Il Glossario del vino di Quattrocalici

Uvaggio

Enologia

uvaggio

Il termine Uvaggio significa, letteralmente, uve diverse vendemmiate nello stesso periodo e vinificate rigorosamente insieme. Gli Uvaggi sono dunque vini di vitigni diversi, con epoca di maturazione simile, che nel passato venivano coltivati all’interno degli stessi vigneti o addirittura dello stesso filare. La differenziazione della raccolta era troppo difficile, per cui tutte le uve  venivano vendemmiate e poi pigiate insieme, senza alcuna distinzione.

Oggi, l’organizzazione dei vigneti è diversa, e le varie tipologie di uve difficilmente sono sparse tra i filari. Esse sono piuttosto coltivate in appezzamenti diversi, a seconda delle caratteristiche dei vitigni e dell’epoca della loro maturazione. I diversi vitigni, gestiti separatamente, possono così esprimere al meglio tutto il loro potenziale.

Ai nostri giorni, il termine Uvaggio ha assunto una accezione più ampia, indicando sempre uve di vitigni diversi, con medesima epoca di maturazione, vendemmiate nello stesso arco temporale, ma non necessariamente provenienti dallo vigneto, oppure pigiate, fermentate e vinificate insieme.

Spesso, il termine Uvaggio viene utilizzato in maniera impropria, per indicare i vitigni utilizzati nella produzione di un determinato vino o la loro percentuale, indipendentemente dal tempo o dal periodo di raccolta e dal momento in cui vengono mescolate, contrapposto ai vini provenienti da uve vinificate “in purezza”, nei cosiddetti “vini varietali”.  Ma in questi casi non si dovrebbe parlare di uvaggio perché non c’è mescolanza di uve diverse. Inoltre, parlare di vino in purezza ottenuto con un determinato uvaggio è una contraddizione che può creare confusione.

Nel caso di vini plurivarietali, si può parlare correttamente di Uvaggio solo per quelli prodotti da uve vendemmiate, pigiate e vinificate insieme.