L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
La provincia di Brescia si estende da nord a sud dividendo nettamente le Prealpi Lombarde a nord e la Pianura Padana a sud, con la ferrovia Milano-Venezia che funge da linea di demarcazione. La zona sud è caratterizzata da una fiorente agricoltura cerealitico-zootecnica, tranne per il Monte Netto, un promontorio situato a sud di Brescia, nei comuni di Capriano del Colle e Poncarale, che emerge dalla pianura con un terreno prevalentemente argilloso.
La viticoltura rappresenta l’attività agricola principale sul Monte Netto, con radici storiche profonde che risalgono all’epoca romana. Quest’area è stata paludosa fino a quando interventi di bonifica non hanno abbassato la falda acquifera, rendendo il terreno adatto alla coltivazione della vite, un tempo considerata quasi come pianta medicinale per combattere la pellagra. Durante il XIX secolo, la viticoltura ha sofferto a causa della fillossera, ma è stata successivamente rivitalizzata con l’introduzione di tecniche moderne e il ritorno a vitigni di pregio.
I vini prodotti su questa collina sono notevoli per le loro caratteristiche equilibrate e i profumi distinti, influenzati dal microclima e dal terreno argilloso. I vini bianchi mostrano acidità modesta con aromi floreali e fruttati, mentre i rossi offrono profumi ampi e vinosi con un gusto fresco e armonico.
Il vitigno predominante è il Trebbiano, nelle sue varianti locali di Soave, Lugana e Toscano, apprezzato per la sua capacità di adattamento a vari terreni e climi, producendo vini piacevoli e caratteristici. Anche il Marzemino, o localmente chiamato Berzemino, è significativamente coltivato, con la sua presenza storica confermata da documenti che risalgono al 1970, mostrando una grande concentrazione di questi vitigni nella provincia.