GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Nero di Troia: La Degustazione

La Degustazione del Vino Nero di Troia

Il Nero di Troia è un vino che si ottiene dall’Uva di Troia, un vitigno a bacca rossa autoctono della Puglia, diffuso principalmente nelle province di Foggia, Barletta-Andria-Trani e Bari, dove trova la sua massima espressione nei territori collinari della Daunia e del nord Barese. Il nome, secondo la tradizione, deriverebbe dalla città di Troia, in provincia di Foggia, fondata – secondo il mito – da Diomede dopo la caduta di Troia in Asia Minore. Si tratta di un vitigno dalle origini antiche, nobile e difficile da coltivare, ma capace di dare vini di straordinaria eleganza, struttura e personalità.

Il Nero di Troia è spesso protagonista di denominazioni come Castel del Monte DOC e DOCG, Cacc’e mmitte di Lucera DOC, Orta Nova DOC e Rosso Barletta DOC, dove viene vinificato sia in purezza che in uvaggio. Si adatta bene ai suoli calcarei e argillosi e beneficia delle escursioni termiche delle aree collinari pugliesi, che ne favoriscono l’equilibrio tra maturazione fenolica, freschezza e complessità aromatica.

Nel calice, il Nero di Troia si presenta con un colore rosso rubino intenso, con sfumature violacee da giovane. Al naso offre un bouquet profondo e austero, con note di amarena, prugna, mora, violetta, accompagnate da sentori speziati di pepe nero, tabacco, cuoio e liquirizia nei vini affinati. Al palato è strutturato, tannico ma elegante, con una buona acidità che ne sostiene la freschezza e ne garantisce la longevità.

Il Nero di Troia si abbina perfettamente con piatti ricchi e saporiti della tradizione pugliese: è ideale con arrosti, carni alla brace, agnello al forno, formaggi stagionati, ragù di carne, ma anche con preparazioni più complesse a base di selvaggina o legumi speziati. Le versioni più morbide e fruttate si accompagnano bene anche con cucina mediterranea e piatti di pasta al forno.

Questo vino rosso, con il suo carattere deciso ma equilibrato, rappresenta una delle espressioni più autentiche e affascinanti della viticoltura pugliese. Il Nero di Troia, grazie alla sua struttura importante, al suo potenziale evolutivo e alla sua tipicità territoriale, è una scelta ideale per chi cerca un vino profondo, elegante e capace di raccontare il volto più raffinato del sud Italia.

Le Caratteristiche del Vino Nero di Troia

Il Nero di Troia si presenta con un colore rosso rubino profondo, a volte con riflessi violacei nei vini più giovani e toni granati nelle versioni affinate. Al naso offre un bouquet intenso e stratificato, dominato da note di frutti rossi e neri maturi come amarena, prugna e mora, arricchite da sentori di violetta, tabacco, cuoio, spezie dolci e, con l’evoluzione, liquirizia e caffè tostato.

Al palato si distingue per una struttura importante, sostenuta da tannini decisi ma eleganti, una freschezza ben bilanciata e una buona componente alcolica, che insieme costruiscono un sorso ricco, profondo e persistente. La persistenza aromatica intensa lascia un finale armonioso e complesso, con ritorni di spezie, frutta scura e note balsamiche. Il Nero di Troia, tra i più nobili vitigni autoctoni della Puglia, esprime grande personalità e potenziale di invecchiamento, offrendo vini dal carattere austero ma raffinato, ideali per accompagnare piatti strutturati e ricchi di sapore.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàelegante, fine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Nero di Troia

nella Guida Quattrocalici

Nero di Troia: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Nero di Troia

Il Nero di Troia, vino caratteristico della Puglia settentrionale, è uno dei più affascinanti vini rossi del sud Italia. Si esprime in vini di grande carattere, struttura e eleganza, spesso capaci di lunga evoluzione. La temperatura ideale di servizio è tra 16 e 18°C, perfetta per esaltarne il profilo aromatico e la ricchezza gustativa.
Per i vini giovani è sufficiente una breve ossigenazione nel calice, mentre per le versioni Riserva o affinate in legno si consiglia una decantazione di 30–60 minuti. Dopo la stappatura con cavatappi a leva, è buona norma annusare il collo della bottiglia per valutarne la pulizia olfattiva.

 

Nero di Troia: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Nero di Troia

Nel calice, il Nero di Troia si presenta con un colore rosso rubino profondo, tendente al granato con l’invecchiamento. Il vino è generalmente fitto, limpido, e di ottima consistenza, con lacrime lente e abbondanti che ne indicano struttura e tenore alcolico (tra 13,5 e 15%). La sua intensità visiva comunica potenza e materia.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Nero di Troia:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Nero di Troia: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Nero di Troia

Il profilo aromatico del Nero di Troia è ampio, profondo e in alcuni casi austero, ma sempre raffinato. I suoi tratti distintivi si rivelano progressivamente, con uno sviluppo complesso nel calice.

Il profumo è intenso ma fine, con un’evoluzione che invita all’ascolto sensoriale. Le versioni migliori possono ricordare per complessità i grandi rossi da invecchiamento.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Nero di Troia:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Vino Abbastanza Complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza complesso" un vino che presenta tre (o più) riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane senza particolari o lunghi affinamenti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Nero di Troia: Riconoscimenti olfattivi

Nero di Troia: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Nero di Troia

In bocca, il Nero di Troia si esprime con una struttura solida e tannini vigorosi, specialmente nei vini giovani, che con il tempo si fanno più setosi. L’acidità è ben presente, conferendo slancio e longevità, mentre la morbidezza bilancia la forza del sorso.

Il gusto è coerente con l’olfatto, dominato da frutti neri, liquirizia, spezie, con una lunga progressione che evolve verso sensazioni balsamiche, legnose e minerali. Il finale è lungo, persistente, con un retrogusto amaricante, tipico e caratterizzante, che chiude in maniera autorevole.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Nero di Troia:

(Clicca per visualizzare il significato del termine)

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino Abbastanza morbido. Nella scala della morbidezza dei vini, il termine "abbastanza morbido" si riferisce ad un vino che presenta già una piacevole morbidezza. Le sensazioni più dure vengono ben equilibrate da una adeguata presenza di alcol e polialcoli. In genere si tratta di vini dotati di una discreta struttura.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Nero di Troia: Abbinamento con il Cibo

Il Nero di Troia, grazie alla sua struttura imponente, si sposa con piatti di carattere e profondità, perfetti per esaltarne la personalità:

Le versioni più eleganti e affinate possono accompagnare anche piatti di alta cucina, come filetto di manzo in crosta, carré di agnello o piatti con riduzioni di vino rosso.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Nero di Troia: