Gli Strangozzi al tartufo sono considerati un piatto prelibato e spesso vengono serviti come piatto principale in occasioni speciali o ristoranti gourmet. La loro combinazione di pasta artigianale e tartufo aromatico offre un’esperienza gustativa unica per i buongustai.
Gli Strangozzi sono una tipologia di pasta tradizionale dell’Umbria. Hanno una forma allungata e irregolare, simile a una corda, e solitamente vengono preparati a mano utilizzando farina e acqua. L’origine del nome “strangozzi” o “strozzapreti” deriva dalla tradizione contadina locale, secondo la quale questi spaghetti erano così densi e consistenti che potevano “strangolare” i preti.
Il tartufo è un fungo sotterraneo che cresce in simbiosi con le radici di alcune piante, come le querce e i noccioli. Esistono diverse varietà di tartufo, ma quello più spesso utilizzato nella cucina italiana è il tartufo nero pregiato o il tartufo bianco. Entrambe le varietà hanno un aroma intenso e distintivo che viene esaltato quando viene utilizzato nella preparazione dei piatti.
Gli Strangozzi al tartufo sono preparati cucinando gli strangozzi in abbondante acqua salata fino a quando diventano al dente. Nel frattempo, viene preparata una salsa al tartufo che può variare a seconda della ricetta e delle preferenze personali. La salsa può essere a base di burro, olio d’oliva, panna, aglio o cipolla, e viene arricchita con tartufo fresco o tartufo in scaglie.
Una volta scolati gli strangozzi, vengono conditi con la salsa al tartufo e spesso vengono completati con una generosa spolverata di formaggio grana o parmigiano grattugiato per dare un tocco di sapore extra.