La degustazione del Nero di Troia. Conosciuto anche con il nome di Uva di Troia, il Nero di Troia è il terzo vitigno pugliese in ordine di rilevanza, dopo il Primitivo e il Negroamaro. Coltivato in tutta la Puglia, la zona storica del Nero di Troia si trova nel triangolo di terra che ha come vertici le città di Barletta, Cerignola e Lucera, in particolare nel comune di Troia, appunto, dal quale prende il nome. E’ presente in molte DOC pugliesi, tra cui il Cacc’e mmitte di Lucera, Castel del Monte, Orta Nova, Rosso Barletta, Rosso Canosa e Rosso di Cerignola. Per le sue caratteristiche enologiche, il Nero di Troia potrebbe diventare uno dei protagonisti dell’enologia pugliese e di tutta l’Italia meridionale. Rispetto a Primitivo e Negroamaro, vitigni perfetti per fare sia vini rossi strutturati che rosati semplici e profumati, il Nero di Troia ha un corpo più fine e una caratteristica carica speziata che contribuisce a rendere questo vino interessante ed originale.