GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Gutturnio: La Degustazione

La Degustazione del Vino Gutturnio

La degustazione del Gutturnio. Il Gutturnio  e nasce viene prodotto con due vitigni storici di Piacenza, la Barbera e la Croatina. La Croatina viene chiamata localmente anche Bonarda, da non confondere con il vitigno Bonarda, coltivato in Piemonte.

Il Gutturnio è il vino rosso tipico dei Colli Piacentini, prodotto esclusivamente nella provincia di Piacenza e tutelato dalla denominazione Gutturnio DOC. Ottenuto da un blend di Barbera (dal 55% al 70%) e Croatina (dal 30% al 45%, localmente chiamata Bonarda). La Barbera è il vitigno più diffuso tra Emilia, Piemonte e Lombardia ed è quello che dà al Gutturnio struttura, sentori fruttati, tannino e acidità. La Croatina dà invece ai eleganza, finezza, profumi delicati e apporta la morbidezza necessaria per domare la grinta della Barbera. Il Gutturnio è un vino dal carattere deciso, con un perfetto equilibrio tra freschezza, struttura e morbidezza. Il suo nome deriva dal gutturnium, una coppa d’argento usata in epoca romana per le libagioni, testimonianza della storicità di questo vino nel territorio piacentino.

Il Gutturnio DOC viene prodotto in diverse tipologie, ognuna con caratteristiche distintive:

  • Gutturnio Frizzante, la versione più tradizionale e conviviale, caratterizzata da una leggera effervescenza naturale che ne esalta la freschezza e la bevibilità.
  • Gutturnio Superiore, affinato più a lungo, con maggiore struttura e complessità.
  • Gutturnio Riserva, la massima espressione del vitigno, con affinamenti più lunghi in botti di legno, che donano profondità e longevità.

Nel calice, il Gutturnio si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei nelle versioni più giovani e granati nei vini affinati. Al naso offre un bouquet ricco e fruttato, con note di ciliegia, prugna e frutti di bosco, accompagnate da sentori di spezie, violetta e leggere sfumature balsamiche nei vini più evoluti. Al palato è avvolgente, con una freschezza ben bilanciata dalla morbidezza della Croatina e una trama tannica delicata, che varia in intensità a seconda della tipologia.

Il Gutturnio è un vino estremamente versatile negli abbinamenti gastronomici. La versione frizzante è perfetta con i salumi piacentini DOP, come la coppa, la pancetta e il salame, e con piatti della tradizione emiliana come gnocco fritto e tortelli con la coda. Le versioni Superiore e Riserva, grazie alla maggiore struttura, si sposano con brasati, arrosti di carne rossa, selvaggina e formaggi stagionati.

Le Caratteristiche del Vino Gutturnio

La Barbera dà al Gutturnio note floreali di viola e sentori speziati e porta inoltre un notevole contributo alla struttura e alla componente tannica. La Croatinacolore e morbidezza, ma tende a dare vini  leggeri e morbidi, sia in termini di struttura che di contenuto in tannini. I due vitigni  sono dunque complementari e i vini che se ne ottengono sono la risultante di questi due aspetti, orientati più nel senso del vino di corpo per le versioni secche, soprattutto riserva, e più nel senso della facilità di beva e della piacevolezza per le versioni frizzanti. La versatilità dell’uvaggio ha permesso di creare un’ampia gamma di tipologie di Gutturnio, che includono il Frizzante, il Superiore, la Riserva e il Classico Superiore.

Il Gutturnio si presenta con un colore rosso rubino intenso, spesso con riflessi violacei nelle versioni più giovani e vivaci. Al naso offre un bouquet fragrante e fruttato, dominato da note di ciliegia matura, prugna e frutti di bosco, arricchite da sfumature floreali di viola e leggere note speziate di pepe nero e liquirizia, più evidenti nelle versioni affinate.

Al palato si distingue per una struttura equilibrata e avvolgente, con una freschezza vivace e una tannicità morbida, che lo rendono piacevolmente armonico. Nella versione frizzante, il sorso si arricchisce di una spuma vivace e una maggiore immediatezza, mentre nella versione Superiore il corpo è più pieno e la persistenza aromatica intensa lascia un finale lungo e speziato. Il Gutturnio, espressione autentica della viticoltura piacentina, si presta sia a un consumo conviviale nella sua veste frizzante, sia a un approccio più strutturato e complesso nelle versioni ferme, rivelandosi versatile e ricco di carattere.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo, Vino frizzante, Vino spumante
Strutturadi corpo
Qualitàfine
Temperatura di servizio14-16°C, 18-20°C, 8-10°C
Bicchierebicchiere da vino rosso classico

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Gutturnio: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Gutturnio

Il Gutturnio, vino tipico dell’Emilia-Romagna, prodotto dall’assemblaggio di Barbera e Bonarda (Croatina), si esprime al meglio se servito alla giusta temperatura, che varia a seconda dello stile. Per la versione Frizzante, la temperatura ideale è 12-14°C, mentre per la versione Superiore e Riserva si consiglia una temperatura tra 16 e 18°C. L’apertura della bottiglia deve essere eseguita con un cavatappi a leva, verificando che il tappo sia integro e privo di difetti. Nei Gutturnio più strutturati, può essere utile lasciarlo ossigenare per almeno 30 minuti per favorire l’espressione aromatica. Dopo la stappatura, è consigliabile annusare il collo della bottiglia per cogliere i primi accenni del bouquet e verificarne la pulizia.

