GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Malvasia nera: La Degustazione

La Degustazione del Vino Malvasia nera

In Italia esistono sei vitigni a bacca nera appartenenti alla famiglia delle Malvasie. A seconda del territorio di coltivazione, la Malvasia Nera può esprimersi con sfumature diverse: in Puglia, dove è protagonista delle denominazioni Salice Salentino DOC e Brindisi DOC, dona vini ricchi, caldi e speziati; in Toscana, nell’Aleatico Passito dell’Elba DOCG, contribuisce a vini dolci e avvolgenti; mentre in Piemonte, è spesso utilizzata per la produzione di vini amabili e frizzanti, come la Malvasia di Casorzo DOC.

I due vitigni piemontesi (Malvasia di Casorzo e di Schierano) e il terzo, coltivato soprattutto in Alto Adige, sono neutri, mentre i due coltivati in Puglia (Malvasia di Lecce e di Brindisi) e la Malvasia di Basilicata sono aromatici, ossia il loro vino presente gli stessi intensi profumi presenti nelle bacche dell’uva matura. Tutti appartengono alla più vasta famiglia delle Malvasie, vitigni di origine greca (Monembasia è una città del Peloponneso) giunti in Italia sin dall’epoca della Magna Grecia, ma diffusisi nella penisola soprattutto grazie ai commerci della Repubblica di Venezia. A questa famiglia appartengono sia vitigni a bacca bianca che a bacca nera, neutri e aromatici.

Nel calice, la Malvasia Nera si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei nei vini più giovani. Al naso offre un bouquet complesso e avvolgente, con note di frutti di bosco maturi, prugna, ciliegia nera e sfumature floreali di viola e rosa appassita, accompagnate da accenti speziati di pepe nero, cacao e liquirizia. Al palato è morbida e vellutata, con tannini eleganti, un’acidità equilibrata e un finale persistente, che può richiamare sensazioni dolci o speziate a seconda dello stile di vinificazione.

La Malvasia Nera è un vino versatile negli abbinamenti gastronomici. Nelle versioni secche e strutturate, si abbina perfettamente con brasati, arrosti di carne rossa, formaggi stagionati e piatti della tradizione pugliese, come l’agnello al forno o le orecchiette al ragù. Le versioni dolci o frizzanti, invece, si sposano bene con pasticceria secca, cioccolato fondente e dessert a base di frutta.

Le Caratteristiche del Vino Malvasia nera

Le Malvasie nere danno origine ad una vasta schiera di tipologie di vini in alcuni casi molto diverse tra loro. Generalmente meno aromatiche delle loro sorelle a bacca bianca, in alcuni casi non lo sono affatto. I vini di origine Piemontese prodotti con questi vitigni sono presenti anche nelle tipologie spumante dolce e passito, mentre i vini del sud (soprattutto Puglia e Basilicata) in generale sono rossi fermi, anche se va precisato che in molti casi in queste regioni la Malvasia nera non è vinificata in purezza, ma in uvaggio con vitigni quali il Primitivo ma soprattutto il Negro Amaro, che ne risulta arricchito in profumi, corpo e alcolicità. Nel primo caso il vino di riferimento è soprattutto la Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC, negli altri parliamo di svariate denominazioni, tra le quali la Brindisi DOC, la Copertino DOC, la Gioia del Colle DOC,  la Lizzano DOC e molte altre.

Tutti i vini della categoria Malvasia nera

nella Guida Quattrocalici

Malvasia nera: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Malvasia nera

La Malvasia Nera, vitigno autoctono diffuso principalmente in Puglia e Toscana, si esprime al meglio se servita alla giusta temperatura, tra 16 e 18°C, per valorizzarne la struttura e la complessità aromatica. L’apertura della bottiglia deve essere eseguita con un cavatappi a leva, verificando che il tappo sia integro e privo di segni di ossidazione. Nei vini più strutturati o affinati in legno, è consigliabile lasciarlo ossigenare per almeno 30-45 minuti, per favorire l’evoluzione del bouquet. Dopo la stappatura, è utile annusare il collo della bottiglia per cogliere le prime note olfattive e verificarne la pulizia.

 

Malvasia nera: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Malvasia nera

Nel calice, la Malvasia Nera si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei nei vini giovani e granati in quelli più evoluti o affinati. La brillantezza e la profondità cromatica sono segni di ricchezza fenolica e struttura. Ruotando il calice, si osservano lacrime dense e lente, indicative di un elevato contenuto alcolico (13-15%) e di una buona estrazione.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Malvasia nera:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Vino con bollicine  fini. La grana delle bollicine nell'effervescenza dei vini.

Le bollicine di anidride carbonica prodotte dall'effervescenza nei vini si definiscono "fini" quando la loro dimensione è molto piccola, quasi come delle capocchie di spillo. Questa particolare finezza di grana si realizza mediante una prolungata permanenza dello spumante sui lieviti, prima della sboccatura nel caso di uno spumante metodo classico o dell'imbottigliamento isobarico nel caso di uno spumante Charmat "lungo".

Malvasia nera: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Malvasia nera

In alcuni casi più marcatamente aromatico, in altri meno, il bouquet della Malvasia Nera è intenso, fruttato e speziato, con una componente aromatica che varia a seconda del terroir e della vinificazione. Le prime note percepite sono fruttate, con sentori di prugna matura, ciliegia nera, mora e ribes nero. Seguono accenni floreali, con richiami a violetta e rosa appassita, che conferiscono eleganza al bouquet.

Nei vini affinati in legno emergono evidenti note speziate, come pepe nero, cacao, liquirizia, vaniglia e tabacco dolce, accompagnate da leggere sfumature balsamiche e terrose, che arricchiscono la complessità aromatica. Alcune versioni della Malvasia Nera, specialmente quelle pugliesi, possono presentare un accenno affumicato, che richiama il terroir caldo e mediterraneo.

Il bouquet della Malvasia Nera è intenso, fruttato e speziato, con una componente aromatica che varia a seconda del terroir e della vinificazione. Le prime note percepite sono fruttate, con sentori di prugna matura, ciliegia nera, mora e ribes nero. Seguono accenni floreali, con richiami a violetta e rosa appassita, che conferiscono eleganza al bouquet.

Nei vini affinati in legno emergono evidenti note speziate, come pepe nero, cacao, liquirizia, vaniglia e tabacco dolce, accompagnate da leggere sfumature balsamiche e terrose, che arricchiscono la complessità aromatica. Alcune versioni della Malvasia Nera, specialmente quelle pugliesi, possono presentare un accenno affumicato, che richiama il terroir caldo e mediterraneo.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Malvasia nera:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino Abbastanza Complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza complesso" un vino che presenta tre (o più) riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane senza particolari o lunghi affinamenti.

Vino aromatico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino aromatico. I vini derivanti da vitigni aromatici sono caratterizzati da intensi profumi che riportano al vitigno di origine. Sono note in genere di frutta tropicale, speziate o muschiate, che permettono facilmente di individuare il vitigno aromatico di partenza. Sono cosiddetti aromi primari, che chimicamente appartengono alla grande famiglia dei terpeni. In genere sono i primi profumi che si riconoscono in un vino durante l'esame olfattivo, seguiti a cascata da tutte le altre sensazioni olfattive.

Vino erbaceo. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino erbaceo. Nei vini le note erbacee, che riportano a fragranze di erba tagliata, fieno, foglia di pomodoro, peperone verde, bosso, sono in genere caratteristiche fragranze di origine primaria, ossia legate al vitigno. Vitigni come il Sauvignon, il Cabernet franc, il Lagrein e altri aventi tali caratteristiche olfattive, ricadono il più delle volte nella famiglia dei cosiddetti vitigni semiaromatici, ossia che hanno marcatori riconoscibili ma non caratteristici solamente di quella determinata varietà di uva.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Malvasia nera: Riconoscimenti olfattivi

Malvasia nera: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gusto-olfattivo dei vini Malvasia nera

Al palato, la Malvasia Nera si distingue per la sua morbidezza, la sua struttura piena e una tannicità vellutata, ma ben presente. L’acidità, moderata, aiuta a mantenere il vino bilanciato e scorrevole. Le note di frutti rossi maturi, spezie dolci e sfumature tostate si ripropongono in bocca, accompagnate da una marcata sapidità e una delicata sfumatura minerale. Il finale è lungo, persistente e caratterizzato da un retrogusto cioccolatoso e speziato, con una piacevole sensazione di calore e morbidezza.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Malvasia nera:

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Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "Abbastanza fresco". Si definisce "Abbastanza fresco" un vino che lascia in bocca una piacevole sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare una buona salivazione. La maggior parte dei vini di buona fattura ricade all'interno di questa categoria, siano essi bianchi ma anche rossi.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino morbido. Nella valutazione della morbidezza del vino, un vino si dice "morbido" quando in esso è presente una buona concentrazione di polialcoli che compensano efficacemente le componenti più dure, grazie per esempio al lungo affinamento, specialmente in botte. Nel suo profilo gustativo le sensazioni di rotondità prevalgono marcatamente sulle durezze.

Vino di medio corpo

Si definisce "di medio corpo" un vino di media struttura, con un discreto contenuto in sostanze non volatili, indicativamente con un contenuto in estratto secco compreso tra i 16 e i 28 g/l e un contenuto alcolico compreso tra i 12 e i 13° in volume.

Vino abbastanza persistente.

Per "abbastanza persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata sufficiente ma non particolarmente significativa. Convenzionalmente, si indica come "abbastanza persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 4 e i 6 secondi.

Malvasia nera: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo dei vini Malvasia nera

La Malvasia Nera è un vino strutturato e avvolgente, perfetto per accompagnare piatti saporiti e ricchi di aromi.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Malvasia nera: