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il corso sul vino di Quattrocalici

Il naso - Esame olfattivo

Degustazione del vino esame olfattivo

Il profumo del vino è, senza dubbio, la sua caratteristica più importante. Dopo averlo esaminato alla vista, portiamo il vino al naso e si apre un mondo di sensazioni e di informazioni dalle mille sfaccettature. Questo esame olfattivo è essenziale per comprendere appieno il carattere e la qualità del vino, rivelando una ricchezza di aromi che raccontano la storia del vitigno, del terroir e delle tecniche di vinificazione utilizzate.

L’Esame Olfattivo: Un’Esperienza Sensoriale

Quando si porta un bicchiere di vino al naso, l’esame olfattivo diventa un’esperienza multisensoriale che coinvolge diverse fasi. Avvicinando il bicchiere al naso senza agitarlo, si percepiscono gli aromi più volatili e immediati. Questo primo contatto offre un’indicazione preliminare del profilo aromatico del vino. Roteando leggermente il bicchiere, si liberano gli aromi meno volatili. Questa fase permette di scoprire la complessità del vino, rivelando note che vanno dalla frutta ai fiori, dalle spezie ai minerali. Gli aromi residui che rimangono nel bicchiere dopo aver assaggiato il vino, che rappresentano la sua persistenza, offrono ulteriori informazioni sulla sua struttura e sulla qualità della vinificazione.

Classificazione dei Profumi del Vino

I profumi del vino possono essere suddivisi in diverse categorie, ciascuna delle quali contribuisce a definire il profilo sensoriale del vino. I Profumi Primari derivano direttamente dall’uva e includono note fruttate, floreali ed erbacee. Ad esempio, un Sauvignon Blanc può presentare aromi di agrumi, erba appena tagliata e fiori bianchi. I Profumi Secondari si sviluppano durante il processo di fermentazione, includono note di lievito, pane tostato, burro e yogurt. Un vino fermentato in botti di rovere può acquisire aromi di vaniglia, caramello e spezie dolci. Infine, i Profumi Terziari si sviluppano durante l’invecchiamento in bottiglia, e includono note di frutta secca, tabacco, cuoio, terra e funghi. Questi aromi indicano la maturità del vino e la complessità del suo sviluppo nel tempo.

L’Importanza dell’Esame Olfattivo

L’esame olfattivo non è solo una questione di piacere sensoriale, ma fornisce informazioni cruciali sul vino. I profumi primari possono rivelare il vitigno utilizzato e l’origine geografica del vino. Ad esempio, un Pinot Noir della Borgogna è noto per i suoi aromi di ciliegia, fragola e sottobosco. Gli aromi secondari possono indicare le tecniche di vinificazione, come l’uso del legno o la fermentazione malolattica. Gli aromi terziari offrono indicazioni sulla qualità dell’invecchiamento del vino e sulla sua maturità. Un vino con aromi terziari ben sviluppati suggerisce un invecchiamento adeguato e una buona evoluzione.

La Ricerca dei Difetti del Vino

L’esame olfattivo è anche fondamentale per identificare eventuali difetti nel vino. Aromi di mela cotta, noce o sherry possono indicare un’eccessiva esposizione all’ossigeno. Un odore di cartone bagnato o muffa suggerisce la presenza di TCA, comunemente noto come “gusto di tappo”. Odori di zolfo, uova marce o gomma bruciata possono indicare problemi legati alla riduzione.

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