In viticoltura l’esposizione al sole dei vigneti gioca un ruolo fondamentale, visto che gran parte delle viti è coltivata in territori collinari. Infatti a parità di latitudine e di altitudine i vigneti orientati a sud godono di una maggiore esposizione al sole e quindi tale condizione dovrà essere ricercata soprattutto nelle zone nordiche. Ogni vitigno ha infatti specifiche esigenze in termini di illuminazione e temperatura, che sono gli elementi che vanno a influenzare in grande misura la qualità della produzione. Esposizioni a sud e ovest garantiscono abbondante energia luminosa, che favorisce l’attività fotosintetica, producendo quantità di zuccheri e alcol più abbondanti. I vigneti esposti verso est o nord sono, invece, più freschi e freddi. Qui la minore esposizione al sole ritarda il germogliamento primaverile e permette una maturazione tardiva dei grappoli. Tali esposizioni sono, quindi, più ricercate in zone intrinsecamente calde, dal momento che permettono di compensare gli eccessi climatici di quei territori.
La scelta dell’esposizione ottimale del vigneto dipende in larga parte dal clima della zona dove esso va collocato.
Nei climi freschi, dove le estati sono fresche e le temperature relativamente basse, si dovrebbero evitare le esposizioni a nord, preferendo quelle a sud (S, SE e SO) per consentire il massimo accumulo di calore per la crescita e la maturazione dell’uva. Generalmente, in aree la Valtellina o la Valle d’Aosta, i vigneti sono situati su pendii esposti a sud/sud-ovest. I migliori vini della Germania e delle altre regioni più fredde d’Europa provengono da pendii esposti a sud/sudovest.
Nei climi con estati calde o con estati calde e inverni freddi (clima continentale), le esposizioni orientali, settentrionali e nord-orientali sono preferiti rispetto alle esposizioni meridionali e occidentali per diversi motivi. Le esposizioni meridionali e occidentali sono più calde delle esposizioni orientali e settentrionali. Le esposizioni a sud si riscaldano all’inizio della primavera e possono anticipare leggermente l’apertura delle gemme, aumentando così il rischio di danni da gelo. Le esposizioni meridionali possono portare a un riscaldamento della vite più esteso nelle giornate invernali soleggiate rispetto ai pendii settentrionali. Le conseguenze potrebbero essere una ridotta resistenza al freddo e conseguenti lesioni da freddo. Occasionalmente si osserva la spaccatura della corteccia e la lesione del tronco sui lati sud-ovest delle viti, che è correlata al riscaldamento del tronco nelle giornate invernali soleggiate con successivo e rapido raffreddamento. Le esposizioni orientali hanno un vantaggio rispetto alle esposizioni occidentali perché i pendii orientali sono esposti al sole mattutino. Le viti sul versante orientale si asciugheranno (dalla rugiada o dalla pioggia) prima di quelle sul versante occidentale, riducendo potenzialmente il rischio di malattie. Nelle regioni con condizioni di crescita calda e bassa umidità, i coltivatori potrebbero voler evitare pendii completamente esposti a ovest o apportare modifiche all’orientamento delle file per ridurre il surriscaldamento dei frutti. Fattori come la presenza di boschi, pendii ripidi e rocce esposte possono imporre l’utilizzo di un aspetto meno preferibile. Tuttavia, i costi di gestione possono essere ridotti se si sceglie il sito corretto per la produzione dell’uva piuttosto che occuparsi di siti non ideali.