GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Erbaluce: La Degustazione

La degustazione del vino Erbaluce

La degustazione dell’Erbaluce. L’Erbaluce è un vino bianco di assoluta eleganza, con una finezza dei profumi e una straordinaria sapidità, cui si aggiunge un notevole potenziale di invecchiamento e quindi di evoluzione. L’Erbaluce è un vitigno storico, coltivato da secoli nelle provincie di Biella, Torino e Vercelli. La sua zona più classica descrive come un arco, che parte da Caluso, passa per Candia e Cuceglio, fino ad arrivare ad Agilè. In questa cornice le vigne sono riparate dai venti freddi e le rocce si scaldano durante le giornate estive e rilasciano calore di notte, donano mineralità al vino e favorendo quell’escursione termica che amplifica i profumi e l’acidità.

Le caratteristiche enologiche del vino Erbaluce

L’Erbaluce fermo e secco è un vino sapido e fresco, dall’intenso bouquet fruttato con note floreali su di un leggero sottofondo agrumato, molto versatile negli abbinamenti. Spumantizzato con il metodo classico offre una gamma di possibilità in grado di attrarre l’attenzione del degustatore. La versione passita rappresenta uno dei più interessanti esempi di vino bianco dolce da uve autoctone, che unisce  all’ampiezza del profilo olfattivo un’eccezionale struttura ed una accattivante colorazione giallo oro brillante. L’Erbaluce si caratterizza per la sua spiccata capacità di evolvere nel tempo: dopo alcuni anni di affinamento complessità e struttura si presentano nella loro massima evoluzione, con note olfattive minerali e terziarie che lo rendono estremamente interessante.

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Erbaluce: Guida alla degustazione

L’Erbaluce fermo e secco si degusta avendo cura di stappare la bottiglia una mezz’ora prima della degustazione per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione. Utilizzare un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 10-12°C. L’Erbaluce passito richiede temperature leggermente più basse, attorno agli 8-10°C ed un calice per vini passiti, a stelo lungo. L’Erbaluce spumante va servito a temperatura attorno ai 6°C in flûtes o in calici di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi nel caso di una degustazione professionale.

degustazione erbaluce servizio

Erbaluce: Esame visivo

L’Erbaluce fermo è di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, particolarmente brillante quando è in giovane età. Lo spumante metodo classico si presenta con spuma leggera e persistente, un perlage fine e un colore paglierino tenue ma brillante. L’Erbaluce passito ha colore dal giallo oro all’ambrato, limpido e  brillante.

 

degustazione erbaluce visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Erbaluce:

Vino giallo paglierino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il giallo paglierino è il colore più comune attribuito ad un vino bianco. Quando è puro, ossia senza riflessi verdolini o dorati, indica un vino di media concentrazione, non giovane nè particolarmente invecchiato.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Erbaluce: Esame olfattivo

Al naso, l’Erbaluce fermo si presenta fruttato ma soprattutto floreale, con note di biancospino e una fine mineralità, su di un elegante sottofondo ammandorlato. Caratteristico si presenta lo spumante metodo classico, con note fruttate e floreali e la tradizionale fragranza della rifermentazione in bottiglia. Il passito ha un ampio bouquet di profumi, di miele e albicocche secche, mandorle tostate su di un sottofondo leggermente etereo.

degustazione erbaluce olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Erbaluce:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Erbaluce: Riconoscimenti olfattivi

Erbaluce: Esame gustativo

Al palato la versione ferma dell’Erbaluce si presente secca, fresca e sapida, di buona persistenza con ricordi gradevolmente ammandorlati. Lo spumante si distingue per la sua freschezza, il gusto asciutto e le note fruttate e floreali. Il passito è pieno, di corpo, dolce ma equilibrato grazie alla possente spalla acida, di lunga persistenza con note agrumate ed ammandorlate.

degustazione erbaluce gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Erbaluce:

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vini dolci. Nei vini dolci la sensazione di dolcezza è decisamente prevalente rispetto alle altre sensazioni gustative. In generale si considerano "dolci" i vini che abbiano un contenuto in zuccheri residui superiore a 50 g/l. Questo valore può arrivare anche ad oltre 200 g/l per alcuni vini passiti o liquorosi, senza che si arrivi a sentirlo stucchevole, soprattutto grazie alla cosiddetta "spalla acida", ossia all'elevata acidità che accompagna in genere la dolcezza di questi vini, compensandola.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Erbaluce: Abbinamento con il cibo

L’Erbaluce fermo è particolarmente valorizzato in accompagnamento a primi piatti delicati, come frittate a base di verdure, risotto alle rane ma anche con la zuppa canavesana, a base di cavolo cappuccio e brodo di carne. La sua struttura gli permette di sostenere anche i fritti di carne e pesce. A fine pasto si può accompagnare ai tomini freschi. L’Erbaluce spumante metodo classico è ottimo per gli aperitivi e gli antipasti,  ma anche in abbinamentopiatti di pesce come carpaccio di trota e tartare di coregone. L’Erbaluce passito è ideale abbinato a formaggi dal gusto deciso come il Roquefort o il Castelmagno, ma  si accompagna anche a piccola pasticceria come amaretti, baci di dama, biscotti della duchessa.

degustazione erbaluce abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Erbaluce:

Erbaluce: Ricette in abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Erbaluce, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.
RicettaTipo portataMerceologia
Olive AscolaneAntipasti di carneOlive
JotaPrimi piatti
FricoSecondi piatti
Trota con funghi e cozzeSecondi piattiPesce, Funghi, Conchiglie
Triglie alla livorneseSecondi piattiPesce
Torta di mele e pereDessertFrutta
Torta allo yogurth e ricottaDessertYoghurt
Torta allo yogurthDessertYoghurt
Tonno di coniglioSecondi piattiCarni bianche
Tinca in crosta di saleSecondi piattiPesce
Baccalà mantecatoSecondi piattiPesce
Spaghetti alla carbonaraPrimi piattiSalumi
Spaghetti all’amatricianaPrimi piattiSalumi
Spaghetti al pomodoro crudoPrimi piattiOrtaggi
Sardine in bellavistaSecondi piattiPesce
Risotto con la TincaPrimi piattiPesce
Risotto alla ValdostanaPrimi piattiFormaggi
Risotto ai fiori di zucca e zafferanoPrimi piattiSpezie
Risi e bisiPrimi piattiRiso, Legumi
Polenta con le uovaPrimi piattiUova
Pesce persico alla milaneseSecondi piattiPesce
Penne rigate ai carciofiPrimi piattiOrtaggi
Pasticcio di pasta di zuccaPrimi piattiOrtaggi
Pasta alla GenovesePrimi piattiCarne bovina
Ovetti di quaglia piccantiAntipastiUova
Orecchiette con cime di rapaPrimi piattiOrtaggi
Minestrone alla genovese con verdurePrimi piattiLegumi, Ortaggi
Maccheroni alla chitarra con fegatiniPrimi piattiQuinto quarto
Gnocchetti di pane in brodoPrimi piattiBrodo di carne
Dolce di fragoleDessertFrutta
Crostini in agrodolceAntipastiProsciutto
Crespelle di formaggio e prosciuttoPrimi piattiSalumi, Formaggi
Carpa alle oliveSecondi piattiPesce, Olive
CacciuccoPrimi piattiPesce
Brodo con royalePrimi piattiBrodo di carne
Brodetto all’AnconetanaPrimi piattiPesce
Bacalà (Baccalà) alla VicentinaSecondi piattiPesce
Assiette di formaggi mistiAntipastiFormaggi