Il Glossario del vino di Quattrocalici

Supertuscan

Enologia

supertuscan

Supertuscan,  o Super tuscan, è come vengono chiamati taluni vini rossi prodotti in Toscana, prodotti a di fuori delle tradizioni, della regione, utilizzando altri tipi d’uva, come quelli del Taglio Bordolese (Cabernet e Merlot) assieme o al posto del tradizionale Sangiovese. Tali vini sono spesso fatti affinare in barriques (piccole botti di rovere) per periodi più o meno lunghi. Al momento della loro nascita, questi vini non rientravano nell’ambito delle denominazioni di origine, e ricadevano necessariamente tra i vini “generici” o “da tavola”.

Non riuscendosi a meglio definirli, negli anni ’80 fu coniato il termine Supertuscan, ripreso poi dalla stampa anglosassone. A questa famiglia appartengono vini di filoni diversi, quali

  • I Tagli Bordolesi come il Sassicaia, creato da Giacomo Tachis, a base di cabernet sauvignon, che alla sua nascita non poteva avvalersi di alcuna denominazione, cosa che durò fino al 1994, quando venne venne realizzata la Bolgheri DOC e la Bolgheri Sassicaia DOC, ad esso specificamente dedicata;
  • I vini da Sangiovese in purezza, anch’essi fuori dai disciplinari del Chianti all’epoca della loro comparsa,  con precursore il Vigorello, nato nel 1968, creato dalla Cantina San Felice;
  • I tagli di Sangiovese e Cabernet sauvignon, come il Tignanello degli Antinori, a partire dall’annata 1975, perché le precedenti erano denominate Chianti Classico Riserva del Podere Tignanello.

Di fatto, la figura di Giacomo Tachis fu determinante, essendo, insieme a Piero Antinori, l’ispiratore di quei vini.

All’epoca l’eccellenza dell’enologia Toscana non aveva ancora avuto modo di emergere ai livelli odierni, non essendo ancora emerso il Brunello di Montalcino (DOCG dal 1980) e con il Chianti non ancora affrancato dalla crisi d’immagine che lo vedeva come vino da prezzo venduto in fiaschi.