L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
La DOC Friuli Colli Orientali si estende in un territorio che interessa in tutto o in parte diciannove comuni nella fascia centro orientale della Provincia di Udine, vicino al confine con la Repubblica Slovena. I terreni dei Colli Orientali sono costituiti da un’alternanza di strati di marne (argille calcaree) e arenarie (sabbie calcificate), chiamato in friulano ponca. La facile erodibilità dei terreni a prevalenza marnosa ha portato ad una morfologia del terreno piuttosto dolce con altezze al di sotto dei 200 m slm. I vignaioli sono stati costretti a terrazzare le colline per evitare il “consumo” dei colli e lo scalzamento delle viti e queste terrazze sono così diventate una caratteristica dei Colli orientali del Friuli.
I Colli Orientali del Friuli sono da sempre terra di vini: dall’epoca Romana a quella del Ducato Longobardo. Arrivando ai giorni nostri, è nei Colli Orientali del Friuli che è nata l’idea dei “Superwhites” friulani, una definizione questa che ben si adatta ad una denominazione che annovera ben dodici tipologie di vini bianchi di cui dieci con indicazione di vitigno più il “bianco” ed il “dolce”. Ad esse si aggingono undici tipologie di vini rossi con dieci ad indicazione del vitigno più il “rosso”. Tutte queste tipologie possono essere accompagnate dalla menzione riserva se opportunamente invecchiate. L’elenco dei vitigni da cui scaturiscono queste tipologie sancisce un perfetto equilibrio (dieci a dieci) tra varietà a bacca bianca e varietà a bacca nera, equilibrio rispettato anche tra le varietà così dette internazionali e quelle autoctone che sono ben nove su venti.
Il territorio dei Colli Orientali del Friuli dà ai vini bianchi un colore giallo paglierino con riflessi più o meno verdognoli o dorati, o nel caso del Pinot grigio un riflesso ramato più o meno accentuato. In bocca i vini sono è gradevoli, morbidi, con profumi netti ed intensi che spaziano dal fruttato sostenuto al floreale fine ed elegante. La nota di mandorla amara è caratteristica del tipico vitigno che la origina, il Tocai Friulano. La struttura dei vini dei Colli Orientali ne permette anche un lungo invecchiamento nel tempo.
I vini rossi sono caratterizzati da un colore rosso rubino con diverse sfumature, il profumo presenta una gradevole finezza tendente all’erbaceo, allo speziato e ai sentori di sottobosco e piccoli frutti. In bocca sono equilibrati, con una nota di astringenza per le varietà autoctone più vocate all’invecchiamento, l’acidità è quindi sempre presente senza mai disturbare il palato.
La denominazione di origine controllata Friuli Colli Orientali annovera al suo interno ben cinque sottozone chiamate rispettivamente: Cialla, Pignolo di Rosazzo, Ribolla gialla di Rosazzo, Schioppettino di Prepotto e Refosco di Faedis.
Friuli Colli Orientali DOC
Creata nel | 2011 |
Prima approvazione | Approvata con D.P.R. 20.07.1970, G.U. 247 del 30.09.1970 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 07.03.2014 |
Regione | Friuli-Venezia Giulia |
Province | Udine |
Tipo di denominazione | DOC |
Zona di produzione | Vari comuni in provincia di Udine |
Merceologia | Vino |
Sottozone | Friuli Colli Orientali DOC sottozona Cialla, Friuli Colli Orientali DOC sottozona Pignolo di Rosazzo, Friuli Colli Orientali DOC sottozona Ribolla Gialla di Rosazzo, Friuli Colli Orientali DOC sottozona Schioppettino di Prepotto, Friuli Colli Orientali DOC sottozona Refosco di Faedis |