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Il corso sul vino di Quattrocalici - Il Vino nel mondo

Israele

L'Israele come produttore di vino è solo di recente arrivato ad attirare l'attenzione dei mercati, con una produzione relativamente piccola, ma orientata alla qualità.

il vino in israele

Il Vino in Israele

L’Israele in quanto produttore di vino è solo di recente arrivato ad attirare l’attenzione dei mercati, con una produzione relativamente piccola, ma orientata alla qualità, proveniente da zone la cui vocazione vitivinicola è stata riscoperta dopo anni di abbandono.

Storia del Vino in Israele

La viticoltura e la produzione del vino in Israele risale ai tempi biblici, con il suo territorio posto a cavallo delle rotta commerciale del vino tra la Mesopotamia e l’Egitto. Il vino nell’epoca biblica veniva richiamato in molte delle antiche tradizioni religiose. In seguito, durante la dominazione Romana, il vino prodotto in Israele veniva esportato in tutto l’impero. Durante la prima fase della dominazione islamica la produzione di vino cessò, per riprendere temporaneamente durante l’epoca dei Crociati, tra l’XI e il XIII secolo d.C. Il ritorno del dominio islamico e la diaspora ebraica segnarono la fine dell’attività vinicola antica in Israele. La industria vinicola moderna in Israele è stata fondata alla fine del XIX secolo dal barone Edmond James de Rothschild, proprietario della tenuta di Bordeaux Château Lafite-Rothschild. Fino agli anni ’60, la gran parte della produzione vinicola di Israele era focalizzata sulla produzione di vini Kosher per le cerimonie religiose, quasi sempre dolci, mentre oggi il vino cerimoniale rappresenta a malapena il 10% del totale. La vinificazione di qualità in Israele è iniziata negli anni ’80, trascinata dagli investimenti di grandi produttori dalla Francia, Australia e Stati Uniti e da una corrispondente modernizzazione della tecnologia. A partire dagli anni ’90, anche il numero di piccoli produttori di vino artigianali è considerevolmente aumentato.

Il Clima nelle zone del Vino in Israele

Israele ha un clima mediterraneo e adatto in buona parte alla produzione di vino, con una stagione estiva calda e umida, da aprile a ottobre, e una invernale, fredda e piovosa, da fine ottobre a marzo. La stagione di crescita è secca, per cui l’irrigazione a goccia ha un ruolo fondamentale. La maggior parte delle aree ha suoli a base calcarea, con strati di marna e dolomite. I sedimenti marini si trovano nei suoli argillosi delle pianure costiere. Le Alture del Golan hanno strati di depositi basaltici di argilla e tufo. Nell’area del Negev i terreni sono sabbiosi e alluvionali.

I Vitigni coltivati in Israele

Inizialmente, in Israele si coltivavano vitigni locali, di origine araba, con utilizzo principale nell’appassimento prima che per la produzione del vino. Oggi per la vinificazione si impiegano quasi esclusivamente varietà internazionali, come Cabernet Sauvignon, Chardonnay, Merlot e Sauvignon, ma anche Cabernet Franc, Riesling e Syrah.

Le Zone di produzione del Vino in Israele

Nell’Israele moderno, la produzione del vino si svolge in quattro regioni principali. Galil (la Galilea) è una zona montuosa e collinare, con i vigneti piantati ad altitudini dai 400 fino anche ai 1000 m. Le Alture del Golan sono l’area più vocata, fresca per la sua elevata altitudine, con elevata escursione termica giorno-notte e i suoli ricchi e ben drenati. Si tratta di un territorio conteso con la Siria, sebbene sotto la giurisdizione Israeliana. La Giudea, con le sue zone montuose, collinari e pianeggianti in prossimità della costa, è stata una delle aree piantate per la prima volta nel 1880 dal barone Edmond de Rothschild. La Valle del Negev, è una zona desertica semiarida, dove l’irrigazione a goccia ha reso possibile la viticoltura. Infine Shomron (Samaria), è la più grande regione vinicola di Israele, molto variegata, con le sue colline, la pianura costiera settentrionale, il Monte Carmelo, e le colline di Menashe.

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Marcello Leder

Sommelier AIS, divulgatore nel campo del vino e dell'enogastronomia. Ha fondato nel 2011 il portale Quattrocalici, divenuto punto di riferimento per la cultura del vino in Italia, ed è autore della sua struttura e di tutti i suoi contenuti.

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