GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Dolcetto: La Degustazione

La Degustazione del Vino Dolcetto

Il Dolcetto è un vino rosso tipico del Piemonte, ottenuto dall’omonimo vitigno autoctono e apprezzato per la sua freschezza, morbidezza e bevibilità. Nonostante il nome possa suggerire una certa dolcezza, il Dolcetto è in realtà un vino secco, caratterizzato da un profilo fruttato, tannini delicati e un’acidità contenuta. Coltivato principalmente nelle province di Cuneo, Asti e Alessandria, è alla base di diverse denominazioni, tra cui Dolcetto di Dogliani DOCG, Dolcetto d’Alba DOC e Dolcetto di Ovada DOCG, che esprimono sfumature diverse in base alle caratteristiche del terroir e agli stili produttivi. Nella Riviera Ligure di Ponente è presente con un suo clone, l’Ormeasco, simile, ma non proprio identico.

Le colline piemontesi offrono condizioni ideali per la coltivazione del Dolcetto, grazie ai suoli calcareo-marnosi e a un clima continentale temperato. Questo vitigno matura precocemente rispetto ad altre varietà locali come il Nebbiolo e il Barbera, permettendo ai produttori di ottenere vini dal profilo fresco e immediato, pur con una buona capacità di evoluzione nelle versioni più strutturate.

Nel calice, il Dolcetto si presenta con un colore rosso rubino intenso, con riflessi violacei che tendono al granato con l’invecchiamento. Al naso esprime un bouquet tipicamente fruttato, con note di ciliegia, prugna, mirtillo e leggere sfumature floreali di violetta. Nei vini più affinati emergono anche sentori di mandorla, spezie dolci e liquirizia. Al palato è morbido e rotondo, con tannini moderati e un’acidità contenuta che ne esalta la bevibilità. Il finale è equilibrato e piacevolmente fruttato.

Il Dolcetto è un vino estremamente versatile in tavola. Si abbina perfettamente ai piatti della cucina piemontese, come tajarin al ragù, agnolotti del plin e bagna cauda, ma è ideale anche con salumi, formaggi semi-stagionati e piatti di carne bianca o rossa non troppo elaborati. La sua freschezza lo rende un ottimo compagno per pasti informali e conviviali.

Le Caratteristiche del Vino Dolcetto

Il Dolcetto è un vitigno tra i più diffusi sue zone di coltivazione, ed i suoi vini si trovano per tradizione sulle tavole Piemontesi e Liguri.

Il Dolcetto si presenta con un colore rosso rubino intenso, spesso con riflessi violacei che ne evidenziano la giovinezza e la freschezza. Al naso offre un bouquet fragrante e fruttato, dominato da note di ciliegia, mora e prugna, arricchite da sfumature floreali di viola e lievi accenni di mandorla e spezie dolci

La semplicità del Dolcetto è evidenziata dalla moderata acidità e dal tannino poco evidente. Questa morbidezza si accompagna bene alle intense note fruttate presenti al naso e come persistenza gusto-olfattiva. La scarsa propensione all’invecchiamento e la ricchezza naturale di profumi accompagnata da una intrinseca morbidezza lo rende un vino di facile e pronta beva. Nonostante questo, alcuni produttori propongono versioni di più lungo affinamento, con risultati talora sorprendenti per longevità. Il Dolcetto è un vino di corpo e buona struttura, moderatamente alcolico, si abbina comunque bene con la ricchezza gusto-olfattiva dei piatti della tradizione Piemontese.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàfine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso classico

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Dolcetto: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Dolcetto

Il Dolcetto esprime al meglio la sua freschezza e la sua morbidezza se servito alla giusta temperatura, tra 16 e 18°C, per le versioni più giovani, e tra 18 e 20°C per quelle più strutturate e affinate. L’apertura della bottiglia richiede un cavatappi a leva, verificando che il tappo sia integro e privo di difetti. Nei Dolcetto più evoluti, può essere utile lasciarlo respirare per alcuni minuti per favorire l’ossigenazione. Dopo la stappatura, annusare il collo della bottiglia permette di percepire i primi accenni aromatici e verificare la pulizia del bouquet.

 

Dolcetto: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Dolcetto

Nel calice, il Dolcetto si presenta con un colore rosso rubino intenso, spesso con sfumature violacee, che ne evidenziano la gioventù. Nei vini più affinati, possono comparire riflessi granati, segno di una maggiore evoluzione. La brillantezza del vino è indice di freschezza e vitalità. Ruotando il calice, si osservano lacrime sottili e rapide, indicative di un contenuto alcolico moderato (11,5-13,5%) e di una struttura agile, tipica di questo vitigno.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Dolcetto:

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Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Dolcetto: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Dolcetto

Il bouquet del Dolcetto è fruttato, fresco e intenso. Le prime note percepite sono quelle di frutta rossa croccante, come ciliegia, amarena, prugna e mirtillo. Seguono accenni floreali, con richiami alla violetta e alla rosa canina. Nei Dolcetto più affinati emergono anche lievi sfumature speziate, come pepe nero e liquirizia, accompagnate da leggere note mandorlate nel finale. Il profilo olfattivo è sempre armonioso e invitante, con un carattere vinoso e piacevolmente diretto.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Dolcetto:

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Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Dolcetto: Riconoscimenti olfattivi

Dolcetto: Esame Gusto-Olfattivo

dolcetto esame gusto-olfattivo

In bocca, il Dolcetto è un vino morbido, con una trama tannica delicata e un’acidità moderata, che lo distingue dagli altri rossi piemontesi. Il sorso è rotondo e avvolgente, con una buona sapidità e una piacevole persistenza fruttata. Le note di ciliegia, mora e prugna si ripropongono al palato, accompagnate da una leggera sfumatura mandorlata, tipica del vitigno. Il finale, mediamente lungo, lascia una sensazione di freschezza e una lieve nota amarognola, che ne caratterizza il retrogusto.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Dolcetto:

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Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.

Vino abbastanza persistente.

Per "abbastanza persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata sufficiente ma non particolarmente significativa. Convenzionalmente, si indica come "abbastanza persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 4 e i 6 secondi.

Dolcetto: Abbinamento con il Cibo

L'abbinamento al cibo dei vini Dolcetto

Il Dolcetto è un vino estremamente versatile, perfetto per accompagnare piatti della tradizione piemontese e non solo. Grazie alla sua morbidezza e al basso livello di acidità, si abbina magnificamente con salumi e antipasti misti, come la battuta di fassona o il vitello tonnato. È ideale con primi piatti saporiti, come agnolotti del plin al sugo d’arrosto, tagliatelle ai funghi o pasta al ragù.

Si sposa perfettamente con carni bianche e piatti della cucina casalinga, come arrosti di coniglio o pollo alla cacciatora. È ottimo con formaggi freschi e di media stagionatura, come la robiola di Roccaverano e il taleggio. Per chi desidera un abbinamento più audace, il Dolcetto si presta bene anche con la pizza, grazie alla sua morbidezza e alla sua piacevole aromaticità.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Dolcetto: