I suoli argillosi sono composti da particelle fini (<0,002 mm di diametro) con una capacità elevata di ritenzione idrica e nutrienti. Sono tendenzialmente compatti e poveri di ossigenazione, il che può limitare l’espansione radicale. Questi suoli si riscaldano lentamente e trattengono umidità per lungo tempo, condizionando il ciclo vegetativo della vite. Il drenaggio è spesso ridotto, il che rende necessaria una gestione attenta del suolo per evitare stress idrici o asfissia radicale.
Effetto sulla vite e sul vino
La scarsa ossigenazione radicale può favorire una crescita vigorosa della vite, necessitando potature mirate per equilibrare la produzione. I vini ottenuti da uve coltivate su suoli argillosi tendono a essere strutturati, tannici e dotati di grande potenziale d’invecchiamento, grazie alla maturazione lenta e regolare dell’uva.
Zone viticole di riferimento
- Francia: Pomerol, Saint-Estèphe
- Italia: Toscana (Montalcino, Montepulciano)
- Spagna: Toro, La Mancha
Vini tipici
- Rossi: Merlot (Pomerol), Sangiovese (Brunello di Montalcino), Tempranillo (Toro)









