La provincia di Como è una delle 12 province della regione Lombardia. La provincia di Como ha una superficie di 1.279 kmq e conta 587.000 abitanti. La sua densità abitativa è di 459 ab./kmq.
La viticoltura in provincia e sul Lago di Como ha una storia tanto antica quanto sconosciuta, risalente all’epoca Romana e medievale. Risalgono al 1800 le prime testimonianze scritte della coltivazione del vitigno a bacca bianca “Verdesa”. Tolstoj, dopo essersi curato sulle colline di Tavernola ricorda nei suoi scritti che, allora, erano ricoperte da vigneti.
Il declino della viticoltura in provincia di Como è stato causato da fattori diversi, come i nuovi parassiti (oidio, peronospora, fillossera) e alla scarsa capacità di combatterli, all’affermarsi della coltura dei gelsi per allevare bachi da seta (che poi è diventata in effetti protagonista di uno dei mercati trainanti dell’economia comasca), ed infine all’industrializzazione e l’urbanizzazione delle città, con conseguente abbandono delle campagne.
Oggi i vigneti sono presenti soprattutto nella zona alta del lago di Como, vicino a Domaso, che subisce l’influenza della viticoltura Valtellinese, certamente più fiorente, e di quella Ticinese, nata e sviluppata sulle sponde del Ceresio.
Le forti escursioni termiche, mitigate dal lago, rendono comunque la zona ideale per la vitivinicoltura, tanto che, nel 2008, è stata creata la denominazione Terre Lariane IGT, che prende il nome da Lario, sinonimo del Lago di Como. I vini sono prodotti tra la provincia di Como e la provincia di Lecco, e includono varie tipologie prodotte da uvaggi o in purezza a partire dai vitigni autorizzati alla produzione nella provincia.