L’Uva Rara occupa una posizione unica nel panorama vitivinicolo del Nord Italia, in particolare in Lombardia, Piemonte e in alcune zone dell’Emilia-Romagna. Storicamente, l’Uva Rara è stata coltivata per secoli, ma le sue origini precise rimangono piuttosto oscure. Essa prospera nei climi freschi e nei terroir diversificati delle sue regioni native, dove si è adattata alle condizioni locali nel corso delle generazioni di coltivazione.
La sua identità può sovrapporsi ad altri vitigni locali, portando talvolta a confusione, in particolare con la Bonarda Piemontese e la Croatina. La confusione riguardante l’Uva Rara nasce spesso dal suo uso intercambiabile con la Bonarda Piemontese e la Croatina, specialmente nelle regioni del Piemonte e della Lombardia. Sebbene questi vitigni condividano somiglianze nell’aspetto e nella prevalenza regionale, sono varietà geneticamente distinte con caratteristiche enologiche diverse.
- Bonarda Piemontese: Conosciuta per il suo colore intenso e gli aromi di frutta, talvolta floreali, la Bonarda Piemontese è riconosciuta come un’entità separata dall’Uva Rara. Essa prospera particolarmente nelle colline del Monferrato in Piemonte.
- Croatina: Conosciuta anche come Bonarda di Rovescala in Lombardia, la Croatina mostra sapori di frutta più scura e una maggiore acidità, ed è spesso utilizzata per arricchire la struttura dei blend.
Caratteristiche Agronomiche
I vitigni di Uva Rara sono noti per la loro vigoria moderata e per la loro resilienza, adattandosi bene a vari tipi di terreno, inclusi i terreni ricchi di argilla e calcare che caratterizzano la Lombardia e il Piemonte. I grappoli sono solitamente di dimensioni medie, con forme compatte e cilindriche. Le bacche stesse sono piccole o medie, con un colore blu-nero profondo quando raggiungono la piena maturazione.
Nel vigneto, l’Uva Rara richiede una gestione attenta della chioma per ottimizzare l’esposizione al sole e la circolazione dell’aria, elementi cruciali per contrastare le malattie fungine comuni nei climi umidi.
Proprietà enologiche
L’Uva Rara è apprezzata per il suo contributo sia ai vini monovitigno che a quelli assemblati, dove aggiunge complessità e struttura. Viene spesso vinificata in blend con altre varietà locali come Nebbiolo, Barbera o Vespolina per arricchire i profili aromatici e bilanciare l’acidità.
Le uve sono note per i loro tannini moderati e per l’acido vibrante, che le rendono versatili per la produzione sia di vini giovani che di vini capaci di invecchiare bene. Quando vinificata come monovitigno, l’Uva Rara presenta aromi di frutti rossi, fiori di viola e sottili note erbacee, con una corpo medio e una texture morbida al palato.
Caratteristiche dei vini
I vini da Uva Rara sono caratterizzati da espressioni fruttate eleganti, che spaziano dai ribes rossi e ciliegie a sfumature di prugna e spezie. I tannini sono generalmente setosi, offrendo una struttura che supporta il potenziale di invecchiamento del vino. Nei blend, l’Uva Rara contribuisce alla complessità generale e all’armonia, aggiungendo spesso un tocco di profumo floreale e una acidezza vivace che complementa le texture più ricche delle varietà con cui è mescolata.