GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Greco di Tufo: La Degustazione

La degustazione del vino Greco di Tufo

La degustazione del Greco di Tufo. Il vitigno Greco, utilizzato per la produzione del vino Greco di Tufo, è uno dei grandi vitigni della Campania, proveniente da quella che una volta era la Magna Grecia e che conobbe il suo successo durante l’epoca Romana, divenendo uno dei vini più apprezzati e bevuti dell’Impero. Il Greco di Tufo deve il suo nome al comune di Tufo, in Irpinia, ma il vitigno Greco è da sempre coltivato anche attorno al Vesuvio, nel Beneventano, in Puglia e in Calabria, dove prende il nome di Greco bianco.

Le caratteristiche enologiche del vino Greco di Tufo

Il Greco di Tufo è un vino che si può presentare sotto diverse vesti: dal vino fresco e beverino ad interpretazioni assai più strutturate e complesse, soprattutto se affinate in legno, dal momento che le caratteristiche del vitigno in termini sia di estratti che di acidità lo rendono idoneo a questo tipo di evoluzione. Spumantizzato (generalmente con il metodo Charmat) il Greco di Tufo è ottimo con gli antipasti o come aperitivo.

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Greco di Tufo: Guida alla degustazione

Nel caso del Greco di Tufo in versione ferma, stappare la bottiglia una mezz’ora prima della degustazione per favorire l’ossigenazione di eventuali note di riduzione dovute al processo di vinificazione, utilizzare un calice di dimensioni medie a luce sufficientemente larga per favorire la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 10°C. Per le versioni spumantizzate del Greco di Tufo, temperature attorno ai 6°, flûtes per il servizio e bicchieri con luce più larga per la degustazione.

 

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Greco di Tufo: Esame visivo

Alla vista, il Greco di Tufo si presenta di buona consistenza e colore giallo paglierino con riflessi verdolini per le versioni più giovani e meno strutturate, più sul dorato per le versioni più corpose o di più lungo affinamento.

degustazione greco di tufo visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Greco di Tufo:

Vino giallo paglierino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il giallo paglierino è il colore più comune attribuito ad un vino bianco. Quando è puro, ossia senza riflessi verdolini o dorati, indica un vino di media concentrazione, non giovane nè particolarmente invecchiato.

Vino giallo dorato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il colore giallo dorato è tipico dei vini bianchi di elevata concentrazione (in questo caso è dovuto alla quantità di estratti presenti nel vino) o di lungo affinamento (in questo caso deriva anche da effetti dovuti a microossidazione dei composti organici presenti nel vino, oppure può ricondursi a vitigni caratterizzati da elevata pigmentazione nelle bucce, che viene poi trasferita al vino (come ad esempio il Gewürztraminer).

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Greco di Tufo: Esame olfattivo

Al naso il Greco di Tufo presenta generalmente piacevoli note fruttate di mela e floreali di gelsomino. Si riscontrano anche note di erbe aromatiche quali timo e salvia, sovente ha un caratteristico sottofondo finemente ammandorlato.

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I descrittori per l'esame olfattivo del vino Greco di Tufo:

Vino Abbastanza Complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "abbastanza complesso" un vino che presenta tre (o più) riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane senza particolari o lunghi affinamenti.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino erbaceo. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino erbaceo. Nei vini le note erbacee, che riportano a fragranze di erba tagliata, fieno, foglia di pomodoro, peperone verde, bosso, sono in genere caratteristiche fragranze di origine primaria, ossia legate al vitigno. Vitigni come il Sauvignon, il Cabernet franc, il Lagrein e altri aventi tali caratteristiche olfattive, ricadono il più delle volte nella famiglia dei cosiddetti vitigni semiaromatici, ossia che hanno marcatori riconoscibili ma non caratteristici solamente di quella determinata varietà di uva.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino minerale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino minerale. Le note minerali sono abbastanza diffuse, soprattutto in determinate categorie di vini bianchi. La loro origine è soprattutto primaria, ossia determinata dal vitigno, ma spesso deriva anche da condizioni legate a particolari ambienti pedoclimatici, come suoli vulcanici, o vicinanza al mare che porta a particolari condizioni di salinità nel frutto, che si trasmettono poi anche al vino. Alcuni esempi sono alcuni Sauvignon della zona di Terlano, in Alto Adige, o della Loira in Francia, i Riesling Alsaziani o della Renania, acluni Nero d'Avola in Sicilia.

Greco di Tufo: Riconoscimenti olfattivi

Greco di Tufo: Esame gustativo

Al palato il Greco di Tufo è un vino di buona struttura e fine trama di freschezza e sapidità. Buona la persistenza con ricordi finemente agrumati e minerali. Nelle versioni passite la persistenza è decisamente lunga, con ricordi agrumati e talvolta ammandorlati o balsamici.

degustazione greco di tufo gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Greco di Tufo:

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Greco di Tufo: Abbinamento con il cibo

Il Greco di Tufo si abbina con tutti i piatti a base di pesce, frutti di mare e crostacei. Ideale anche con risotti e formaggi non stagionati e molli. Le versioni spumantizzate si degustano come aperitivo o abbinate ad antipasti freddi in genere.

degustazione greco di tufo abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Greco di Tufo: