L’Airén è un vitigno a bacca bianca originario della Spagna, dove rappresenta quasi un quarto di tutte le uve coltivate. Nel 2010 l’Airén era il terzo vitigno più coltivato al mondo, con 252.000 ettari, dopo aver raggiunto i 306.000 ettari nel 2004, quando era al primo posto. Questi numeri vengono raggiunti nonostante l’Airén venga coltivato quasi esclusivamente in Spagna e sono soprattutto dovuti alla bassa densità di impianto, circa 1500 ceppi per ettaro, che ha un effetto deleterio sulla qualità del vino con esso prodotto. La zona di La Mancha è per questo motivo nota come la più grande area coltivata a monovitigno nel mondo. L’Airén è anche diffuso nella DO di Valdepeñas e nelle province di Ciudad Real e Toledo.
A causa della natura anonima dei vini dell’Airén, il suo uso principale è stato generalmente nella produzione di acquavite spagnola. In realtà la causa di ciò va ricercata nei metodi di coltivazione e nei processi produttivi, piuttosto che nella qualità intrinseca del vitigno stesso. In generale i vini prodotti con l’Airén hanno colore pallido con sfumature gialline, sono fruttati al naso, con note di banana, ananas e pompelmo. Al palato, nonostante la bassa acidità, sono piacevoli e di facile beva, anche è difficile definirli “eleganti”. Nelle Isole Canarie l’Airen è conosciuto come Burra Blanca (che significa “asino bianco”) e viene usato principalmente in uvaggio per produrre vini bianchi secchi, insieme al Malvasia, al Breval e al Listan Blanco (Palomino).