Guida alla degustazione dei vini italiani – Quattrocalici
Chardonnay

La degustazione dei vini Chardonnay
La degustazione dello Chardonnay. Lo Chardonnay è il vitigno a bacca bianca più famoso al mondo. Le sue caratteristiche enologiche fanno si che con lo Chardonnay si possano tipologie di vini bianchi, anche molto diverse tra loro. I vini base, fermentati ed affinati in contenitori inerti, sono freschi, profumati, con note fruttate e minerali, ma i vini fermentati e maturati in barriques nuove fanno emergere note molto più mature, mielate e burrose. Con lo Chardonnay si producono anche i grandi spumanti metodo classico, a partire dallo Champagne, nel quale è protagonista assieme al Pinot nero e al Pinot Meunier, mentre i Blanc de Blancs sono prodotti con sole uve Chardonnay. I sontuosi vini bianchi di Borgogna, soprattutto nella Côte de Beaune, sono degli Charodnnay maturi, di grandissima sapidità, con note austere e avvolgenti, nei qulai l’affinamento in legno ne aumenta la complessità in maniera incredibile. Gli Chardonnay della Nuova Zelanda, come quelli di Auckland, e quelli della Hunter e Clare Valley in Australia, manifestano grande freschezza ed una carica agrumata e tropicale. In Italia lo Chardonnay è presente in tutta la penisola, anche se è soprattutto il Friuli e l’Alto Adige che danno i risultati più promettenti, ai quali si affiancano le zone spumantistiche del Trentino e della Franciacorta.
Le Caratteristiche del vino Chardonnay
Lo Chardonnay è un vitigno tra i più versatili e a seconda dello stile di coltivazione (densità di ceppi per ettaro, produttività per ceppo) è in grado di dare mosti di struttura molto diversa tra loro. Il tipo di vinificazione utilizzato è poi in grado di esaltare alcuni dei marcatori degustativi caratteristici di quest’uva. Possiamo dividere i vini bianchi secchi prodotti con Chardonnay in due categorie: quelli fermentati e/o maturati in legno e quelli fermentati e maturati in contenitori inerti, come per esempio l’acciaio. Questo approccio in cantina influisce ampiamente sulle caratteristiche organolettiche del vino degustato. La vinificazione in botte media (in genere tonneau) con l’utilizzo della tecnica del bâtonnage (rimescolamento delle fecce) e la fermentazione sui lieviti (sur lies) si contrappone alla fermentazione con criomacerazione in contenitori di acciaio per dare vini di impostazione completamente diversa, e di diversa evoluzione nel tempo. Inoltre spesso nella vinificazione dello Chardonnay si utilizza la fermentazione malolattica, soprattutto nei casi in cui il vino viene fatto maturare in barrique. Tale tecnica, che trasforma l’acido malico contenuto nel vino in acido lattico, meno aggressivo, conferisce al vino maggiore complessità olfattiva e lo rende anche più morbido al gusto. Gli Chardonnay, anche nelle versioni di maggiore struttura, rimangono comunque vini bianchi, e come tali per regola generale migliori se consumati in gioventù. I vini veramente predisposti a migliorare con la permanenza in bottiglia dopo la loro messa in commercio sono casi comunque piuttosto rari.
Colore | Bianco |
Tipo vino | fermo, frizzante, spumante |
Struttura | di medio corpo, leggero |
Qualità | armonico |
Temperatura di servizio | 10-14°C |
Bicchiere | bicchiere da vino bianco complesso |
Degustazione guidata del vino Chardonnay
Per la degustazione consigliamo di stappare la bottiglia di Chardonnay una mezz’ora prima, per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione. Utilizzate un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 10°C. Nel caso di versioni di Chardonnay maturate in legno o di più lungo affinamento, la temperatura di degustazione va innalzata di 2-3°C, e potrà essere il caso di anticipare l’apertura della bottiglia ad un’ora prima della degustazione.
Chardonnay - La Degustazione - Esame visivo
Il vino prodotto con uva Chardonnay può presentarsi con sfumature piuttosto diverse fra loro a seconda delle diverse tecniche di vinificazione e di affinamento. La fermentazione e la maturazione in legno conferirà al vino colori via via più intensi, dal giallo paglierino fino al giallo dorato. Per i vini prodotti ed affinati in contenitori di materiale inerte il colore ottenuto sarà più chiaro con evidenti sfumature verdoline per i vini più giovani.
I descrittori per l'esame visivo del vino Chardonnay:
Chardonnay - La Degustazione - Esame olfattivo
All’olfatto lo Chardonnay dà vita ad una gamma di aromi che variano anch’essi a seconda del tipo di elaborazione ed affinamento. Anche per l’aspetto olfattivo, la distinzione più importante è quella basata sulla tipologia di contenitore utilizzato per la fermentazione e l’affinamento. Anche la provenienza e la maggiore o minore precocità della vendemmia influisce sul profilo olfattivo. I vini giovani prodotti ed affinati in contenitori inerti sono fruttati con note di mela, pera o pesca, che nel caso di uve più mature o provenienza del vino da zone più calde lasciano il posto a mela matura, ananas, frutto della passione. I vini fermentati e/o affinati in legno aggiungeranno agli aromi di frutta più matura anche sentori terziari, ossia dovuti all’affinamento, con speziate note di vaniglia e cuoio giovane, ma anche di caffè e sentori avvolgenti quali burro, miele, caramello, mandorle e nocciole.
I descrittori per l'esame olfattivo del vino Chardonnay:
I Riconoscimenti olfattivi per il vino Chardonnay
Chardonnay - La Degustazione - Esame gustativo
Al palato gli Chardonnay sono vini freschi con una buona componente acida se vendemmiati precocemente o se provenienti da latitudini più elevate. La tendenza dell’acidità di quest’uva a decadere piuttosto velocemente con la maturazione farà sì che i vini provenienti da zone più a sud tendano ad essere più spostati verso la morbidezza. Nel primo caso un possibile approccio è quello dare al vino maggiore calore alcolico. Una alternativa è quella di puntare verso vini di grande struttura ed affinamento in legno. Le versioni fermentate ed affinate in contenitori inerti avranno caratteristiche di maggiore freschezza e facilità di beva.
I descrittori per l'esame gustativo del vino Chardonnay:
L'Abbinamento con il cibo del vino Chardonnay
A seconda delle tipologie e dell’affinamento, possiamo abbinare lo Chardonnay ad antipasti, primi piatti a base di pesce o verdure, piatti di portata a base di pesce o carni bianche. Le versioni più strutturate sono adatte anche a primi piatti più complessi (Lasagne al forno con funghi o verdure, risotti a base anche di carne) e piatti di portata sia di pesce che di carni bianche anche più intensi e strutturati, ma anche piatti della cucina orientale, piatti indiani con verdure, fritti e carni bianche.
I tipi di portata in abbinamento per il vino Chardonnay:
Ricette in abbinamento per i vini Chardonnay
Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Chardonnay, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.I Libri di Quattrocalici
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Il Quaderno per le Degustazioni di Quattrocalici. Include 78 schede di degustazione da compilare seguendo il classico schema visivo/olfattivo/gustativo/abbinamenti e una Guida introduttiva alla degustazione semplice e schematica per chi si avvicina per la prima volta alla degustazione, ma che può servire da promemoria per i degustatori più esperti.
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