 

Gutturnio: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Gutturnio

Nel calice, il Gutturnio si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei nelle versioni più giovani e granati nei vini affinati. La brillantezza e la limpidezza sono segnali di freschezza e buona conservazione. Nella versione Frizzante, si nota una leggera effervescenza che conferisce vivacità al colore. Ruotando il calice, si osservano lacrime lente e dense nei Gutturnio Superiore e Riserva, indicative di un contenuto alcolico più elevato (13-14%), mentre nei Gutturnio Frizzanti si percepisce una maggiore leggerezza e scorrevolezza.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Gutturnio:

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Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino con bollicine  fini. La grana delle bollicine nell'effervescenza dei vini.

Le bollicine di anidride carbonica prodotte dall'effervescenza nei vini si definiscono "fini" quando la loro dimensione è molto piccola, quasi come delle capocchie di spillo. Questa particolare finezza di grana si realizza mediante una prolungata permanenza dello spumante sui lieviti, prima della sboccatura nel caso di uno spumante metodo classico o dell'imbottigliamento isobarico nel caso di uno spumante Charmat "lungo".

Vino con bollicine numerose. Il numero delle bollicine nell'effervescenza dei vini

Un vino spumante si dice presentare bollicine numerose, quando esse sono presenti in numero elevato, ed appaiono in maniera continua ed in molti punti diversi del bicchiere. E' questa la situazione che si presenta comunemente negli spumanti elaborati con il metodo Classico o con il metodo Charmat "lungo", e derivano da una lunga permanenza del vino sui lieviti prima della sboccatura o dell'imbottigliamento isobarico.

Gutturnio: Esame olfattivo

L'esame visivo dei vini Gutturnio

Il bouquet del Gutturnio è fruttato, speziato e di grande impatto. Le prime note percepite sono frutti rossi, con sentori di ciliegia, prugna, mirtillo e ribes nero. Seguono accenni floreali, tra cui violetta e rosa canina, che conferiscono eleganza. Nelle versioni più evolute o affinate, emergono note speziate, come pepe nero, cacao, tabacco dolce e una leggera sfumatura balsamica, che aggiunge profondità e complessità. Nei Gutturnio più giovani e frizzanti, invece, il profilo olfattivo rimane fresco, con un’espressione più immediata e fragrante dei frutti rossi.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Gutturnio:

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Vino Abbastanza Complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza complesso" un vino che presenta tre (o più) riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane senza particolari o lunghi affinamenti.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Gutturnio: Riconoscimenti olfattivi

Gutturnio: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gustativo dei vini Gutturnio

Il Gutturnio si può presentare al palato in modo molto diverso a seconda della tipologia. Può ricordare da vicino la Barbera, sia come nota tannica che come persistenza con ricordi fruttati e speziati, oppure, nel caso delle versioni più leggere o con spuma, essere molto più mobido e di facile beva, con ricordi vinosi in una persistenza meno accentuata. I vini frizzanti sono diretti e semplici, con tannini piuttosto docili e di beva facile ed immediata, mentre i vini fermi hanno maggiore struttura e alcuni anche discreta longevità, dove l’apporto tannico della Barbera compensa la morbidezza caratteristica della Croatina. Le riserve presentano in più i caratteristici aromi terziari, dovuti alla maturazione in legno.

Al palato, il Gutturnio si distingue per la sua corposità, la sua freschezza e una tannicità ben integrata. L’acidità, tipica della Barbera, dona vivacità e slancio, mentre la Bonarda contribuisce con morbidezza e rotondità. Nei Gutturnio Frizzanti, il sorso è vivace, fresco e scorrevole, con una leggera effervescenza che amplifica la percezione della frutta e rende il vino estremamente beverino. Nei Gutturnio Superiore e Riserva, invece, il sorso è più strutturato, con un corpo pieno, tannini maturi e una lunga persistenza aromatica caratterizzata da richiami a frutti neri, spezie dolci e una chiusura leggermente amaricante, che dona profondità e carattere al vino.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Gutturnio:

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Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini Vino "abbastanza caldo". Quando il pseudocalore alcolico nel vino ha una buona percettibilità, come ad esempio nei vini compresi tra gli 11 e i 12° alcolici in volume, il vino in questione viene definito "abbastanza caldo".

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di medio corpo

Si definisce "di medio corpo" un vino di media struttura, con un discreto contenuto in sostanze non volatili, indicativamente con un contenuto in estratto secco compreso tra i 16 e i 28 g/l e un contenuto alcolico compreso tra i 12 e i 13° in volume.

Vino abbastanza persistente.

Per "abbastanza persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata sufficiente ma non particolarmente significativa. Convenzionalmente, si indica come "abbastanza persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 4 e i 6 secondi.

Gutturnio: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al vino dei vini Gutturnio

Il Gutturnio è un vino molto versatile, perfetto per accompagnare la cucina emiliana e piatti saporiti.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Gutturnio: