GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Carmenère: La Degustazione

La Degustazione del Vino Carmenère

Il Carménère è un vino rosso originario della regione di Bordeaux, in Francia, ma che ha trovato la sua espressione più autentica e riconosciuta a livello mondiale in Cile, dove è considerato uno dei vitigni simbolo. Nonostante le sue origini francesi, il Carménère è stato riscoperto in Cile negli anni ’90, quando fu erroneamente confuso per decenni con il Merlot. Da allora, il vitigno è diventato sinonimo di identità enologica cilena, grazie alla sua capacità di adattarsi perfettamente ai climi temperati e ai terreni ricchi di minerali delle valli cilene, come quella di Colchagua e di Maipo.

In Italia, il Carménère è coltivato principalmente in Veneto e in Friuli Venezia Giulia, dove si integra nella tradizione vitivinicola locale con risultati distintivi. Le sue caratteristiche aromatiche e strutturali lo rendono un vino unico, capace di combinare intensità, freschezza e una componente speziata che lo rende inconfondibile.

Nel calice, il Carménère si presenta con un colore rosso rubino intenso, talvolta con riflessi violacei. Al naso offre un bouquet ricco e avvolgente, dominato da note di frutti rossi maturi, come ciliegia e mora, accompagnate da sentori erbacei caratteristici, peperone verde, spezie come pepe nero, e accenni di cioccolato fondente e caffè. Al palato è pieno e strutturato, con tannini morbidi e ben integrati, un’acidità equilibrata e una lunga persistenza aromatica.

Il Carménère è un vino estremamente versatile negli abbinamenti gastronomici. Si presta magnificamente a carni rosse alla griglia, come il manzo alla brace, stufati saporiti, arrosti e piatti a base di selvaggina. È ideale anche con formaggi stagionati e piatti speziati, grazie alla sua capacità di esaltare sapori intensi senza essere sopraffatto.

Le Caratteristiche del Vino Carmenère

Il Carménère si presenta con un colore rosso rubino intenso, spesso con riflessi violacei, che ne sottolineano la giovinezza e la concentrazione. Al naso offre un bouquet complesso e caratteristico, dominato da note di frutti neri maturi come mora e prugna, arricchite da sentori di pepe nero, cioccolato fondente, e una caratteristica nota erbacea di peperone verde, tipica del vitigno, che si attenua nelle versioni più mature.

Al palato si distingue per la sua struttura piena e un corpo rotondo, sostenuto da una freschezza equilibrata e da tannini morbidi ma ben presenti, che donano profondità e persistenza. Il finale è lungo e avvolgente, con ritorni di frutta scura, spezie e una lieve nota minerale. Il Carménère è un vino di grande personalità, che esprime al meglio la sua origine territoriale, combinando intensità aromatica e morbidezza, rendendolo ideale per abbinamenti con piatti ricchi e speziati.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico
Temperatura di servizio16-18°C
Bicchierebicchiere da vino rosso classico

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Carmenère: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Carmenere

Il Carménère, noto per il suo carattere deciso e le note vegetali tipiche, si esprime al meglio se servito alla giusta temperatura, tra 16 e 18°C, per valorizzare la sua struttura e complessità aromatica. Nei vini invecchiati, è consigliabile decantarlo per circa 30-60 minuti, così da favorire l’ossigenazione e far emergere i suoi aromi evoluti. Durante l’apertura, utilizzare un cavatappi a leva, prestando attenzione alla condizione del tappo, che deve essere integro e privo di muffa o ossidazione. Annusare il collo della bottiglia dopo la stappatura permette di rilevare eventuali difetti e di cogliere le prime note aromatiche.

 

Carmenère: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Carmenere

Nel calice, il Carménère si presenta con un colore rosso rubino intenso, spesso con sfumature violacee, tipiche dei vini giovani. Nei vini più invecchiati, il colore può virare verso tonalità granate. La brillantezza e la saturazione del colore riflettono la freschezza e la qualità del vino. Ruotando il bicchiere, si osservano lacrime lente e dense, segno di una buona struttura e di un contenuto alcolico moderato-alto (13-14,5%).

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Carmenère:

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Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Carmenère: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Carmenere

Il bouquet del Carménère è intenso e caratteristico, con una forte impronta vegetale. Le prime note percepite sono erbacee, con sentori di peperone verde, foglia di pomodoro e una leggera nota di grafite. Seguono aromi fruttati, con richiami a frutti di bosco, come mora e ribes nero, e prugna matura. Con l’ossigenazione emergono sentori più complessi e speziati, come pepe nero, cannella e cacao, arricchiti da accenni di tabacco e caffè nei vini affinati in legno. Questo bouquet, variegato e affascinante, rappresenta la firma unica del Carménère.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Carmenère:

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Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino erbaceo. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino erbaceo. Nei vini le note erbacee, che riportano a fragranze di erba tagliata, fieno, foglia di pomodoro, peperone verde, bosso, sono in genere caratteristiche fragranze di origine primaria, ossia legate al vitigno. Vitigni come il Sauvignon, il Cabernet franc, il Lagrein e altri aventi tali caratteristiche olfattive, ricadono il più delle volte nella famiglia dei cosiddetti vitigni semiaromatici, ossia che hanno marcatori riconoscibili ma non caratteristici solamente di quella determinata varietà di uva.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Carmenère: Riconoscimenti olfattivi

Carmenère: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gustativo dei vini Carmenere

Al palato, il Carménère si presenta morbido, con una struttura ben definita e una trama tannica vellutata ma presente. L’acidità moderata conferisce freschezza, bilanciando la componente alcolica e la ricchezza del vino. Le note di frutta rossa matura, come ciliegia e mora, si intrecciano con accenni di spezie, cioccolato e una delicata sfumatura erbacea, che caratterizza il sorso. Il finale è lungo e persistente, con un retrogusto che richiama le note vegetali e speziate percepite al naso. L’equilibrio tra morbidezza e freschezza rende il Carménère un vino versatile e piacevolmente complesso.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Carmenère:

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Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Carmenère: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo dei vini Carmenere

Il Carménère è un vino che si abbina magnificamente a piatti ricchi e saporiti. Si sposa bene con carni rosse alla griglia, come filetto o entrecôte, e con arrosti speziati. È ideale con piatti della cucina sudamericana, come l’asado o il cordero al palo (agnello alla brace). Grazie alla sua morbidezza, è ottimo con formaggi stagionati e saporiti, come il pecorino o il gouda invecchiato.

Il Carménère si abbina anche a piatti speziati, come curry moderati o stufati con erbe aromatiche, e a primi piatti robusti, come pappardelle al ragù di cinghiale. Per chi ama i contrasti, può essere servito con piatti a base di cioccolato fondente o con dessert non eccessivamente dolci. Infine, è un eccellente vino da meditazione, da degustare da solo per apprezzarne appieno le sfumature aromatiche.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Carmenère: