Il vitigno Moscato Giallo è meno diffuso in Italia rispetto al Moscato bianco, lo si trova soprattutto nel nord-est d’Italia, in particolare sui Colli Euganei e in Trentino-Alto Adige. Il Moscato giallo è un vitigno di probabili antiche origini siriane (è infatti anche noto come Moscato Sirio) ed è giunto a noi importato con tutta probabilità dalla Grecia ad opera di mercanti Veneziani. Nei Colli Euganei dà vita al “Moscato Fiori d’Arancio“, in versione sia spumantizzata che passita, mentre in Alto Adige è noto come “Goldmuskateller“. Appartiene alla famiglia dei Moscati, vitigni aromatici il cui nome deriva da “muscum“, muschio, il cui aroma caratteristico si ritrova anche nell’uva matura. Il Moscato giallo viene utilizzato sia come uva da tavola che per la vinificazione, come spumante dolce o vino passito, talvolta anche in versione ferma e secca.
Il vino del Moscato Giallo ha colore giallo paglierino chiaro e dorato. Il suo profumo è delicato con delicati profumi di noce moscata ed essenza di pompelmo e di cedro. Il gusto del Moscato giallo in bocca è aromatico, fragrante e fresco intenso con una leggera sapidità e dall’aroma persistente. Dal punto di vista ampelografico, il vitigno Moscato giallo presenta una foglia di grandezza media, rotondeggiante, trilobata e talvolta intera. Il suo grappolo è medio-grande, allungato, piramidale, con 1 o 2 ali e spargolo. L’acino è medio, sferoidale, con buccia pruinosa, spessa e consistente, di colore giallo piuttosto carico e polpa un po’ carnosa e succosa, dal sapore gradevolmente moscato.