In Lombardia vi sono importanti aree vitivinicole, oltre ad una notevole varietà di vitigni e di situazioni pedoclimatiche diverse, tutte contraddistinte da produzioni enologiche di alta qualità.
Franciacorta
La Franciacorta, in provincia di Brescia, sulle sponde del Lago d’Iseo, in un’area di quasi 3mila ettari vitati, che comprendono i territori di 19 comuni, è la zona dove gli spumanti metodo classico hanno trovato il loro territorio di elezione. La viticoltura è presente in zona dal XIII secolo, nei tempi in cui la zona veniva chiamata appunto “corte franca”, ossia libera dal pagamento dei dazi. Di bollicine si parla dal XVI secolo, anche se la prima bottiglia di Spumante “targato” Franciacorta nasce nel 1961. Accanto agli spumanti, la DOC Curtefranca propone vini rossi basati su Cabernet, Merlot, Barbera e Nebbiolo e bianchi da Chardonnay, Pinot Nero e Pinot Bianco).
Lago di Garda
La zona del Lago di Garda, o meglio la sua sponda Bresciana, vede il vitigno autoctono Groppello, unito a Marzemino, Barbera e Sangiovese, come base dei vini rossi delle DOC locali. Il Garda Doc Bianco è prodotto invece per il 70% da uve Riesling italico. Sulla sponda sud del lago, a cavallo con la provincia di Verona, la zona dei vini bianchi di Lugana, basati sul vitigno Trebbiano di Lugana , e di S. Martino della Battaglia, sul Tocai friulano, varietà a bacca bianca diffusa anche in Veneto. A Botticino il locale vino rosso ottenuto dai vitigni Barbera, Marzemino, Schiava e Sangiovese. Sempre in prossimità del lago di Garda, in provincia di Mantova e lungo il confine con l’Emilia Romagna, c’è la zona di produzione del Lambrusco Mantovano. Il vitigno di base è il Lambrusco viadanese, il cui nome deriva dal comune di Viadana, nella bassa mantovana, lungo il Po. Al suo fianco si coltivano anche le altre tipologie di Lambrusco come il Salamino, Sorbara, Grasparossa e altre ancora.
Oltrepò Pavese
L’Oltrepò Pavese, oltre alla provincia di Pavia, comprende anche parzialmente territori del milanese e del lodigiano. In quest’area di producono i vini profumati di San Colombano, in gran parte con uve Croatina e Barbera, ma anche Chardonnay per il bianco. L’Oltrepò Pavese è comunque la seconda zona in Lombardia consacrata alla produzione di vini spumanti metodo classico, a base in questo caso di Pinot Nero, vinificato in bianco (blanc de noirs), assieme a Chardonnay e Pinot grigio e bianco. Nei paraggi si produce anche la Bonarda DOC, vino vivace vinificato da uve Croatina, da non confondere con il vitigno Bonarda piemontese, il Buttafuoco, vino ottenuto da Croatina, Barbera e Pinot Nero e Sangue di Giuda, anch’esso da uve Barbera e Croatina. Il nome particolare del vino sembra richiamarsi alla leggenda che narra di un “Giuda” pentito e resuscitato proprio nel paese di Broni dove, in cabio di vedersi risparmiata la vita, libera miracolosamente dai parassiti i vigneti locali.
La provincia di Bergamo
Nella Valcalepio, in provincia di Bergamo, la viticoltura data dai tempi dell’antica Roma. La zona DOC Valcalepio, va dal Lago di Como fino al Lago d’Iseo. I vini rossi sono prodotti qui da uve Cabernet Sauvignon e Merlot, mentre i vini bianchi da Pinot Bianco, Pinot Grigio e Chardonnay. Sempre nei pressi di Bergamo, nel comune di Scanzorosciate si produce il passito Moscato di Scanzo DOCG, dal vitigno autoctono omonimo coltivato esclusivamente entro i confini del comune.
La Valtellina
La Valtellina è in provincia di Sondrio, e qui, da uve Nebbiolo, localmente conosciuto come Chiavennasca, si produce il vino Valtellina Superiore DOCG, denominazione divisa nelle sottozone Sassella, Grumello, Inferno, Valgella e Maroggia. In questi luoghi l’uva è stata coltivata fin da epoche preromaniche, dalle antiche popolazioni celto-liguri. Di grande fama gode anche lo Sforzato o Sfursat di Valtellina DOCG, vino rosso secco, prodotto in uno stile che ricorda quello dell’Amarone, e che prende il nome dalla selezione e lavorazione dell’uva Chiavennasca, raccolta da vigne alle pendici delle montagne e lasciata appassire su graticci.