GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Aleatico: La Degustazione

La Degustazione del Vino Aleatico

L’Aleatico, nella sua versione passito o liquoroso, è un vino dolce prodotto da uno dei vitigni più antichi e aromatici d’Italia. Coltivato principalmente in regioni come la Toscana, il Lazio e l’isola d’Elba, questo vitigno è caratterizzato da acini dalla buccia scura e spessa, ricchi di composti aromatici che conferiscono al vino un profilo unico e inconfondibile. Le sue origini sembrano risalire al periodo etrusco, ma è con l’epoca romana che il vino prodotto da queste uve acquisisce fama, rimanendo nei secoli un simbolo di eccellenza vitivinicola.

L’Aleatico passito si ottiene attraverso la raccolta tardiva delle uve, che vengono lasciate appassire al sole o in appositi locali ventilati per concentrare gli zuccheri e gli aromi. Nella versione liquorosa, il processo prevede l’aggiunta di alcol, che ne aumenta la gradazione e ne preserva la dolcezza naturale. Entrambe le tipologie sono tutelate da denominazioni di origine, come l’Aleatico dell’Elba DOCG, che ne garantiscono l’autenticità e la qualità.

Alla vista, il vino si presenta con un colore rosso rubino intenso o granato, con sfumature che tendono all’ambrato con l’invecchiamento. Il bouquet aromatico è straordinariamente ricco e variegato, dominato da sentori di rosa appassita, ciliegia matura, prugna secca, fragola e ribes, accompagnati da delicate note di spezie dolci e cioccolato fondente. Al palato, l’Aleatico si rivela caldo, vellutato e persistente, con un perfetto equilibrio tra la dolcezza avvolgente e una piacevole acidità.

Questo vino dolce è ideale per accompagnare dessert a base di cioccolato, crostate con frutti di bosco o dolci tipici regionali come la schiaccia briaca elbana. La versione liquorosa si presta anche alla meditazione, sorseggiata da sola per apprezzarne la profondità aromatica e la struttura complessa.

Le Caratteristiche del Vino Aleatico

L’Aleatico, in versione passito o liquoroso, si distingue per il suo colore rosso rubino intenso, talvolta con riflessi granato, che prelude alla sua straordinaria complessità aromatica. Al naso emerge un bouquet aromatico e avvolgente, in cui spiccano note di rosa appassita, frutti rossi maturi come ciliegia e lampone, e sentori di spezie dolci e cacao, accompagnati da delicati accenni di erbe aromatiche.

Al palato colpisce per la sua dolcezza equilibrata, sostenuta da una freschezza vivace e una struttura setosa, che lo rendono elegante e mai stucchevole. La persistenza aromatica lunga e complessa offre un finale ricco di richiami floreali e fruttati, con una sottile nota di liquirizia e un delicato calore alcolico che avvolge il sorso. Questo vino incarna un perfetto equilibrio tra aromaticità e profondità, con una personalità unica e inconfondibile.

Tutti i vini della categoria Aleatico

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Aleatico: Guida alla Degustazione

il servizio dei vini aleatico passito

Il vino Aleatico, sia in versione passito che liquoroso, va servito alla giusta temperatura, tra 12 e 14°C, per esaltarne gli aromi senza alterarne la struttura. Se il vino ha subito un lungo affinamento, è opportuno lasciarlo respirare per qualche minuto dopo l’apertura per consentire agli aromi complessi di svilupparsi. La bottiglia deve essere aperta con cura, utilizzando un cavatappi a leva o a lame per preservare l’integrità del tappo. Dopo la stappatura, osservare il tappo: deve essere integro e privo di segni di infiltrazioni o muffa. Annusare il collo della bottiglia aiuta a verificare la pulizia olfattiva del vino e l’assenza di eventuali difetti come ossidazione eccessiva o note acetiche.

