il glossario della cucina di Quattrocalici

Prosciutto crudo

Salumi

Il prosciutto crudo in cucina e con il vino

Il prosciutto crudo è uno dei simboli più prestigiosi della gastronomia italiana, apprezzato in tutto il mondo per il suo sapore delicato, la sua lavorazione artigianale e la lunga tradizione che ne accompagna la produzione. Questo salume, ottenuto dalla coscia di maiale stagionata, rappresenta una vera e propria eccellenza del Made in Italy. In questo articolo esploreremo la storia del prosciutto crudo, il suo processo di produzione e i migliori utilizzi in cucina.

Storia del Prosciutto Crudo

Il prosciutto crudo ha radici antichissime che risalgono agli Etruschi e ai Romani, che già nel III secolo a.C. avevano sviluppato tecniche di conservazione della carne attraverso la salatura e la stagionatura. Il termine “prosciutto” deriva dal latino “perexsuctum”, che significa “asciugato”, in riferimento al metodo di preparazione che prevede l’eliminazione dell’umidità dalla carne.

Con il passare dei secoli, la produzione del prosciutto crudo si è perfezionata, diventando un vero e proprio rito artigianale, tramandato di generazione in generazione in diverse regioni italiane. Oggi, alcuni dei prosciutti crudi più celebri, come il Prosciutto di Parma e il Prosciutto di San Daniele, sono protetti da marchi DOP (Denominazione di Origine Protetta), a garanzia della qualità e della tipicità del prodotto.

Produzione del Prosciutto Crudo

La produzione del prosciutto crudo è un processo lungo e meticoloso, che richiede una combinazione di tecniche tradizionali e condizioni ambientali specifiche. Il procedimento può variare leggermente a seconda del tipo di prosciutto, ma le fasi principali rimangono simili.

  1. Selezione della coscia: Il prosciutto crudo si ottiene dalla coscia di maiale, che deve essere di ottima qualità. La carne utilizzata proviene generalmente da suini pesanti allevati secondo rigidi disciplinari, soprattutto nel caso dei prosciutti DOP.
  2. Salatura: La coscia di maiale viene cosparsa con sale marino, che serve a disidratare la carne e favorirne la conservazione. La salatura è una delle fasi più delicate della lavorazione, in quanto la quantità di sale deve essere bilanciata per evitare che il prosciutto risulti troppo salato o, al contrario, insipido.
  3. Riposo: Dopo la salatura, il prosciutto viene lasciato riposare in ambienti freschi per alcune settimane, in modo che il sale penetri uniformemente nella carne. Questa fase permette alla carne di iniziare a perdere l’acqua in eccesso, mentre si stabilizzano i sapori.
  4. Lavaggio e stagionatura: Dopo il riposo, la coscia viene lavata per eliminare il sale in eccesso e lasciata ad asciugare. Successivamente, il prosciutto viene appeso in locali appositi dove inizia il lungo processo di stagionatura. La stagionatura può durare da un minimo di 12 mesi fino a 36 mesi, a seconda del tipo di prosciutto e della pezzatura. Durante questo periodo, il prosciutto perde gran parte del suo contenuto di acqua, concentrando il sapore e sviluppando la caratteristica dolcezza.
  5. Sugna e stagionatura finale: Durante la stagionatura, la parte scoperta del prosciutto (senza cotenna) viene ricoperta con sugna, una miscela di grasso di maiale e farina, che serve a proteggere la carne e impedire che si secchi eccessivamente. Al termine della stagionatura, il prosciutto viene sottoposto a controlli di qualità per verificare che il processo sia avvenuto correttamente.

Tipologie di Prosciutto Crudo

In Italia, esistono diverse varietà di prosciutto crudo, ognuna legata a una particolare regione e a un metodo di lavorazione tradizionale. Alcune delle più rinomate includono:

  • Prosciutto di Parma DOP: Probabilmente il più famoso al mondo, il Prosciutto di Parma è caratterizzato da un sapore dolce e delicato. Deve essere prodotto nella zona intorno alla città di Parma, dove il clima favorisce una stagionatura perfetta. Viene stagionato per almeno 12 mesi ed è contraddistinto dalla corona ducale marchiata a fuoco.
  • Prosciutto di San Daniele DOP: Prodotto in Friuli-Venezia Giulia, il Prosciutto di San Daniele ha una consistenza morbida e un sapore leggermente più intenso rispetto al Parma, con un retrogusto dolce e aromatico. Viene stagionato per almeno 13 mesi.
  • Prosciutto Toscano DOP: Originario della Toscana, questo prosciutto ha un sapore più sapido rispetto ad altri prosciutti italiani, grazie all’aggiunta di spezie come pepe e aglio durante la salatura. È perfetto per chi cerca un gusto più deciso e rustico.
  • Prosciutto di Norcia IGP: Prodotto in Umbria, questo prosciutto è noto per il suo sapore robusto e leggermente salato, frutto di una lunga stagionatura e di un clima particolarmente favorevole alla conservazione della carne.

Utilizzo del Prosciutto Crudo in Cucina

Il prosciutto crudo è un ingrediente estremamente versatile e può essere gustato in molti modi, sia da solo che in combinazione con altri alimenti. Ecco alcuni degli utilizzi più comuni:

  1. Antipasto: Uno degli utilizzi più classici del prosciutto crudo è come antipasto, servito affettato sottile e accompagnato da pane croccante, grissini o focaccia. Spesso viene abbinato a formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano o a formaggi freschi come la mozzarella di bufala.
  2. Prosciutto e melone: Questo abbinamento è un classico della cucina italiana, in cui la dolcezza del melone bilancia perfettamente la sapidità del prosciutto crudo. È un piatto semplice, fresco e perfetto per l’estate.
  3. Panini e focacce: Il prosciutto crudo è un ingrediente ideale per farcire panini e focacce. Abbinato a formaggi come il pecorino o la mozzarella, o a verdure come rucola o pomodori secchi, crea combinazioni gustose e bilanciate.
  4. Primi piatti: Il prosciutto crudo può essere utilizzato per arricchire piatti di pasta o risotti. Un esempio classico è il risotto al prosciutto crudo e melone, dove i sapori contrastanti si fondono in un piatto raffinato. Viene anche usato in condimenti per pasta insieme a formaggi o salse leggere.
  5. Involtini: La morbidezza del prosciutto crudo lo rende perfetto per avvolgere altri ingredienti, come verdure grigliate, fichi o formaggi. Gli involtini di prosciutto crudo e mozzarella sono un ottimo esempio di come il prosciutto possa essere utilizzato per creare piatti leggeri ma ricchi di sapore.

Abbinamenti con il Vino

Il prosciutto crudo, con il suo sapore delicato e dolce, si abbina perfettamente a vini bianchi freschi e fruttati. Un ottimo abbinamento è con un Vermentino di Sardegna, che con la sua freschezza e le sue note agrumate esalta il sapore del prosciutto senza sovrastarlo. Anche un Prosecco è una scelta eccellente, soprattutto se il prosciutto viene servito come antipasto.

Per i prosciutti dal sapore più intenso, come il Prosciutto Toscano, un Chianti Classico può essere una scelta interessante, grazie alla sua acidità e struttura che bilanciano la sapidità del salume.