L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
Le caratteristiche geografiche, geologiche, climatiche e storiche della viticoltura nella zona Bergamasca, una regione definita dai fiumi Adda e Oglio e comprendente territori pedecollinari e collinari. La formazione geologica del territorio risale al periodo Cretacico dell’era Mesozoica, producendo terreni eluviali con prevalenza di minerali derivati direttamente dalle rocce madri, con alcune zone alluvionali vicino all’Oglio e Chiuduno. La zona si caratterizza per diversità geologiche come il Selcifero Lombardo, la Maiolica di Bruntino e diverse formazioni calcaree e argillose, che influenzano direttamente i tipi di terreno prevalentemente scisto-argilloso a nord-ovest di Bergamo e argillo-calcareo verso il lago di Iseo.
Climaticamente, la regione si divide in tre principali aree: Collina occidentale, Collina orientale e l’area di Trescore Balneario, mostrando variazioni significative nella temperatura, radiazione solare e precipitazioni, che a loro volta influenzano la viticoltura.
Storicamente, la viticoltura bergamasca è profondamente radicata, con testimonianze risalenti all’epoca romana e il continuo sviluppo attraverso i secoli, nonostante le sfide poste da eventi come l’invasione dei Longobardi. Nei secoli successivi, la viticoltura ha affrontato alti e bassi, influenzata da cambiamenti economici, politici e ambientali, comprese le malattie della vite nel tardo Ottocento.
Dal 1950, l’innovazione in viticoltura ha portato alla diversificazione delle varietà di uva e alla modernizzazione delle tecniche, con la creazione di cantine sociali per migliorare la produzione e la qualità del vino. La regione è riconosciuta per le sue Denominazioni di Origine, che attestano le caratteristiche uniche dei vini prodotti, influenzate dall’ambiente geografico e dalle pratiche enologiche tradizionali. Nel complesso, il microclima e la posizione geografica di Bergamo favoriscono la maturazione delle uve e promuovono le qualità distintive dei vini della regione.