 

Aleatico: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini aleatico passito

Versato nel calice, l’Aleatico si presenta con un colore rosso rubino intenso, che nei vini più invecchiati può tendere al granato con riflessi aranciati. La tonalità è vivida, con una trasparenza media che lascia trasparire la consistenza del vino. Ruotando il bicchiere, si notano lacrime lente e abbondanti, indice di un elevato contenuto zuccherino e una buona struttura alcolica (soprattutto nelle versioni liquorose). La brillantezza del vino denota freschezza e buona conservazione.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Aleatico:

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Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Vino rosso granato. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso granato è un rosso molto scuro, con tonalità quasi marroncine. Come colore puro (cioè non come riflesso) è presente quasi esclusivamente per vini rossi molto corposi, strutturati e sottoposti a lunghi anni di affinamento in legno.

Aleatico: Esame olfattivo

l'esame olfattivo dei vini aleatico passito

Al naso, l’Aleatico offre un bouquet intenso, aromatico e coinvolgente. Le note floreali sono dominanti, con profumi di rosa appassita e violetta, accompagnati da sentori di frutta rossa matura come amarena, ciliegia e fragola. Nei vini affinati emergono sfumature più complesse di confettura di prugna, fichi secchi, e frutta candita, arricchite da note di spezie dolci come la cannella e il chiodo di garofano. Nelle versioni liquorose, possono apparire accenni balsamici ed eterei, che amplificano la profondità e la complessità del bouquet.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Aleatico:

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Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Aleatico: Riconoscimenti olfattivi

Aleatico: Esame Gusto-Olfattivo

l'esame gustativo dei vini aleatico passito

Al palato, l’Aleatico si distingue per la sua dolcezza intensa, bilanciata da un’acidità viva che dona freschezza e impedisce al vino di risultare stucchevole. La componente aromatica si ritrova pienamente, con ritorni di frutta rossa matura, petali di rosa e una leggera nota speziata sul finale. Nelle versioni liquorose, l’alcol aggiunge una piacevole sensazione di calore, che avvolge il palato senza sovrastarlo. La struttura è piena, morbida e avvolgente, mentre la persistenza è lunga e intensa, con un retrogusto che richiama la confettura di ciliegie, il miele e le erbe aromatiche. È un vino che lascia un ricordo indelebile per la sua eleganza e la sua armonia.

I descrittori per l'esame gustativo del vino Aleatico:

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Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino morbido. Nella valutazione della morbidezza del vino, un vino si dice "morbido" quando in esso è presente una buona concentrazione di polialcoli che compensano efficacemente le componenti più dure, grazie per esempio al lungo affinamento, specialmente in botte. Nel suo profilo gustativo le sensazioni di rotondità prevalgono marcatamente sulle durezze.

Vino abbastanza tannico

La sensazione di lieve astringenza dovuta ai tannini è ben presente in un vino abbastanza tannico. Essa si manifesta anche in termini di "secchezza" o "ruvidità" al palato. Questi vini sono dei rossi di buona struttura e discreto affinamento, con possibile maturazione in recipienti di legno.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.

Aleatico: Abbinamento con il Cibo

abbinare al cibo i vini aleatico passito

L’Aleatico è un compagno ideale per i dessert, soprattutto quelli a base di cioccolato fondente, come una torta al cioccolato o dei mousse raffinate. Si abbina splendidamente anche a dolci con frutta rossa, come una crostata di ciliegie o delle fragole in salsa di vino. Con dolci della tradizione, come il panforte o i cantucci, il vino esalta la frutta secca e le spezie del piatto. Per un abbinamento più ardito, si sposa bene con formaggi erborinati come il gorgonzola dolce o lo stilton, dove la dolcezza del vino contrasta e bilancia la sapidità e l’intensità del formaggio. L’Aleatico, inoltre, è perfetto da degustare da solo, come vino da meditazione, per godere appieno della sua straordinaria complessità.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Aleatico:

Aleatico: Ricette in Abbinamento

Vi proponiamo una selezione di ricette da abbinare ai vini Aleatico, scelte dal Ricettario di Quattrocalici.