La degustazione del Greco di Tufo. Il vitigno Greco, utilizzato per la produzione del vino Greco di Tufo, è uno dei grandi vitigni della Campania, proveniente da quella che una volta era la Magna Grecia e che conobbe il suo successo durante l’epoca Romana, divenendo uno dei vini più apprezzati e bevuti dell’Impero. Il Greco di Tufo deve il suo nome al comune di Tufo, in Irpinia, ma il vitigno Greco è da sempre coltivato anche attorno al Vesuvio, nel Beneventano, in Puglia e in Calabria, dove prende il nome di Greco bianco.
Il Greco di Tufo viene prodotto esclusivamente nella provincia di Avellino, in Campania, e riconosciuto con la Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG). Questo vino è ottenuto dal vitigno autoctono Greco, le cui origini risalgono all’antichità e sono legate ai coloni greci che introdussero la vite nella penisola. La zona di produzione comprende otto comuni, tra cui Tufo, che dà il nome al vino e si distingue per i suoli ricchi di zolfo e di altri minerali, che conferiscono al Greco di Tufo il suo carattere unico e inconfondibile.
Il territorio dell’Irpinia, caratterizzato da colline argillose e vulcaniche e da un clima con forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, favorisce una lenta e completa maturazione delle uve, contribuendo a sviluppare aromi intensi e una spiccata mineralità. Il Greco di Tufo è noto per la sua struttura, la sua freschezza e la capacità di evolversi positivamente con l’affinamento in bottiglia, acquisendo maggiore complessità e profondità.
Nel calice, il Greco di Tufo si presenta con un colore giallo paglierino intenso, che può assumere riflessi dorati con l’invecchiamento. Al naso offre un bouquet elegante e complesso, con note di fiori bianchi, frutta a polpa gialla come pesca, albicocca e mela, e una caratteristica impronta minerale di pietra focaia e zolfo, che richiama il terroir di origine. Con il tempo, possono emergere sentori di miele, nocciola tostata e leggere sfumature balsamiche. Al palato è strutturato, avvolgente e dotato di una spiccata acidità, che dona freschezza e longevità al vino. Il finale è lungo e persistente, con una chiusura che richiama le note minerali e fruttate.
Il Greco di Tufo si presta a numerosi abbinamenti gastronomici, grazie alla sua struttura e alla sua complessità. È ideale con piatti di mare come frutti di mare, crostacei e pesce alla griglia, ma si abbina egregiamente anche a piatti più strutturati come il baccalà alla napoletana, la zuppa di pesce o i risotti ai frutti di mare. È ottimo anche con formaggi freschi o leggermente stagionati e con preparazioni a base di carni bianche.