GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Valpolicella: La Degustazione

Indice

La Degustazione del Vino : Valpolicella

Il Valpolicella è uno dei vini rossi più rappresentativi del Veneto e dell’intera tradizione vitivinicola italiana, prodotto nell’omonima area collinare situata a nord di Verona, tra la città scaligera e le pendici dei Monti Lessini. Questa zona, caratterizzata da una notevole varietà pedoclimatica e da un’antica tradizione agricola, è storicamente vocata alla coltivazione della vite sin dall’epoca romana, e deve la sua notorietà a un insieme di vitigni autoctoni che costituiscono la base delle sue diverse espressioni enologiche.

Il Valpolicella DOC viene ottenuto da un uvaggio in cui dominano le varietà Corvina Veronese (o Corvinone), Rondinella e Molinara, spesso accompagnate da altri vitigni minori autorizzati. La zona di produzione è suddivisa in tre aree principali: la Valpolicella Classica, che comprende i comuni storici di Negrar, Fumane, Marano, Sant’Ambrogio e San Pietro in Cariano; la Valpantena, che gode di una specifica menzione geografica; e la Valpolicella allargata, frutto dell’estensione della denominazione avvenuta nel 1968.

Il vino Valpolicella base si presenta generalmente come un rosso giovane, fresco e fragrante, pensato per il consumo immediato. Ha un colore rubino brillante, un profilo aromatico centrato su ciliegia rossa, viola, lamponi e leggere note speziate. In bocca è asciutto, snello, con tannini leggeri, acidità vivace e bassa alcolicità, il che lo rende ideale per accompagnare piatti semplici e conviviali.

Le versioni più ambiziose si collocano sotto la denominazione Valpolicella Superiore, che prevede un grado alcolico più elevato, affinamento obbligatorio e maggiore struttura. Il Ripasso, ottenuto facendo rifermentare il Valpolicella base sulle vinacce dell’Amarone o del Recioto, rappresenta una categoria a sé, con maggiore corpo, complessità aromatica e potenziale di invecchiamento. Questi vini si distinguono per note di frutta matura, spezie, liquirizia, e una tessitura tannica più marcata.

In tutte le sue tipologie, il Valpolicella conserva una matrice territoriale precisa, che unisce freschezza, fruttuosità e versatilità gastronomica. A tavola, accompagna con successo primi piatti con sughi di carne, salumi locali, pollame arrosto, torte salate, e formaggi a media stagionatura. Le versioni Superiore e Ripasso si sposano bene anche con arrosti, brasati e piatti più strutturati.

Il Valpolicella, grazie alla sua pluralità stilistica e alla sua forte identità locale, si è affermato come uno dei vini rossi italiani più apprezzati sia in Italia che all’estero, rappresentando una sintesi equilibrata tra tradizione e modernità, tra bevibilità e carattere.

Le Caratteristiche del Vino: Valpolicella

Il Valpolicella si presenta con un colore rosso rubino brillante, di media intensità, che nelle versioni più giovani esprime vivacità e trasparenza. Al naso offre un bouquet fragrante e vinoso, con note di ciliegia fresca, amarena, lampone e rosa selvatica, accompagnate da accenni di erbe aromatiche e spezie leggere. Nelle versioni Superiore, il profilo olfattivo si fa più maturo e complesso, con sfumature di frutta sotto spirito, tabacco e legno dolce.

Al palato si distingue per una struttura snella e armonica, con tannini morbidi, una freschezza ben presente e una moderata alcolicità, che rendono il sorso scorrevole, equilibrato e di grande piacevolezza. La persistenza aromatica è buona, con un finale fruttato e lievemente mandorlato. Prodotto con uve Corvina, Corvinone e Rondinella, il Valpolicella rappresenta uno dei rossi più identitari e versatili del Veneto, capace di adattarsi a molteplici stili: dal vino quotidiano giovane e immediato, alle versioni Superiore, Ripasso e fino all’Amarone. Si abbina con facilità a salumi, carni bianche, formaggi freschi o mediamente stagionati e piatti della tradizione veneta.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàelegante, fine
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Valpolicella

