GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Lacryma Christi bianco: La Degustazione

La Degustazione del Vino Lacryma Christi bianco

Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco è un vino bianco storico della Campania, prodotto sulle pendici del Vesuvio e tutelato dalla denominazione Lacryma Christi del Vesuvio DOC. La sua origine è avvolta da antiche leggende: secondo una delle più celebri, il nome deriverebbe dalle “lacrime di Cristo” versate sul Vesuvio, dando vita a una terra fertile e vocata alla viticoltura. Questo vino è ottenuto principalmente da Coda di Volpe, con possibili aggiunte di Verdeca, Falanghina e Greco, vitigni autoctoni che contribuiscono alla sua complessità aromatica e alla sua mineralità.

Il terroir vulcanico dell’area vesuviana, caratterizzato da suoli ricchi di minerali e ceneri, dona al Lacryma Christi Bianco una spiccata sapidità e una grande freschezza, elementi distintivi che ne fanno un vino di forte personalità. Il clima mite, influenzato dalla vicinanza del mare, favorisce una maturazione ottimale delle uve, permettendo di ottenere vini equilibrati e di ottima bevibilità.

Nel calice, il Lacryma Christi Bianco si presenta con un colore giallo paglierino brillante, con riflessi dorati. Al naso esprime un bouquet fine e intenso, con note di fiori bianchi, agrumi, pesca bianca, e sentori minerali che richiamano la pietra vulcanica e la brezza marina. Al palato è fresco, sapido e armonico, con una struttura equilibrata e un finale persistente che richiama le note fruttate e minerali.

Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco è un vino estremamente versatile negli abbinamenti gastronomici. Si abbina perfettamente a piatti di pesce, frutti di mare, crostacei e molluschi, ma è ideale anche con mozzarella di bufala campana DOP, risotti delicati e primi piatti a base di verdure. La sua mineralità lo rende perfetto con piatti della tradizione partenopea, come la pasta alle vongole o il baccalà alla napoletana.

Questo vino bianco, con il suo equilibrio tra freschezza, sapidità e struttura, rappresenta un’autentica espressione del territorio vesuviano e della sua tradizione enologica. Il Lacryma Christi Bianco, con la sua leggenda e il suo profilo distintivo, è una scelta ideale per chi cerca un vino elegante, autentico e strettamente legato alla storia e al terroir campano.

Le Caratteristiche del Vino Lacryma Christi bianco

Il Lacryma Christi Bianco si presenta con un colore giallo paglierino brillante, spesso con riflessi dorati che ne esaltano la luminosità. Al naso offre un bouquet raffinato e complesso, caratterizzato da note di fiori bianchi, agrumi e frutta a polpa gialla come pesca e albicocca, accompagnate da una sottile vena minerale e accenni di erbe mediterranee, tipici del suolo vulcanico del Vesuvio.

Al palato si distingue per una freschezza vivace e una sapidità marcata, che donano equilibrio e profondità al sorso. La struttura armoniosa e avvolgente si completa con un finale lungo e persistente, con ritorni fruttati e minerali che confermano il forte legame con il territorio. Il Lacryma Christi Bianco, autentica espressione della Campania, è un vino dalla grande personalità, perfetto per accompagnare piatti di mare, crostacei e specialità mediterranee.

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Lacryma Christi bianco: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini Lacryma Christi bianco

Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco, vino simbolo della Campania e del Vesuvio, si esprime al meglio se servito alla giusta temperatura, tra 8 e 10°C per le versioni più fresche e tra 10 e 12°C per le versioni più strutturate o affinate. L’apertura della bottiglia deve essere eseguita con un cavatappi a leva, verificando che il tappo sia integro e privo di segni di ossidazione. Nei vini più maturi o affinati in legno, può essere utile lasciarlo ossigenare per qualche minuto prima della degustazione. Dopo la stappatura, è consigliabile annusare il collo della bottiglia per percepire le prime note aromatiche e verificarne la pulizia.

