GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Bonarda: La Degustazione

La degustazione del vino Bonarda

La Bonarda e la sua degustazione. Per Bonarda si intende un vino prodotto soprattutto nell’Oltrepo Pavese e nei Colli Piacentini a partire dal vitigno Croatina, cui eventualmente si affiancano altri vitigni a bacca nera di coltivazione locale. La Bonarda dei Colli Piacentini viene prodotta utilizzando una percentuale variabile tra l’85 ed il 100% di Croatina, con la possibilità di aggiungere fino ad un massimo del 15% di Barbera, Ughetta (Vespolina), Uva rara. Spesso si tende a confondere questo vino con il vitigno Bonarda, autoctono del Piemonte e precisamente nel Torinese, sulla fascia collinare da Chieri fino al Monferrato e nella provincia di Asti.

Le caratteristiche enologiche del vino Bonarda

La Bonarda, quale che sia la tipologia, è un vino caratterizzato da struttura leggera, facile bevibilità e basso contenuto in tannini. La Bonarda come vino fermo ha una buona struttura e sta benissimo con le carni rosse cotte alla griglia. La Bonarda frizzante ha le stesse caratteristiche di colore e olfattive della versione ferma, mentre al palato si presenta leggermente più fresca. La Bonarda spumante è un vino noto soprattutto nella versione dolce, dalla spuma fine e dal sapore particolarmente vellutato.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo, Vino frizzante
Strutturamagro
Qualitàfine
Temperatura di servizio14-16°C, 18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso classico

Tutti i vini della categoria Bonarda

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Bonarda: Guida alla degustazione

La Bonarda, soprattutto se frizzante, è un vino da bere giovane, se ne consiglia la degustazione ed il consumo non oltre il 3 anno dalla vendemmia. Per la degustazione di una Bonarda è consigliabile stappare la bottiglia un po’ prima della degustazione per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione, utilizzare un calice di dimensioni medie o un balloon, a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 14°C per le versioni frizzanti (12°C se dolci), 16°C per versioni secche più strutturate.

degustazione bonarda servizio

Bonarda: Esame visivo

La Bonarda si presenta di un colore rosso rubino intenso. Le versioni frizzanti presentano una spuma fine ed evanescente, di colore da rubino chiaro a rosa pallido. Di media consistenza.

degustazione bonarda visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Bonarda:

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino abbastanza consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Abbastanza consistente è un vino quando pone una certa resistenza, ma non eccessiva, alla rotazione nel bicchiere. Per un vino così, ci immagineremo una struttura nella media, non leggero né robusto.

Vino con bollicine  fini. La grana delle bollicine nell'effervescenza dei vini.

Le bollicine di anidride carbonica prodotte dall'effervescenza nei vini si definiscono "fini" quando la loro dimensione è molto piccola, quasi come delle capocchie di spillo. Questa particolare finezza di grana si realizza mediante una prolungata permanenza dello spumante sui lieviti, prima della sboccatura nel caso di uno spumante metodo classico o dell'imbottigliamento isobarico nel caso di uno spumante Charmat "lungo".

Vino con bollicine numerose. Il numero delle bollicine nell'effervescenza dei vini

Un vino spumante si dice presentare bollicine numerose, quando esse sono presenti in numero elevato, ed appaiono in maniera continua ed in molti punti diversi del bicchiere. E' questa la situazione che si presenta comunemente negli spumanti elaborati con il metodo Classico o con il metodo Charmat "lungo", e derivano da una lunga permanenza del vino sui lieviti prima della sboccatura o dell'imbottigliamento isobarico.

Bonarda: Esame olfattivo

La Bonarda ha un profumo vinoso e fruttato, con note di ciliegia e mora e a volte sentori speziati di pepe nero.

degustazione bonarda olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Bonarda:

Vino Abbastanza Complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza complesso" un vino che presenta tre (o più) riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane senza particolari o lunghi affinamenti.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Bonarda: Riconoscimenti olfattivi

Bonarda: Esame gustativo

Al palato la Bonarda si presenta di medio corpo, secca o dolce a seconda della versione, di medio calore alcolico e fresca per acidità. I tannini sono giovani ma in genere molto leggeri e non invadenti.

degustazione bonarda gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Bonarda:

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Bonarda: Abbinamento con il cibo

Le versioni frizzanti della Bonarda, più leggere, si abbinano bene a salumi, bolliti e piatti di pasta, anche con sughi di carne. Le versioni ferme, più strutturate, a piatti di carne alla griglia. Le versioni dolci, di solito frizzanti, si sposano bene con crostate alla frutta, o frutta rossa (fragole).

degustazione bonarda abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Bonarda: