GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Nebbiolo: La Degustazione

La Degustazione del Vino Nebbiolo

Il Nebbiolo è uno dei più grandi e complessi vini rossi italiani, nonché uno dei vitigni più nobili della viticoltura mondiale. Coltivato principalmente in Piemonte, nelle Langhe, nel Roero e in Alto Piemonte, ma presente anche in Lombardia (con il nome Chiavennasca in Valtellina) e in alcune zone della Valle d’Aosta, il Nebbiolo è la base di alcuni dei vini più prestigiosi del panorama enologico italiano, tra cui Barolo, Barbaresco, Gattinara, Sforzato di Valtellina e Carema.

Il vitigno deve il suo nome, secondo una delle ipotesi più accreditate, alla “nebbia” che spesso avvolge i vigneti al momento della vendemmia, oppure alla velatura pruinosa degli acini maturi. È una varietà esigente, che predilige esposizioni soleggiate, altitudini collinari e suoli calcarei o morenici ben drenati. La sua maturazione è tardiva e richiede condizioni ottimali per sviluppare appieno il suo straordinario potenziale espressivo.

Nel calice, il Nebbiolo si presenta con un colore rosso granato tenue, che tende all’aranciato con l’invecchiamento, a testimonianza della sua evoluzione. Al naso è ampio, profondo e inconfondibile, con note di rosa appassita, violetta, frutti rossi, spezie, cuoio, liquirizia, tabacco e sottobosco, che si ampliano e si affinano con il tempo. Al palato è austero, tannico, con acidità marcata, corpo elegante e una lunga persistenza aromatica: caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto all’affinamento in bottiglia, anche per decenni.

Il Nebbiolo è un vino esigente anche negli abbinamenti: si esprime al meglio con piatti ricchi e strutturati. È ideale con brasati, stracotti, selvaggina, agnello, formaggi stagionati e preparazioni complesse della cucina piemontese, come il bollito misto, la lepre in civet o i tajarin al ragù di Langa.

Questo vino rosso, con la sua eleganza e la sua capacità di evoluzione, rappresenta l’essenza della grande tradizione vitivinicola italiana. Il Nebbiolo, con il suo profilo raffinato e la sua straordinaria longevità, è una scelta d’elezione per chi cerca un vino profondo, complesso e legato in modo indissolubile al territorio da cui proviene.

Le Caratteristiche del Vino Nebbiolo

Il Nebbiolo è un vitigno che stabilisce un fortissimo legame con il territorio, tanto che al di fuori di Piemonte e Lombardia, non riesce a trovare un ambiente che ne consenta la coltivazione. Il Nebbiolo infatti è un vitigno sensibile, a maturazione molto tardiva, che abbisogna di un’altitudine compresa tra i 300 e i 450 metri e di buona ventilazione, altrimenti i grappoli, molto compatti, rischiano di essere aggrediti dalle muffe o gonfiati dalle piogge autunnali. La sua vinificazione prevede una macerazione molto lunga e affinamento tradizionale in botti grandi, anche se alcuni produttori “innovatori” hanno iniziato ad usare le barriques, per ottenere dei vini austeri, tannici e  dal frutto rotondo. I vini da Nebbiolo più blasonati raramente escono sul mercato pronti per essere bevuti, richiedendo un lungo affinamento in cantina per evolvere verso i massimi delle loro capacità. I vini da Nebbiolo, anche quelli appartenenti alla denominazioni “minori”, si distinguono per l’eleganza del colore, la finezza dei profumi, la struttura e la trama tannica. La capacità di questi vini a reggere periodi di affinamento anche lunghi ed in recipienti di legno fa si che tutte le denominazioni in realtà propongano vini di alta caratura, sia a livello di versioni di base che di riserve.

Il Nebbiolo si presenta con un colore rosso granato trasparente, talvolta con riflessi aranciati già in gioventù, che ne anticipano l’evoluzione e la longevità. Al naso offre un bouquet ampio, fine e complesso, dominato da note di frutti rossi come ciliegia e lampone, accenni floreali di rosa appassita e viola, accompagnati da sentori di spezie, cuoio, tabacco, liquirizia e sottobosco, che si intensificano con l’invecchiamento.