 

Lacryma Christi bianco: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini Lacryma Christi bianco

Nel calice, il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco si presenta con un colore giallo paglierino brillante, con riflessi dorati, più accentuati nelle versioni più evolute. La brillantezza e la limpidezza del vino testimoniano freschezza e qualità. Ruotando il calice, si osservano lacrime leggere e regolari, indicative di un contenuto alcolico medio (12-13,5%) e di una struttura ben equilibrata.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Lacryma Christi bianco:

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Vino giallo paglierino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il giallo paglierino è il colore più comune attribuito ad un vino bianco. Quando è puro, ossia senza riflessi verdolini o dorati, indica un vino di media concentrazione, non giovane nè particolarmente invecchiato.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Lacryma Christi bianco: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Lacryma Christi bianco

Il bouquet del Lacryma Christi Bianco è intenso, fragrante e di grande espressività territoriale. Le prime note percepite sono fruttate, con sentori di mela gialla, pera Williams, pesca bianca e sfumature agrumate, come limone e cedro. Emergono poi accenni floreali, con richiami al gelsomino, alla ginestra e ai fiori d’arancio. La caratteristica distintiva di questo vino è la sua nota minerale e vulcanica, con sfumature che ricordano la pietra focaia e la salsedine, riflesso del terroir vesuviano. Nei vini più maturi o affinati, si sviluppano leggere sfumature mielate, nocciolate e un accenno di erbe aromatiche, come timo e rosmarino.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Lacryma Christi bianco:

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Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Lacryma Christi bianco: Riconoscimenti olfattivi

Lacryma Christi bianco: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gusto-olfattivo dei vini Lacryma Christi bianco

In bocca, il Lacryma Christi Bianco si distingue per la sua freschezza, la sua sapidità e una struttura elegante, che lo rendono equilibrato e avvolgente. L’acidità, ben presente, dona vivacità e lunghezza al sorso, rendendolo persistente e piacevole. Le note fruttate e floreali percepite al naso si ritrovano al palato, con un chiaro ritorno di frutta a polpa bianca, agrumi e una leggera sfumatura minerale, che conferisce profondità e territorialità. Il finale è lungo, pulito e caratterizzato da un retrogusto sapido e leggermente ammandorlato, tipico del vitigno Coda di Volpe, uno dei principali componenti del blend.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Lacryma Christi bianco:

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Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Acidità dei Vini

Vino "fresco". Si definisce "fresco" un vino che lascia in bocca una decisa sensazione di freschezza, dovuta alla sua acidità, in grado di procurare un'abbondante salivazione. La maggior parte dei vini giovani e di buona fattura, oltre a praticamente tutti gli spumanti, ricade all'interno di questa categoria.

Vino sapido.

Per "sapido" intendiamo un vino che presenta una apprezzabile e piacevole sensazione di mineralità, dovuta al suo contento in sostanze saline particolarmente significativo, che in genere si accompagna con una acidità tale da impartire una piacevole sensazione di freschezza gustativa.

Vino abbastanza persistente.

Per "abbastanza persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata sufficiente ma non particolarmente significativa. Convenzionalmente, si indica come "abbastanza persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 4 e i 6 secondi.

Lacryma Christi bianco: Abbinamento con il Cibo

L'abbinamento al cibo dei vini Lacryma Christi bianco

Il Lacryma Christi del Vesuvio Bianco è un vino estremamente versatile, perfetto per accompagnare piatti freschi e della cucina mediterranea. È ideale con antipasti di mare, come carpacci di pesce, tartare di tonno e insalate di polpo. Si abbina magnificamente a primi piatti delicati, come linguine alle vongole, risotto agli agrumi e spaghetti con bottarga.

Grazie alla sua mineralità e alla sua acidità equilibrata, si presta bene anche a piatti di pesce alla griglia, branzino al forno e crostacei. È ottimo con fritture di pesce, calamari ripieni e tempura di verdure. Si sposa perfettamente anche con formaggi freschi e semi-stagionati, come la ricotta di bufala, la mozzarella di bufala campana e il caciocavallo giovane.

Nei casi di Lacryma Christi Bianco più strutturato e affinato, può accompagnare anche piatti più complessi, come baccalà alla napoletana, polpo alla luciana e capesante gratinate. Per un abbinamento tradizionale, il Lacryma Christi Bianco si sposa perfettamente con pasta e fagioli con cozze, esaltandone la sapidità e la ricchezza aromatica.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Lacryma Christi bianco: