L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
Il Brunello di Montalcino è un’icona dell’enologia Italiana, un vino giustamente famoso ed apprezzato in tutto il mondo. La zona di produzione del Brunello di Montalcino è limitata al solo comune di Montalcino, in provincia di Siena, cosa che contribuisce, vista la limitata superficie vitata a disposizione, a renderlo un vino molto ricercato a livello mondiale.
Nel 1960 il Brunello di Montalcino è il promo vino ad essere insignito della DOC, e consegue la DOCG nel 1980. L’origine del Brunello di Montalcino risale alla seconda metà dell’800, quando Ferruccio Santi di Montalcino selezionò ed incominciò a vinificare uve di una varietà di Sangiovese conosciuta localmente come “Brunello” per via del colore scuro degli acini.
La resa massima dell’uva è di 80 quintali per ettaro mentre, per quanto riguarda la resa in vino, la percentuale stabilita dal disciplinare di produzione è del 68%. È consentito, inoltre, specificare sull’etichetta da quale zona del territorio in particolare (“Vigna”, ad esempio) provengano le uve utilizzate per la vinificazione.
Il Brunello di Montalcino DOCG richiede lunghi periodi di invecchiamento prima della messa in commercio: cinque anni dal momento della vendemmia (che diventano sei per la versione “riserva“) di cui almeno due anni in botti di rovere, e per un tempo non inferiore ad altri quattro mesi in bottiglia (sei mesi per la riserva). Il Brunello di Montalcino è un vino di grande longevità e che richiede lungo affinamento prima di arrivare al top del suo livello qualitativo. Ci sono esempi di Brunelli invecchiati per periodi che vanno da 10 a 30 anni e più. Il titolo alcolometrico minimo è di 12° (o 12,5 se specificata la menzione “vigna”). L’acidità totale minima è di 5 g/litro, mentre l’estratto secco netto non deve essere inferiore ai 24 g/litro.
Il Brunello di Montalcino nel bicchiere ha una tonalità rosso rubino, leggermente tendente al granato con l’invecchiamento. Ha un profumo è decisamente intenso e persistente, con sentori fruttati e di vaniglia ma anche di legno aromatico e sottobosco. Al palato è tannico e caldo, armonico, persistente e robusto.
Il Brunello di Montalcino va servito a temperatura ambiente (circa 18-22°C), in bicchieri grandi e dalla luce ampia, che consentano la percezione del suo complesso ed articolato bouquet. Nel caso di vini d’annata è preferibile prima decantarli e caraffarli in modo tale che si possano riossigenare adeguatamente, liberandosi al contempo del deposito sul fondo.
Brunello di Montalcino DOCG
Creata nel | 1980 |
Prima approvazione | Approvata DOC dal D.P.R. 28.03.1966, G.U. 132 del 30.06.1966 |
Approvata come DOCG | Approvata DOCG dal D.P.R. 01.07.1980, G.U. 314 del 15.11.1980 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 |
Regione | Toscana |
Province | Siena |
Tipo di denominazione | DOCG |
Comuni della zona | Montalcino |
Merceologia | Vino |
Vitigno | Colore bacca | |
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Brunello | Bacca nera | |
Sangiovese | Bacca nera |
Nome | Regione | La Guida Vini di Quattrocalici | Tipo |
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Brunello di Montalcino DOCG | Toscana | Brunello di Montalcino | Vino fermo |
Brunello di Montalcino riserva DOCG | Toscana | Brunello di Montalcino | Vino fermo |