La Schiava è un vitigno a bacca rossa tipico dell’Alto Adige, noto per la produzione di vini leggeri, profumati e di pronta beva, che rappresentano una delle espressioni più autentiche della viticoltura altoatesina tradizionale. La denominazione italiana “Schiava” raggruppa diverse varietà, tra cui la Schiava grossa, la Schiava gentile e la Schiava grigia, tutte riconducibili alla famiglia dei vitigni Vernatsch in lingua tedesca, nome con cui sono comunemente noti nei territori germanofoni. Il vitigno ha una lunga storia nella zona, documentata fin dal Medioevo, e ha goduto di ampia diffusione fino alla metà del Novecento, quando cominciò a essere progressivamente sostituito da varietà più strutturate.
La zona di elezione della Schiava è l’area collinare attorno a Bolzano, Merano e la valle dell’Adige, in particolare all’interno delle denominazioni Santa Maddalena DOC, Lago di Caldaro DOC e Meranese DOC, dove le esposizioni soleggiate, i terreni leggeri e il clima alpino-mediterraneo creano le condizioni ideali per ottenere vini di finezza aromatica e grande bevibilità.
Dal punto di vista organolettico, i vini da Schiava si presentano con un colore rosso rubino tenue, spesso scarico, che riflette la bassa intensità antocianica del vitigno. Al naso sono fragranti e delicati, con sentori di ciliegia, lampone, fragolina di bosco, mandorla fresca, violetta e spezie dolci leggere. In bocca risultano morbidi, poco tannici, con acidità vivace, corpo snello e un finale pulito e piacevole, che invita alla beva.
La Schiava è un vino da tavola quotidiano, ideale per accompagnare salumi altoatesini, piatti di canederli, carni bianche, arrosti leggeri e formaggi a pasta semidura. Servito leggermente fresco, si presta bene anche alla stagione estiva, grazie alla sua leggerezza e immediatezza.






