Guida alla degustazione dei vini italiani – Quattrocalici
Petit Verdot
La degustazione dei vini "Petit Verdot"
I Petit Verdot sono vini di corpo, con una discreta longevità e buona predisposizione all’affinamento in legno. In generale, grazie all’apporto del clima caldo e ventilato nel quale vengono allevati, soprattutto nel Lazio e in Toscana, i Petit Verdot danno origine a prodotti pr lo più importanti, predisposti ad un lungo affinamento e di grande struttura.
Le Caratteristiche del vino Petit Verdot
I Petit Verdot sono vini di corpo, con una discreta longevità e buona predisposizione all’affinamento in legno. In generale, grazie all’apporto del clima caldo e ventilato nel quale vengono allevati, soprattutto nel Lazio e in Toscana, i Petit Verdot danno origine a prodotti pr lo più importanti, predisposti ad un lungo affinamento e di grande struttura.
La degustazione del vino Petit Verdot
Apriremo la bottiglia di Petit Verdot almeno un’ora prima della degustazione fino a diverse ore in caso di una vino di più lungo affinamento o che abbia trascorso un lungo periodo in cantina. Utilizzare un calice di dimensioni medio-grandi, baloon o a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 18-20°C a seconda della tipologia degustata.
Esame visivo
![]() | I Petit Verdot presentano in generale buona consistenza. I vini si presentano di colore rosso rubino, con riflessi violacei per i prodotti più giovani, fino a sfumature granate per quelli con più lungo affinamento. |
Rosso rubino Consistente | |
Esame olfattivo
![]() | Al naso i Petit Verdot sono fruttati e floreali, con note di prugna, mora e ciliegia, a volte in confettura per i prodotti più strutturati e più maturi. La presenza di aromi terziari, come sentori tostati, vanigliati o speziati di cacao, chiodi di garofano e cuoio giovane dipende essenzialmente dal percorso in cantina del vino sotto esame. |
complesso Floreale Fruttato Speziato |
Riconoscimenti olfattivi
Esame gustativo
![]() | Al palato i Petit Verdot più giovani sono freschi e asprigni, con tannini giovani e a volte invadenti. I prodotti di più raffinata fattura hanno sensazioni sicuramente più morbide ed eleganti, con le spigolosità varietali arrotondate dal tempo e dal legno. La persistenza, che si esprime in genere in note fruttate di mora e amarena, varia in questi casi da lieve a molto lunga, con ricordi di tannini più o meno marcati. |
Caldo Tannini marcati giovani Tannini di trama fitta | |
Abbinare il vino Petit Verdot
![]() | I Petit Verdot più giovani e freschi si accompagnano bene con salumi anche stagionati come la Sopressa vicentina, o piatti di pasta con sughi di carne anche a base di selvaggina. I vini più strutturati si prestano all'abbinamento con carni alla griglia o arrostite, fino anche a selvaggina di piccola taglia, sia da pelo che da piuma. |
Antipasti a base di carne Antipasti con salumi Primi piatti a base di carne Portate a base di carne arrosto o alla griglia Portate a base di carne in umido o in tegame Portate a base di selvaggina | |