nella Guida Quattrocalici

Valpolicella: Guida alla Degustazione

Il servizio dei vini valpolicella

Il Valpolicella è uno dei vini rossi simbolo della viticoltura veronese, prodotto con uve Corvina, Corvinone, Rondinella e, in piccola parte, altri vitigni autoctoni. A seconda della versione – base, Classico, Superiore – può presentarsi come vino giovane e fragrante, oppure più strutturato e complesso, con eventuale affinamento in legno. Per le versioni giovani è sufficiente aprire la bottiglia al momento e servire il vino a 16–18°C, mentre le versioni Superiore, più complesse, vanno aperte con anticipo o ossigenate in caraffa, servite a 18–20°C in calici mediamente ampi.

 

Valpolicella: Esame Visivo

L'esame visivo dei vini valpolicella

I vini Valpolicella sono caratterizzati da un colore rubino intenso e scuro, in alcuni casi impenetrabile. La Corvina, varietà con buone proprietà coloranti, è l’uva maggiormente responsabile della colorazione del Valpolicella e colori cupi ed intenso con trasparenze ridotte indicano che le uve sono state coltivate con principi colturali di qualità e basse rese per ettaro. Nei vini di più lungo affinamento il rosso rubino, tende a mutarsi in granato, che indica uno stato di maturazione che si avvia verso l’apice.

 

I descrittori per l'esame visivo del vino Valpolicella:

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Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Valpolicella: Esame olfattivo

L'esame olfattivo dei vini Valpolicella

Il profilo olfattivo è fresco, intenso, immediato, con una chiara impronta fruttata e floreale, e nei casi più evoluti, speziata.

Il bouquet del Valpolicella è fine e tipico, più orientato verso l’eleganza e la fragranza che verso la concentrazione.

 

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Valpolicella:

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Tutti i termini per la Intensità Olfattiva dei Vini

Vino intenso. Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "intenso" un vino la cui intensità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. Varietà del vitigno e tipologia di vinificazione e  aturazione/affinamento influiscono grandemente sull’intensità olfattiva di un vino, comunque possiamo dire che in generale i vini intensi provengono da vigneti a rese medio basse e sono sottoposti a processi di vinificazione di buon livello qualitativo.

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino balsamico. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino balsamico. Le note balsamiche, che riportano a fragranze di mentolo, eucalipto, resina, pino, etc. possono avere nel vino diversa origine. In alcuni casi si può trattare di profumi di origine fermentativa (lievito), ma nella maggior parte dei casi sono di origine postfermentativa, o "terziaria", derivano quindi dalla maturazione e dall'affinamento del vino e sono più comuni in vini maturi e ben strutturati. Anche se con connotazioni diverse, si possono riscontrare sia in vini bianchi che rossi.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Valpolicella: Riconoscimenti olfattivi

Valpolicella: Esame Gusto-Olfattivo

L'esame gustativo dei vini Valpolicella

Il Valpolicella si abbina perfettamente a una cucina tradizionale e regionale, grazie alla sua versatilità e agilità di beva. La versione base accompagna con facilità piatti semplici, mentre la versione Superiore può reggere preparazioni più ricche.

 

I descrittori per l'esame gustativo del vino Valpolicella:

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Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Valpolicella: Abbinamento con il Cibo

Gli abbinamenti al cibo del valpolicella

Il Valpolicella è un vino rosso strutturato, di solito giovane, adatto all’abbinamento con salumi, primi piatti a base di carne e carni alla griglia. Il Valpolicella Superiore è sulla stessa linea, ma contraddistinto da maggiore struttura che gli consente di “osare” di più verso arrosti e formaggi di media stagionatura. Il Valpolicella Ripasso è decisamente più morbido e rotondo, e permette anche abbinamenti con piccola selvaggina e formaggi stagionati.

 

I tipi di portata in abbinamento per il vino Valpolicella:

La Degustazione e l’Abbinamento del vini
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