Il vitigno Cabernet-sauvignon ha origine nel Bordolese (la regione del Bordeaux, in Francia), soprattutto dalle zone del Médoc e delle Graves. E’ uno tra i vitigni più diffusi al mondo ed è particolarmente adatto per la produzione di vini di notevole qualità e grande longevità, spesso usato in assemblaggio con Cabernet franc e Merlot. Questo uvaggio è comunemente noto come “taglio bordolese“, dalla zona in cui inizialmente è stato introdotto. Test genetici recenti confermano che l’origine del Cabernet Sauvignon sia da attribuirsi ad un incorcio tra Cabernet Franc e il vitigno a bacca bianca Sauvignon. Il Cabernet Sauvignon ha capacità di adattamento alle più disparate condizioni climatiche e tecniche di vinificazione.
Il Cabernet sauvignon, mantenendo le sue caratteristiche di riconoscibilità, esprime però perfettamente anche quelle del terroir. In Italia la patria elettiva del Cabernet sauvignon è la Toscana, dove negli anni ’70 nacque il fenomeno “Supertuscan”. Infatti, pur essendo presente in buona parte della regione, ad esempio nel Chianti, la zona principale rimane il lembo di terra stretta tra mare e colline nei pressi di Castagneto Carducci, nella Maremma settentrionale, con la relativa DOC Bolgheri. Altre zone dove il Cabernet sauvignon esprime tutta la sua eleganza sono i Colli Euganei, dove riesce a trovare condizioni ideali e buone escursioni termiche per risultare vellutato, il Collio e l’Alto Adige, soprattutto nella conca di Bolzano. Tra i paesi del Nuovo mondo, una zona di sicuro interesse per il Cabernet Sauvignon è la California, in particolare in Napa Valley e Sonoma Valley. I Cabernet sauvignon più famosi a Napa sono quelli di Rutherford e Oakvalley. Per quel che riguarda Sonoma , l’Alexander Valley, dove i vini da Cabernet Sauvignon vantano tannini prestanti e uno stile raffinato. In Australia parliamo di Barossa Valley, zona che condivide con lo Shiraz, assemblato con il quale dà vita a vini rossi pepati e polposi, molto caratteristici. Dal punto di vista enologico, il Cabernet Sauvignon ha tutte le caratteristiche per dare grandi vini, a partire dalla sua buccia spessa e ricca di sostanze. Qui sta uno dei segreti della vinificazione del Cabernet Sauvignon: il tempo di macerazione sulle bucce. Se il mosto di Cabernet Sauvignon resta a contatto con le bucce poco tempo esso darà dei vini leggeri e di facile beva, ma se resta a contatto per un periodo sufficiente (circa almeno tre settimane), il vino avrà una carica polifenolica e un potenziale incredibile, che potrà esprimersi al meglio con un lungo e graduale affinamento in legno, magari in barriques.