L’ATLANTE DELLE DENOMINAZIONI DI ORIGINE di Quattrocalici
I vini appartenenti alla denominazione Barolo DOCG rispondono alla tipologie Barolo e Barolo riserva e sono ottenuti dalla vinificazione in purezza del vitigno Nebbiolo, coltivato secondo i metodi tradizionali ovvero con potatura a Guyot e forma di allevamento a spalliera. Il disciplinare prevede un periodo di affinamento rispettivamente di 38 mesi, di cui 18 in legno, per la versione base e di 62 mesi, di cui sempre 18 in legno per la versione riserva.
Il Nebbiolo viene coltivato nella zona del Barolo da tempo immemorabile, ma è grazie alla caparbietà di Camillo Benso Conte di Cavour e di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, che a metà dell’ottocento si cominciò a produrre un vino eccezionalmente ricco ed armonioso, destinato a diventare l’ambasciatore del Piemonte in tutta Europa. Il carattere distintivo del Barolo è la sua struttura che esprime un bouquet complesso e avvolgente, di grande longevità, ossia in grado di svilupparsi nel tempo senza perdere le sue caratteristiche organolettiche.
La zona di produzione del Barolo è situata nella Langa, termine che secondo alcuni studiosi deriverebbe da “Langues” che non sono altro che delle lingue di terra che si estendono in un vivace gioco di profili, modulati dal mutare delle stagioni. L’area di produzione del Barolo si trova pochi chilometri a sud della città di Alba, nel territorio di 11 Comuni che si inseguono in un suggestivo itinerario di colline sorvegliate da imponenti castelli medioevali, fra cui quello di Barolo, che ha dato il nome al vino oggi celebre in tutto il mondo. La zona comprende dunque il territorio dei comuni di Barolo, Castiglione Falletto, Serralunga d’Alba ed in parte il territorio dei comuni di Monforte d’Alba, Novello, La Morra, Verduno, Grinzane Cavour, Diano d’Alba, Cherasco e Roddi in provincia di Cuneo.
A seguito di oltre vent’anni di studio e classificazione delle diverse zone in cui tradizionalmente veniva suddivisa la denominazione, a partire dal 2011 ai vini Barolo e Barolo riserva DOCG può essere aggiunta una menzione geografica aggiuntiva. La cartina della denominazione comprende quindi da allora le 181 menzioni, corrispondenti ad altrettante parcelle di territorio. Le suddette menzioni geografiche aggiuntive possono essere accompagnate dalla menzione “vigna” seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale.
L’elenco completo delle Menzioni geografiche aggiuntive della denominazione Barolo DOCG è il seguente:
Albarella, Altenasso o Garblet Suè o Garbelletto Superiore, Annunziata, Arborina, Arione, Ascheri, Bablino, Badarina, Baudana, Bergeisa, Bergera-Pezzole, Berri, Bettolotti, Boiolo, Borzone, Boscareto, Boscatto, Boschetti, Brandini, Brea, Breri, Bricco Ambrogio, Bricco Boschis, Bricco Chiesa, Bricco Cogni, Bricco delle Viole, Bricco Luciani, Bricco Manescotto, Bricco Manzoni, Bricco Rocca, Bricco Rocche, Bricco San Biagio, Bricco San Giovanni, Bricco San Pietro, Bricco Voghera, Briccolina, Broglio, Brunate, Brunella, Bussia, Campasso, Cannubi, Cannubi Boschis o Cannubi, Cannubi Muscatel o Cannubi, Cannubi San Lorenzo o Cannubi, Cannubi Valletta o Cannubi, Canova, Capalot, Cappallotto, Carpegna, Case Nere, Castagni, Castellero, Castelletto, Castello, Cerequio, Cerrati, Cerretta, Cerviano- Merli, Ciocchini, Ciocchini-Loschetto, Codana, Collaretto, Colombaro, Conca, Corini-Pallaretta, Costabella, Coste di Rose, Coste di Vergne, Crosia, Damiano, del comune di Barolo, del comune di Castiglione Falletto, del comune di Cherasco, del comune di Diano d’Alba, del comune di Grinzane Cavour, del comune di La Morra, del comune di Manforte d’Alba, del comune di Novello, del comune di Roddi, del comune di Serralunga d’Alba, del comune di Verduno, Drucà, Falletto, Fiasco, Fontanafredda, Fossati, Francia, Gabutti, Galina, Gallaretto Garretti, Gattera, Giachini, Gianetto, Ginestra, Gramolere, Gustava, La Corte, La Serra, La Vigna, La Volta, Lazzarito, Le Coste, Le Coste di Monforte, Le Turne, Lirano, Liste, Manocino, Mantoetto, Marenca, Margheria, Mariondino o Monriondino o Bricco Moriondino, Massara, Meriame, Monprivato, Monrobiolo di Bussia, Montanello, Monvigliero, Mosconi, Neirane, Ornato, Paiagallo, Panerole, Parafada, Parussi, Pernanno, Perno, Piantà, Pira, Pisapola, Prabon, Prapò, Preda, Pugnane, Ravera, Ravera di Monforte, Raviole, Riva Rocca, Rivassi, Rive, Rivette, Rocche dell’Annunziata, Rocche dell’Olmo, Rocche di Castiglione, Rocchettevino, Rodasca, Roere di Santa Maria, Roggeri, Roncaglie, Ruè, San Bernardo, San Giacomo, San Giovanni, San Lorenzo, San Lorenzo di Verduno, San Pietro, San Ponzio, San Rocco, Santa Maria, Sant’Anna, Sarmassa, Scarrone, Serra, Serra dei Turchi, Serradenari, Silio, Solanotto, Sorano, Sottocastello di Novello, Teodoro, Terlo, Torriglione, Valentino, Vignane, Vignarionda, Vignolo, Villero, Zoccolaio, Zonchetta, Zuncai.
Barolo DOCG
Creata nel | 1980 |
Prima approvazione | Approvata DOC con D.P.R. 23.04.1966, G.U. 146 del 15.6.1966 |
Approvata come DOCG | Approvata DOCG con D.P.R. 01.07.1980, G.U. 21 del 22.01.1981 |
Ultimi aggiornamenti | Ultime modifiche introdotte dal D.M. 17.04.2015 – G.U. n. 97 del 28.04.2015 |
Regione | Piemonte |
Province | Cuneo |
Tipo di denominazione | DOCG |
Zona di produzione | Vari comuni in provincia di Cuneo |
Merceologia | Vino |
Vitigno | Colore bacca | |
---|---|---|
Nebbiolo | Bacca nera |
Nome | Regione | La Guida Vini di Quattrocalici | Tipo |
---|---|---|---|
Barolo DOCG | Piemonte | Barolo | Vino fermo |
Barolo riserva DOCG | Piemonte | Barolo | Vino fermo |