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Il corso sulle birre di Quattrocalici

Birra Trappista Tripel

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Lo stile della Trappista Tripel

La Trappista Tripel è una birra chiara, secca s forte, con un rotondo sapore maltato che non presenta sfumature dolciastre e una decisa nota amara. Ha un carattere aromatico con note fruttate e speziate che rendono la beva molto facile e piacevole nonostante l’elevata alcolicità, che raramente si percepisce nella sua pienezza. La tradizione vuole queste birre fatte maturare e/o rifermentare in bottiglia.

La degustazione della Trappista Tripel

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La Trappista Tripel alla vista

La Trappista Tripel ha colore da giallo intenso a dorato, limpida e con effervescenza decisa. Ha un cappello di schiuma persistente, cremoso, di colore bianco, che dà vita a caratteristici tratti spugnosi mano a mano che si dissolve.

La Trappista Tripel all’olfatto

La Trappista Tripel ha un bouquet molto complesso, con note speziate di pepe, chiodi di garofano e fruttate in evidenza, soprattutto agrumi ma a volte anche di banana, mentre l’alcolicità viene efficacemente mascherata, e il luppolo emerge con sentori floreali e a volte laccati. La maltatura emerge in maniera delicata e soffice, in forma di una lieve velatura mielata. Sono birre in cui le note maltate, luppolate, lievitate ed alcoliche trovano il migliore equilibrio.

La Trappista Tripel al palato

La Trappista Tripel al palato ha una corposità da media a leggera, inferiore a quello che la gravità finale potrebbe suggerire. La carbonatazione è elevata, da cui la evidente effervescenza, mentre il calore alcolico è quasi impercettibile.

Storia della birra Trappista Tripel

L’origine della birra trappista risale al 1664, quando Armand-Jean le Bouthillier de Rancè, fondò L’Ordine di Cistercensi della Stretta Osservanza, presso l’abbazia de la Trappe in Normandia, da cui il termine “trappista”. Lo stile della birra Trappista Tripel è stato sviluppato, coniato e reso popolare dal monastero di Westmalle, nelle Fiandre.

Le materie prime impiegate nella Trappista Tripel

Per la produzione della birra Trappista Tripel si impiega malto Pilsner, con aggiunta di zucchero chiaro. I luppoli sono del tipo Saazer o Styrian Goldings e i lieviti impiegati sono ceppi originali belgi, caratteristici per produrre esteri fruttati ed aromi speziati oltre che un certo contenuto di alcoli superiori che incrementano la morbidezza. L’acqua usata in genere ha basso grado di durezza.

Le più famose Trappiste Tripel in commercio

Tra le più famose Tripel in commercio, ricordiamo, oltre alla famosa Westmalle Tripel, le Affligem Tripel, Chimay Cinq Cents, La Rulles Tripel, La Trappe Tripel, St. Bernardus Tripel, Unibroue La Fin Du Monde, Val-Dieu Triple, Watou Tripel.

(Fonte: BJCP Style Guidelines, edizione 2015)
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Marcello Leder

Laureato in Chimica, Sommelier AIS. Si interessa di biochimica ed enologia, di enografia e storia del vino e della vite, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti che legano la produzione vitivinicola al territorio e alla vicende umane. Ha fondato Quattrocalici nel 2011 ed è l'autore della struttura e del progetto del portale e di tutti i suoi contenuti. Fin da allora si occupa attivamente di marketing e comunicazione del vino e di divulgazione nel campo dell'enogastronomia.

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