GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Nebbiolo: La Degustazione

La degustazione del vino Nebbiolo

La degustazione del Nebbiolo. Con il Nebbiolo vengono prodotti il Barolo e il Barbaresco, due tra i più pregiati vini prodotti in Italia. Altri vini prodotti con il Nebbiolo sono il Roero DOCG, dall’omonima zona alla sinistra del fiume Tanaro, il Ghemme e il Gattinara, dalle due minuscole denominazioni separate dal fiume Sesia, nel nord del Piemonte, tra Vercelli e Novara per le quali il Nebbiolo, qui chiamato Spanna, si trova in blend con la Vespolina. Altre denominazioni i cui vini sono basati sul Nebbiolo sono la Boca DOC (vini prodotti da Nebbiolo in uvaggio con Vespolina e Uva rara), la Carema DOC (Nebbiolo in purezza) e la Valtellina, famosa per il Valtellina superiore ma soprattutto per lo Sfursat, a base di uve Nebbiolo (qui chiamato Chiavennasca) passite. Piccole produzioni di vini Nebbiolo si trovano anche in Valle d’Aosta, dove il il Nebbiolo è chiamato Picoutener o Picotendro.

Le caratteristiche enologiche del vino Nebbiolo

Il Nebbiolo è un vitigno che stabilisce un fortissimo legame con il territorio, tanto che al di fuori di Piemonte e Lombardia, non riesce a trovare un ambiente che ne consenta la coltivazione. Il Nebbiolo infatti è un vitigno sensibile, a maturazione molto tardiva, che abbisogna di un’altitudine compresa tra i 300 e i 450 metri e di buona ventilazione, altrimenti i grappoli, molto compatti, rischiano di essere aggrediti dalle muffe o gonfiati dalle piogge autunnali. La sua vinificazione prevede una macerazione molto lunga e affinamento tradizionale in botti grandi, anche se alcuni produttori “innovatori” hanno iniziato ad usare le barriques, per ottenere dei vini austeri, tannici e  dal frutto rotondo. I vini da Nebbiolo più blasonati raramente escono sul mercato pronti per essere bevuti, richiedendo un lungo affinamento in cantina per evolvere verso i massimi delle loro capacità. I vini da Nebbiolo, anche quelli appartenenti alla denominazioni “minori”, si distinguono per l’eleganza del colore, la finezza dei profumi, la struttura e la trama tannica. La capacità di questi vini a reggere periodi di affinamento anche lunghi ed in recipienti di legno fa si che tutte le denominazioni in realtà propongano vini di alta caratura, sia a livello di versioni di base che di riserve.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàarmonico, fine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Nebbiolo

nella Guida Quattrocalici

Nebbiolo: Guida alla degustazione

E’ consigliabile l’apertura della bottiglia di Nebbiolo almeno un’ora prima della degustazione, fino a diverse ore in caso di un Nebbiolo di lungo affinamento o che abbia trascorso un lungo periodo in cantina. In quest’ultimo caso si consiglia di verticalizzare la bottiglia almeno un giorno prima della degustazione. Utilizzare un calice di grandi dimensioni, a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 18-20°C.

degustazione nebbiolo servizio

Nebbiolo: Esame visivo

I vini da Nebbiolo si presentano in genere di colore rosso rubino o granato scarico, brillante e qualche volta con note di trasparenza. La consistenza è sempre buona, in linea con l’elevato livello di tenore in estratti di questi vini.

degustazione nebbiolo visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Nebbiolo:

Vino rosso granato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso granato è un rosso molto scuro, con tonalità quasi marroncine. Come colore puro (cioè non come riflesso) è presente quasi esclusivamente per vini rossi molto corposi, strutturati e sottoposti a lunghi anni di affinamento in legno.

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino brillante. Tutti i termini della scala di limpidezza dei vini

In riferimento alla limpidezza dei vini, il termine "limpido" sta ad indicare un vino la cui trasparenza è discreta e risulta possibile intravedere un'immagine posta dietro al bicchiere. E' la situazione più normale che si riscontra nella maggior parte dei vini bianchi o rossi.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Nebbiolo: Esame olfattivo

Il Nebbiolovini ampi e complessi all’olfatto. Le sensazioni sono floreali, con note di rosa e viola anche appassite, fruttate, soprattutto fragoline di bosco, lamponi e confettura di ciliegia, speziate, cioccolato, chiodi di garofano, pepe nero, noce moscata, chiodi di garofano. Gli aromi terziari sono più o meno accentuati a seconda della tipologia e della durata dell’affinamento cui è stato sottoposto.

degustazione nebbiolo olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Nebbiolo:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Nebbiolo: Riconoscimenti olfattivi

Nebbiolo: Esame gustativo

I vini da Nebbiolo al palato sono caldi per alcolicità, e presentano tannini spesso marcati, morbidi ma con note di sapidità ed acidità che in molti casi fanno da contraltare alle sensazioni retrolfattive sempre presenti, che chiudono in un finale di delicata persistenza, in cui prevalgono i ricordi floreali e balsamici.

degustazione nebbiolo gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Nebbiolo:

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Nebbiolo: Abbinamento con il cibo

I vini da Nebbiolo, in considerazione della loro struttura, si adattano a piatti di carne anche in preparazioni particolarmente complesse o saporite, come brasati o piatti a base di selvaggina. Si abbinano anche con formaggi stagionati quali il Castelmagno.

degustazione nebbiolo abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Nebbiolo: