GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Cortese: La Degustazione

La degustazione del vino Cortese

La degustazione del vino Cortese. Il Cortese è il vino bianco più importante del sud del Piemonte, usato per produrre il vino Gavi DOCG. Fuori dal Piemonte il Cortese si può trovare anche nell’Oltrepò Pavese, rientra nella composizione del Bianco di Custoza in Veneto, dove è chiamato Bianca Fernanda, e viene coltivato persino in Australia e California. La sua zona di elezione rimane però quella di Gavi, ma anche a Tortona, in tutta la provincia di Alessandria e di Novara. Il fiume Tanaro fa da confine non solo per i vini rossi ma anche per i vini bianchi: Arneis e Barbaresco a sinistra del fiume, Barolo e Cortese a destra. I suoi vini sono interessanti e di buona struttura.

 

Le caratteristiche enologiche del vino Cortese

I vini ottenuti dal vitigno Cortese sono in genere armonici e fini, caratterizzati da spiccata eleganza ed equilibrio. Possiamo trovare sia vini freschi e giovani, ma anche prodotti sottoposti ad un prolungato affinamento in legno o bottiglia, che ne sottolinea il carattere e la complessità. Le versioni spumantizzate, sia con metodo classico che Charmat, sono apprezzabili per freschezza, struttura ed armonia.

Tutti i vini della categoria Cortese

nella Guida Quattrocalici

Cortese: Guida alla degustazione

Per la degustazione del vino Cortese in versione ferma si consiglia di stappare la bottiglia una mezz’ora prima della degustazione per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione. Utilizzare un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 10-12°C. Per gli spumanti, usare flûtes per il servizio e calici ampi per la degustazione, che si effettua al meglio ad una temperatura compresa tra i 6 e gli 8°C.

degustazione cortese servizio

Cortese: Esame visivo

A seconda dell’affinamento, il Cortese si presenta di un colore giallo paglierino più o meno intenso, molto trasparente e con riflessi verdolini per le versioni più giovani, più carico fino ad avere riflessi dorati per le versioni affinate, soprattutto se in legno. Gli spumanti presentano particolare brillantezza, spuma fine e persistente con bollicine fini e numerose, soprattutto nelle versioni spumantizzate con metodo classico. Buona la consistenza.

degustazione cortese visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Cortese:

Vino giallo paglierino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il giallo paglierino è il colore più comune attribuito ad un vino bianco. Quando è puro, ossia senza riflessi verdolini o dorati, indica un vino di media concentrazione, non giovane nè particolarmente invecchiato.

Vino abbastanza consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Abbastanza consistente è un vino quando pone una certa resistenza, ma non eccessiva, alla rotazione nel bicchiere. Per un vino così, ci immagineremo una struttura nella media, non leggero né robusto.

Cortese: Esame olfattivo

Il profilo olfattivo dei vini ottenuti dal vitigno Cortese è fruttato, con sentori di mele o frutta esotica e note agrumate di cedro candito e balsamiche di ginepro. In alcuni casi possono essere presenti profumi floreali con riconoscimenti di biancospino, glicine e gelsomino. Nelle versioni più affinate risalta spesso una grande mineralità con sentori di gesso e note di uva passa, assieme e in chiusura una sfumatura tostata di nocciola. Le versioni spumantizzate con metodo classico presentano anche un sottofondo importante di lievito con sfumature ammandorlate.

degustazione cortese olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Cortese:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino abbastanza intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e maturazione/affinamento influiscono grandemente sull'intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini abbastanza intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino balsamico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino balsamico. Le note balsamiche, che riportano a fragranze di mentolo, eucalipto, resina, pino, etc. possono avere nel vino diversa origine. In alcuni casi si può trattare di profumi di origine fermentativa (lievito), ma nella maggior parte dei casi sono di origine postfermentativa, o "terziaria", derivano quindi dalla maturazione e dall'affinamento del vino e sono più comuni in vini maturi e ben strutturati. Anche se con connotazioni diverse, si possono riscontrare sia in vini bianchi che rossi.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Cortese: Riconoscimenti olfattivi

Cortese: Esame gustativo

Il Cortese in versione ferma è sapido e fresco per acidità, di moderato calore alcolico e di struttura abbastanza marcata, minerale ed equilibrato al palato. L’affinamento in legno conferisce ai vini struttura e corpo. Le versioni spumantizzate hanno note di freschezza ancora più marcate, spesso con cremosa morbidezza a farne da contraltare.

degustazione cortese gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Cortese:

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Cortese: Abbinamento con il cibo

Ottimo come aperitivo, il vino da uve Cortese, grazie alla sua estrema pulizia, alla buona sapidità a agli intensi profumi si abbina al meglio con antipasti di verdure sia caldi che freddi. Ideale con le minestre e le zuppe di pesce, accompagna egregiamente anche i primi piatti leggeri ed eleganti in genere, come il risotto ai fiori di zucca. Tra i piatti di portata si sposa con preparazioni a base di pesce e crostacei, ad esempio gamberi o calamari alla piastra, astice arrostito, il pesce al vapore in genere. E’ anche adatto ad accompagnare formaggi non piccanti e a pasta molle.

degustazione cortese abbinamento

I tipi di portata in abbinamento per il vino Cortese: