Il Tai Rosso è un vino che si ottiene dal Tocai Rosso, vitigno a bacca rossa autoctono della provincia di Vicenza, coltivato principalmente nei Colli Berici, dove rappresenta uno dei simboli identitari della viticoltura locale. Il vino, conosciuto storicamente come Tocai Rosso, ha dovuto abbandonare questa denominazione a seguito delle normative europee che tutelano il nome “Tokaji” ungherese. Nonostante la confusione ampelografica che lo ha accompagnato nel tempo, il vitigno Tocai Rosso è geneticamente molto vicino al Grenache (o Garnacha), vitigno mediterraneo ampiamente diffuso in Spagna e Francia meridionale, ma in Veneto ha assunto un carattere territoriale ben definito, frutto di un adattamento secolare ai suoli e al microclima della zona.
Le colline basaltiche e calcaree dei Colli Berici offrono al Tai Rosso un habitat ideale: la buona esposizione, la ventilazione e i terreni poveri ma drenanti favoriscono una maturazione regolare dell’uva, che dà origine a vini freschi, fruttati, leggeri ma eleganti, adatti sia al consumo giovane che a brevi affinamenti.
Dal punto di vista enologico, il Tai Rosso vinificato in purezza esprime un colore rosso rubino scarico, spesso tendente al cerasuolo. Al naso si caratterizza per note di piccoli frutti rossi come ciliegia, lampone, melagrana, accompagnate da sfumature floreali (rosa, violetta), erbe aromatiche e un delicato accenno speziato. In bocca è asciutto, agile, con tannini morbidi, buona acidità e un corpo snello ma armonico, con un finale spesso lievemente mandorlato, che ricorda le origini comuni con i vitigni della famiglia Garnacha.
In alcune versioni più ambiziose, il Tai Rosso viene affinato in legno, acquisendo maggiore struttura, profondità aromatica e capacità evolutiva, pur senza perdere la sua tipica freschezza. Le migliori interpretazioni provengono da vigneti collinari ben esposti e da produttori che hanno saputo valorizzarne la tipicità senza forzature.
Dal punto di vista gastronomico, il Tai Rosso si abbina molto bene a piatti della tradizione veneta, come bigoli al ragù d’anatra, soppressa vicentina, pollo alla cacciatora, risotti alle erbe e formaggi semistagionati, ma accompagna egregiamente anche piatti più semplici come salumi, crostini, frittate e cucina vegetariana.






