La memoria olfattiva e la degustazione del vino
L’olfatto imprime nella nostra psiche una memoria olfattiva, che ci dà la possibilità di riconoscere le cose dal loro profumo, senza vederle, ma visualizzandole nella nostra mente. In un certo senso, la nostra storia è una memoria di odori, che si memorizzano nel nostro cervello in base alle nostre scoperte ed esperienze.
Il funzionamento della memoria olfattiva è tale che i primi ricordi olfattivi, che risalgono all’infanzia, sono i più potenti nella loro capacità di suscitare delle emozioni gradevoli e anche i più facili a riattivare.
Nel momento in cui abbiamo memorizzato nella memoria olfattiva il profumo di un fiore o di un frutto, siamo poi in grado di riconoscerlo anche quando è presente nel bouquet di un vino.
Percezione Olfattiva e memoria olfattiva
Le molecole odorose del vino, presenti in quantità sufficiente per essere percepite, passano per le narici fino ad arrivare, transitando per le fosse nasali, all’epitelio olfattivo, che si attiva, inviando al cervello lo stimolo relativo alla percezione sensoriale.
A questo punto, il cervello cercherà nel database della memoria olfattiva l’immagine associata a quell’odore, come ciliegia, prugna, cannella, etc. Se non trova un’immagine da abbinare, non saremo in grado di dare un nome al profumo che percepiamo, ma non significa necessariamente che non lo abbiamo rilevato, semplicemente che non lo abbiamo riconosciuto. Infatti, se non abbiamo conoscenza di un determinato odore, ovvero se esso non è presente memoria olfattiva, sarà impossibile riconoscerlo all’interno del bicchiere e sarà confuso con altri o scambiato con qualcosa di simile.
Allenare la memoria olfattiva
Come mai una persona è in grado di riconoscere più profumi nel vino di un’altra? Innanzitutto, per trovare qualcosa, è fondamentale sapere cosa si sta cercando. Se cerco profumi di fiori bianchi in un vino rosso, difficilmente riuscirò a trovarli.
In secondo luogo, la capacità di percezione sensoriale varia da persona a persona, anche in funzione dell’età. Una persona anziana possiederà minore capacità ricettiva, ma disporrà però un database di profumi molto più ampio.
Per mettere insieme questo database, l’unico modo è allenare la nostra memoria olfattiva, cercando di memorizzare i profumi presenti in natura per poi riconoscerli nel vino che stiamo degustando.