Al palato si distingue per una struttura solida e profonda, con tannini importanti e ben integrati, una freschezza marcata e un sorso austero ma elegante, capace di evolversi magnificamente nel tempo. La persistenza aromatica è lunga e stratificata, con ritorni di spezie, erbe secche e frutta matura. Il Nebbiolo, cuore della grande tradizione piemontese, è un vitigno nobile e severo, protagonista di vini di assoluto prestigio come Barolo, Barbaresco, Gattinara e Roero, capaci di unire forza, finezza e straordinaria capacità di invecchiamento.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico, fine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Nebbiolo

nella Guida Quattrocalici

Nebbiolo: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Nebbiolo

Il Nebbiolo è uno dei più grandi vitigni a bacca rossa d’Italia, protagonista di vini eleganti, austeri e longevi, come Barolo, Barbaresco, Gattinara, Sforzato di Valtellina e molte altre denominazioni. Vista la struttura e la complessità di questi vini, la temperatura di servizio ottimale è tra 18 e 20°C. Per i Nebbiolo più giovani e vinificati in acciaio, può bastare una breve ossigenazione; per le versioni più importanti e invecchiate, è consigliabile decantare il vino per almeno 1 ora, affinché gli aromi si aprano completamente. La stappatura va eseguita con un cavatappi professionale, facendo attenzione a non danneggiare il tappo, soprattutto nei vini di lunga evoluzione.

 

Nebbiolo: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Nebbiolo

Il Nebbiolo si presenta con un colore rosso granato che, anche nei vini giovani, mostra toni tenui e riflessi aranciati, una caratteristica distintiva del vitigno. Nonostante la sua potenza, ha una trasparenza elevata, che non deve trarre in inganno rispetto alla complessità e alla struttura del vino. Ruotando il calice, si notano lacrime lente e strette, a indicare una buona alcolicità (13,5–15%) e una forte estrazione fenolica.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Nebbiolo:

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Vino rosso granato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso granato è un rosso molto scuro, con tonalità quasi marroncine. Come colore puro (cioè non come riflesso) è presente quasi esclusivamente per vini rossi molto corposi, strutturati e sottoposti a lunghi anni di affinamento in legno.

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino brillante. Tutti i termini della scala di limpidezza dei vini

In riferimento alla limpidezza dei vini, il termine "limpido" sta ad indicare un vino la cui trasparenza è discreta e risulta possibile intravedere un'immagine posta dietro al bicchiere. E' la situazione più normale che si riscontra nella maggior parte dei vini bianchi o rossi.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Nebbiolo: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Nebbiolo

Il bouquet del Nebbiolo è nobile, profondo e in continua evoluzione, con una gamma aromatica complessa che si sviluppa con l’affinamento.

L’olfatto è di grande finezza e persistenza, con un’evoluzione continua nel calice. I vini più longevi (es. Barolo Riserva) raggiungono una complessità aromatica straordinaria, che richiede attenzione e tempo per essere apprezzata appieno.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Nebbiolo:

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Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Nebbiolo: Riconoscimenti olfattivi

Nebbiolo: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gusto-olfattivo dei vini Nebbiolo

In bocca, il Nebbiolo è strutturato, austero, con tannini importanti ma nobili, che richiedono tempo per arrotondarsi. L’acidità è sempre ben presente, garantendo longevità e verticalità al sorso. Il gusto è coerente con il naso: emergono note di frutti rossi, spezie, liquirizia, fondo balsamico e mineralità. Il corpo è pieno, l’equilibrio può essere teso nei primi anni ma si affina col tempo, e il finale è lunghissimo, con una persistenza che lascia ricordi di erbe officinali, radici e mandorla amara. Il Nebbiolo è un vino da ascoltare, più che da bere distrattamente.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Nebbiolo:

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Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Nebbiolo: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo dei vini Nebbiolo

Il Nebbiolo, specie nelle sue espressioni più importanti, è un vino da grande cucina. Si abbina a piatti strutturati, ricchi, complessi, in grado di sostenere la sua tannicità e profondità aromatica:

Nei casi più evoluti, è perfetto anche da solo, come vino da meditazione, magari in accompagnamento a sigari, cioccolato amaro o semplicemente a un momento di silenzio e riflessione.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Nebbiolo: