duero. Durante il medioevo, i monasteri cistercensi e benedettini svolgono un ruolo cruciale nella salvaguardia e nello sviluppo della coltivazione della vite, soprattutto in zone come Rueda e Ribera del Duero.
Nel XIX secolo, la regione mantiene un ruolo importante nel panorama nazionale, ma è nel XX secolo – in particolare dagli anni ’80 – che conosce la sua rinascita grazie alla nascita delle DO e all’arrivo di capitali e tecnologie. Il clima continentale secco, l’altitudine media elevata (tra i 700 e i 1.000 metri) e la ricchezza geologica contribuiscono a dare vita a vini di struttura, acidi ben bilanciati, profondità aromatica e potenziale di invecchiamento.
I vitigni della regione Castiglia e León
La regione è patria di alcuni tra i più grandi vitigni autoctoni di Spagna. Su tutti, spiccano:
- Tempranillo (qui detto Tinta del País, Tinto Fino o Aragonez), protagonista dei vini rossi della Ribera del Duero, della DO Toro e di molte altre;
- Verdejo, varietà regina dei vini bianchi di Rueda, amata per la sua aromaticità e freschezza;
- Godello, a bacca bianca, coltivata soprattutto in Bierzo e Valdeorras, capace di grande finezza ed evoluzione;
- Mencía, a bacca rossa, tipica del nord-ovest, regina dei rossi del Bierzo;
- Albillo Mayor e Doña Blanca, utilizzate per vini bianchi tradizionali;
- Juan García e Rufete, varietà antiche recuperate in aree di montagna come la DO Arribes.
Accanto alle autoctone, sono ben presenti anche varietà internazionali:
- Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah e Malbec, soprattutto in blend con Tempranillo;
- Sauvignon Blanc e Chardonnay, coltivate con ottimi risultati, in particolare per spumanti metodo classico e bianchi fermentati in barrique.
Le Denominaciones de Origen di Castiglia e León
Le Denominaciones de Origen (DO) della regione sono numerose e diverse per stile e terroir. A seguire l’elenco in ordine alfabetico, con le principali caratteristiche di ciascuna:
- Arlanza DO
- Superficie: circa 400 ha
- Vitigni: Tempranillo, Albillo Mayor
- Vini: rossi eleganti, altitudine elevata, tannini setosi
- Arribes DO
- Superficie: circa 800 ha
- Vitigni: Juan García, Rufete, Tempranillo, Malvasía
- Vini: rossi sottili, bianchi rustici; clima atlantico
- Bierzo DO
- Superficie: circa 3.000 ha
- Vitigni: Mencía, Godello, Doña Blanca
- Vini: rossi espressivi, freschi, floreali; bianchi sapidi
- Cebreros DO
- Superficie: circa 500 ha
- Vitigni: Garnacha tinta, Albillo Real
- Vini: rossi eleganti, profumati; clima montano
- Cigales DO
- Ribera del Duero DO
- Superficie: oltre 23.000 ha
- Vitigni: Tinta del País (Tempranillo), Cabernet, Merlot, Albillo Mayor
- Vini: rossi potenti, strutturati, ottimo potenziale di invecchiamento
- Tra le DO più prestigiose e riconosciute al mondo
- Rueda DO
- Superficie: circa 13.000 ha
- Vitigni: Verdejo, Sauvignon Blanc, Viura
- Vini: bianchi freschi, fruttati, a volte con affinamento in legno
- Ottima reputazione internazionale
- Tierra de León DO
- Toro DO
- Superficie: circa 8.000 ha
- Vitigni: Tinta de Toro (Tempranillo), Garnacha, Malvasía
- Vini: rossi robusti, alcolici, ricchi di colore e tannino
- Stile potente, ma sempre più raffinato
- Valles de Benavente DO
- Superficie: circa 1.000 ha
- Vitigni: Prieto Picudo, Tempranillo, Verdejo
- Vini: rossi fruttati, rosati fragranti, bianchi leggeri
- Vino de la Tierra de Castilla y León (IG)
- Indicazione geografica ampia e flessibile
- Usata per blend innovativi, vini varietali, sperimentazioni enologiche
- Ampia libertà di stile, qualità crescente
Le tipologie di vino e i profili organolettici
L’ampia varietà di territori e altitudini si riflette in una produzione sorprendentemente diversificata:
- Vini bianchi: da Verdejo, Godello, Albillo; aromi di frutta a polpa bianca, erbe, agrumi; grande freschezza e longevità per alcuni cru.
- Bianchi fermentati in barrique: note tostate, miele, frutta secca, grande complessità.
- Rosati (rosados): tipici di Cigales e Tierra de León, dal colore tenue o intenso, profumati, minerali.
- Rossi giovani: fruttati, succosi, con note di ciliegia, prugna e viola.
- Rossi da invecchiamento: i grandi classici di Ribera del Duero e Toro, con profumi di mora, cuoio, tabacco, cioccolato, tannini vellutati, acidità sostenuta.
- Spumanti metodo classico: da Verdejo o Chardonnay, sempre più interessanti, in particolare nei progetti di alta quota.
- Vini dolci e ossidativi: rari, ma presenti in piccole produzioni familiari, da vendemmia tardiva o uve surmature.