Nel cuore geografico della penisola iberica, distesa su un altopiano assolato che si estende per oltre 70.000 km², la regione di Castiglia – La Mancha rappresenta una delle aree vitivinicole più estese e storicamente rilevanti non solo della Spagna, ma dell’intero mondo del vino. I suoi paesaggi aridi, punteggiati da filari interminabili e da antichi mulini a vento, sono lo scenario di una viticoltura che da secoli costituisce un pilastro dell’economia e dell’identità culturale locale.
La superficie vitata supera oggi i 400.000 ettari, con una produzione annua che oscilla tra il 40 e il 50% del totale nazionale, rendendo Castiglia – La Mancha il cuore pulsante del vino spagnolo.
Le origini della viticoltura in Castiglia – La Mancha
Le radici della viticoltura in questa regione affondano già in epoca preromana, ma è sotto l’Impero Romano che si consolidano le prime strutture agrarie organizzate, con impianti vitati e cantine dedicate alla produzione e commercializzazione del vino. Dopo la Reconquista, la coltivazione della vite divenne sempre più centrale, favorita dalla scarsità d’acqua e dalla notevole adattabilità della pianta al clima arido.
Nel corso dell’Ottocento e del primo Novecento, la regione divenne il più grande bacino europeo di vini da taglio, spesso destinati alla Francia o al nord della Spagna. Solo negli anni ’80 del XX secolo si assiste a una rivoluzione qualitativa, che ha rilanciato Castiglia – La Mancha come laboratorio di eccellenza, anche grazie alla nascita di numerosi Vinos de Pago e alla modernizzazione delle pratiche enologiche.
I vitigni della regione: tra resistenza e rinascita
Il vitigno simbolo della regione è l’Airén, a bacca bianca, che da solo copre più della metà della superficie vitata. La sua resistenza alla siccità e alla bassa fertilità del suolo lo rende ideale per i climi estremi della Mancia.
Tra gli altri vitigni a bacca bianca:
- Macabeo (Viura): aromatico, spesso usato per spumanti e vini bianchi giovani;
- Chardonnay: impiegato per bianchi fermentati in barrique;
- Sauvignon blanc e Verdejo: danno origine a vini freschi e fruttati.
Tra i vitigni a bacca nera, domina il Tempranillo (localmente chiamato Cencibel), con vini corposi e longevi. Seguono:
- Garnacha tinta, Monastrell e Bobal, adatti a vini rossi potenti;
- Syrah, Cabernet sauvignon, Merlot e Petit verdot, molto utilizzati nei blend moderni;
- Varietà autoctone come Moravia agria, Tinto Velasco e Graciano, oggi riscoperti e vinificati in purezza.
Le Denominaciones de Origen di Castiglia – La Mancha
Castiglia – La Mancha ospita 9 Denominaciones de Origen, oltre a numerosi Vinos de Pago e alla più ampia indicazione Vino de la Tierra de Castilla. Di seguito, le DO in ordine alfabetico, con focus su vitigni, tipologie di vino e superficie vitata:
- Almansa DO
- Superficie: circa 7.600 ha
- Vitigni: Garnacha tintorera, Monastrell
- Vini: rossi intensi e strutturati, spesso da vecchie vigne
- Stile: fruttato, alcolico, spesso con passaggio in legno
- La Mancha DO
- Manchuela DO
- Méntrida DO
- Superficie: circa 6.500 ha
- Vitigno dominante: Garnacha tinta
- Vini: rossi morbidi, spesso da vigne in altitudine
- Profilo: vinosità delicata, aromi floreali e speziati
- Mondéjar DO
- Superficie: limitata ma in crescita
- Vitigni: Tempranillo, Airén, Macabeo
- Vini: soprattutto bianchi leggeri e rossi fruttati
- Ribera del Júcar DO
- Superficie: circa 9.000 ha
- Vitigni: Tempranillo, Bobal, Cabernet sauvignon, Syrah
- Vini: rossi eleganti, freschi, ben strutturati
- Clima più umido, suoli argillosi
- Toledo DO
- Una delle DO più recenti, non ancora pienamente consolidata
- Vitigni: Tempranillo, Garnacha, Airén
- Vini: orientamento verso l’alta qualità, spesso in regime biologico
- Uclés DO
- Valdepeñas DO
Oltre alle DO, la regione conta oltre 15 Vinos de Pago, tra cui Pago Dominio de Valdepusa, Pago Florentino, Pago Casa del Blanco, espressioni massime del concetto di terroir spagnolo, spesso con rese bassissime, cura maniacale del vigneto e uso esclusivo di uve aziendali.
Le tipologie di vino e i profili organolettici
La produzione vinicola della Castiglia – La Mancha spazia da vini semplici a etichette complesse e strutturate:
- Vini bianchi giovani: freschi, floreali, con note di mela, pera, erbe e agrumi, bassa acidità.
- Bianchi fermentati in legno: maggiore struttura, aromi di vaniglia, burro e frutta tropicale.
- Rosati: brillanti, da Garnacha e Bobal, con profumi di ciliegia, fragola e rosa.
- Vini rossi giovani: fruttati, speziati, tannino dolce, da bere entro 2-3 anni.
- Vini rossi invecchiati: da Tempranillo, Cabernet, Syrah; complessi, con note di cuoio, tabacco, confettura.
- Gran Reserva: vini da lunghi affinamenti, corpo pieno, acidità bilanciata, bouquet evoluto.
- Spumanti: metodo Charmat, fruttati e immediati, in crescita.
- Vini dolci: spesso da Airén o Moscatel, tradizionali, poco conosciuti ma in riscoperta.