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Il corso sulle birre di Quattrocalici

Kölsch

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Lo stile delle birre Kölsch

La Kölsch è la birra di Colonia, dove esiste sin dal medioevo. Come la conosciamo noi, risale però al 1800, dove nacque per contrastare sul mercato le Lager che stavano iniziando a prendere piede. Si tratta quindi di una birra ad alta fermentazione, particolarmente leggera, molto attenuata e luppolata, che può ricordare una Cream Ale. Viene prodotta solo a Colonia, in circa 20 birrifici della città, che fanno parte della Kölsch Konvention del 1986 e servita in bicchieri cilindrici chiamati “Stange“. La sua freschezza la rende una birra dal consumo immediato che nel tempo tende facilmente ad ossidarsi.

La degustazione delle birre Kölsch

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Le Kölsch alla vista

Alla vista, la Kölsch si presenta di colore dorato molto chiaro, con un cappello di schiuma bianco, spesso poco persistente.

Le Kölsch all’olfatto

L’aroma delle Kölsch è poco maltato, con note di cereali. Si possono notare delle note fruttate di esteri e a volte il sentore erbaceo del luppolo. Olfattivamente è comunque una birra delicata e ben bilanciata.

Le Kölsch al palato

Le Kölsch sono delicate e bilanciate anche al palato, con una leggera sensazione morbida e fruttata di origine fermentativa e una nota amara, che diventa secca e croccante nel finale, senza però risultare aggressiva. La maltatura e la luppolatura variano di caso in caso con a volte una sensazione più dolce in apertura ed erbacea nel finale, che rimane comunque pulito. Il corpo e la carbonatazione sono entrambi medi.

Le materie prime impiegate per le birre Kölsch

Per produrre le Kölsch si usano malti tipo Pils, chiari, tedeschi e luppoli tedeschi tradizionali come l’Hallertau, il Tettnang, lo Spalt o l’Hersbrucker e lieviti chiari tipo Ale. A volte si aggiunge fino al 20% di malto di frumento. La prassi comune comprende la fermentazione a caldo e un breve condizionamento a freddo.

Le più famose Kölsch in commercio

Per quanto detto sopra difficile da trovarsi fuori dalla zona di produzione, gli esempi più famosi sono la Früh Kölsch, la Gaffel Kölsch, la Mühlen Kölsch, la Reissdorf Kölsch, la Sion Kölsch e la Sünner Kölsch.

(Fonte: BJCP Style Guidelines, edizione 2015)
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Marcello Leder

Laureato in Chimica, Sommelier AIS. Si interessa di biochimica ed enologia, di enografia e storia del vino e della vite, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti che legano la produzione vitivinicola al territorio e alla vicende umane. Ha fondato Quattrocalici nel 2011 ed è l'autore della struttura e del progetto del portale e di tutti i suoi contenuti. Fin da allora si occupa attivamente di marketing e comunicazione del vino e di divulgazione nel campo dell'enogastronomia.

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