L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici

Colli di Faenza DOC

La Denominazione Colli di Faenza DOC

colli di faenza doc cartina

La denominazione di origine Colli di Faenza DOC deriva da una tradizione viti-vinicola recente, che si è venuta a delineare a partire dalla ricostruzione post-fillosserica e post-bellica in particolare. Infatti a fine ‘800 le colline faentine si caratterizzavano per una viticoltura finalizzata soprattutto al consumo interno della famiglia contadina e si trattava più spesso di filari poli-varietali al margine degli appezzamenti di cereali piuttosto che di vigne specializzate. La ricostruzione dei vigneti dopo l’avvento della fillossera fece propendere per l’allestimento di impianti mono-varietali con una certa predilezione per il Sangiovese, vitigno rustico e produttivo, che poteva legare maggiormente gli agricoltori a quelle plaghe difficili che venivano sempre più spesso abbandonate per i terreni fertili di pianura. Alle altitudini più elevate si preferiva il Ciliegiolo, simile al Sangiovese ma con una maturazione anticipata di almeno una settimana, e spesso si mettevano anche alcune piante di Ancellotta per migliorare l’intensità, ma soprattutto la stabilità del colore di Sangiovese e Ciliegiolo. Per la ricostruzione della viticoltura dopo l’ultimo conflitto mondiale, i tecnici indicavano come particolarmente adatti ai terreni collinari alcuni vitigni internazionali quali Cabernet e Merlot, dando l’avvio alla produzione di vini rossi ancora più strutturati e adatti all’invecchiamento di quelli realizzati con il solo Sangiovese. I vini prodotti nella Colli di Faenza DOC si caratterizzano per la buona struttura, cui contribuisce anche una certa dotazione naturale in alcol, e per la prevalenza di note fruttate a comporre il profilo sensoriale. L’impiego del Trebbiano romagnolo, vitigno di antica coltivazione locale che mantiene un buon contenuto acido anche a maturazione avanzata, consente di ottenere vini bianchi di una certa freschezza pur con una struttura complessiva importante. Gli altri vitigni bianchi di più recente introduzione alla coltivazione (Chardonnay, Pinot bianco, Sauvignon e Pignoletto) sono particolarmente apprezzati per il risultato in termini di profilo olfattivo dei vini che se ne ottengono.

La Colli di Faenza DOC nei dettagli

Colli di Faenza DOC

Creata nel1997
Prima approvazioneApprovata con D.M. 04.08.1997, G.U. 204 del 02.09.1997
Ultimi aggiornamentiUltime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014
RegioneEmilia-Romagna
ProvinceRavenna, Forlì-Cesena
Tipo di denominazioneDOC
Zona di produzioneVari comuni nelle province di Ravenna e di Forlì-Cesena
MerceologiaVino

Il Disciplinare della Colli di Faenza DOC

Il link rimanda alla pagina del disciplinare della denominazione Colli di Faenza DOC, con il pdf della versione aggiornata del disciplinare.

I Vitigni della Colli di Faenza DOC

Nella tabella riportiamo i vitigni che rientrano nella composizione ampelografica delle tipologie di vino della denominazione Colli di Faenza DOC. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole varità della Guida ai Vitigni d’Italia di Quattrocalici.

Le Tipologie Vini della Colli di Faenza DOC

I disciplinari delle denominazioni di origine dei vini prevedono una o più “Tipologie di vino” coperte nell’ambito della stessa denominazione. La tabella riporta tutte le tipologie previste dalla denominazione Colli di Faenza DOC, ottenute vinificando le uve dei vitigni autorizzati nell’ambito della stessa denominazione. I link rimandano alle pagine dedicate alle singole tipologie di vino, nelle quali si possono trovare tutti i dettagli relativi ai procedimenti di vinificazione e alle caratteristiche organolettiche dei vini.

Le Cantine nel territorio della Colli di Faenza DOC