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Il corso sul vino di Quattrocalici - Viticoltura e ampelografia

La Vite

Scopriamo i dettagli della pianta dal cui frutto nasce il vino

La vite e le sue caratteristiche

La vite (“Vitis”) è una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Vitaceae. Questa pianta riveste un ruolo centrale nell’agricoltura e nella cultura umana, in particolare per la produzione di vino, uno dei prodotti agricoli più antichi e diffusi al mondo. L’articolo che segue esplora le principali specie di vite, le caratteristiche morfologiche della vite da vino e le peculiarità dell’uva, il suo frutto.

Le Diverse Specie di Vite

All’interno del genere “Vitis” si distinguono diverse specie, ma le più rilevanti in ambito agricolo sono la Vitis vinifera e le specie americane, come la Vitis labrusca, la Vitis riparia, la Vitis rupestris e la Vitis berlandieri. Queste ultime sono spesso utilizzate come portinnesti per la resistenza a malattie e parassiti.

Vitis vinifera

La Vitis vinifera è la specie più importante per la viticoltura. Originaria dell’area mediterranea e del Vicino Oriente, è caratterizzata da una grande varietà di cultivar, ognuna con caratteristiche uniche che influenzano la qualità del vino.. Tra le sue principali caratteristiche vi sono l’elevata adattabilità climatica; infatti la vite prospera in climi temperati e caldi; l’ampia variabilità genetica, con oltre 5.000 cultivar conosciute. Infine la vite si caratterizza per la sua sensibilità a malattie e parassiti, in particolare oidio, peronospora e fillossera.

Specie Americane

Le specie americane, benché raramente utilizzate per la produzione diretta di vino, sono fondamentali come portinnesti per la resistenza alla fillossera, un insetto devastante che colpisce le radici della vite. Tra queste:

  • Vitis labrusca: resistente a climi umidi e utilizzata per la produzione di succhi e vini aromatici.
  • Vitis riparia: tollerante al freddo e suoli poveri.
  • Vitis rupestris: adatta a terreni asciutti e rocciosi.
  • Vitis berlandieri: resistente a suoli calcarei.

L’utilizzo di portinnesti americani ha permesso alla viticoltura europea di riprendersi dopo la devastante epidemia di fillossera del XIX secolo.

Caratteristiche Morfologiche della Vite da Vino

La vite è una pianta rampicante che si sviluppa grazie a viticci, permettendole di ancorarsi a sostegni naturali o artificiali. La sua struttura è composta da diverse parti chiave, ognuna con un ruolo specifico:

Apparato Radicale

L’apparato radicale è profondo e si estende orizzontalmente, consentendo alla pianta di assorbire nutrienti e acqua da strati profondi del suolo. La profondità delle radici varia a seconda del portinnesto e delle condizioni del terreno.

Fusto (Ceppo) e Tralci

Il fusto legnoso, detto ceppo, è la parte permanente della vite. Da esso si sviluppano i tralci, rami annuali flessibili che portano foglie, infiorescenze e frutti. I tralci lignificano alla fine della stagione vegetativa, formando il legno dell’anno.

Foglie

Le foglie della vite, di forma palmata e lobata, sono fondamentali per la fotosintesi. La loro dimensione e densità influenzano il microclima del grappolo, regolando la maturazione e la qualità dell’uva. Le foglie sono dette anche pampini, e sono costituite da alcuni lobi principali (da 1 a 7), più o meno profondi, su una forma tondeggiante. Le foglie rappresentano un descrittore molto importante utilizzato dai botanici per il riconoscimento dei vitigni delle varie specie (ampelografia) di vite coltivata europea (Vitis vinifera sativa).

Infiorescenze e Fiori

Le infiorescenze, che si sviluppano sui tralci, sono costituite da piccoli fiori ermafroditi. La fioritura dipende dalle condizioni climatiche e dalla varietà, influenzando la produttività e la qualità del raccolto.

Viticci

I viticci sono strutture filiformi che permettono alla vite di arrampicarsi. Si formano in corrispondenza dei nodi e contribuiscono al supporto meccanico della pianta.

Coltivazione della Vite

I metodi di coltivazione della vite, come la potatura, la gestione del suolo e i sistemi di allevamento (es. guyot, cordone speronato), mirano a ottimizzare la produttività e la qualità delle uve. La potatura, in particolare, è cruciale per controllare il vigore vegetativo e favorire una maturazione equilibrata.

Il Frutto della Vite: L’Uva

L’uva è il frutto della vite, composta da grappoli formati da numerosi acini. Ogni componente dell’uva ha un ruolo fondamentale nella vinificazione e nella determinazione delle caratteristiche organolettiche del vino.

Morfologia dell’Acino

Un acino di uva è costituito da tre parti principali:

  • Buccia: ricca di polifenoli, tra cui antociani e tannini, che conferiscono colore e struttura al vino. Contiene anche sostanze aromatiche.
  • Polpa: costituita per l’80% da acqua e per il resto da zuccheri (glucosio e fruttosio) e acidi organici (tartarico e malico).
  • Vinaccioli: semi ricchi di oli e tannini, influenti nella struttura e nell’amaro del vino.

Le dimensioni, la forma e il peso degli acini variano a seconda della cultivar. Le uve a bacca rossa contengono antociani nella buccia, responsabili del colore rosso, mentre le uve a bacca bianca ne sono prive.

Maturazione dell’Uva

Il processo di maturazione dell’uva si articola in tre fasi principali:

  1. Fase erbacea: gli acini sono verdi e ricchi di acidi.
  2. Invaiatura: gli acini cambiano colore e iniziano ad accumulare zuccheri.
  3. Maturazione: si raggiunge il massimo equilibrio tra zuccheri, acidi e composti aromatici.

La composizione chimica dell’uva varia in base a fattori genetici, climatici e agronomici. Gli zuccheri determinano il potenziale alcolico del vino, mentre gli acidi influiscono sulla freschezza. I polifenoli e gli aromi sono determinanti per il profilo organolettico.

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Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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