GUIDA ALLA DEGUSTAZIONE DEI VINI ITALIANI – Quattrocalici

Petit Verdot: La Degustazione

La degustazione del vino Petit Verdot

La degustazione del Petit Verdot. Il Petit Verdot è un vitigno a bacca nera dagli acini piccoli e con buccia spessa, intensamente colorati. Originaria di Bordeaux, dove tradizionalmente rientra in piccole quantità nei vini della regione, il Petit Verdot viene oggi vinificato anche in purezza in molte regioni dell’Europa meridionale, nelle Americhe e in Australia. Gli alti livelli di antociani presenti nelle spesse bucce dell’acino danno ai vini Petit Verdot tendono un aspetto denso e un colore nero violaceo, simile all’inchiostro. Il rapporto tra buccia, semi e succo è particolarmente elevato grazie alla piccola dimensione degli acini e questo dà ai vini un notevole contenuto in tannini. Il Petit Verdot è un vitigno difficile da coltivare, per le difficoltà difficoltà di maturazione e la sensibilità dell’apparato fogliare, che richiede molto lavoro in vigna. In più il vitigno ha germogliamento precoce (e quindi a rischio per le gelate primaverili) e maturazione tardiva, rendendola difficile nelle annate fresche. Negli anni Sessanta per questi motivi, a cui va aggiunto il cambiamento nelle preferenze dei consumatori, più inclini ai sapori morbidi del Merlot e ai profumi fruttati del Cabernet, molte vigne di Petit Verdot sono state eradicate e sostituite con vitigni più affidabili e alla moda. Gli anni ’80 hanno visto poi la rinascita del Petit Verdot, in particolare nel Nuovo Mondo come in California e in Australia, ma anche in altre zone degli Stati Uniti e in Australia, Italia, Spagna, Portogallo, Cile e Argentina, sempre in regioni dal clima caldo e secco.

Le caratteristiche enologiche del vino Petit Verdot

I Petit Verdot sono vini di corpo, con una discreta longevità e buona predisposizione all’affinamento in legno. In generale, grazie all’apporto del clima caldo e ventilato nel quale vengono allevati, soprattutto nel Lazio e in Toscana, i vigneti di Petit Verdot danno origine a vini per lo più importanti, predisposti ad un  lungo affinamento e di grande struttura.

Colorerosso
Tipo vinoVino fermo
Strutturadi corpo
Qualitàfine, piacevole
Temperatura di servizio18-20°C
Bicchierebicchiere da vino rosso strutturato

Tutti i vini della categoria Petit Verdot

nella Guida Quattrocalici

Petit Verdot: Guida alla degustazione

Apriremo la bottiglia di Petit Verdot almeno un’ora prima della degustazione fino a diverse ore in caso di una vino di più lungo affinamento o che abbia trascorso un lungo periodo in cantina. Utilizzare un calice di dimensioni medio-grandi, baloon o a luce ampia per permettere la diffusione dei profumi. Temperatura di degustazione, 18-20°C a seconda della tipologia degustata.

degustazione petit verdot servizio

Petit Verdot: Esame visivo

I Petit Verdot presentano in generale buona consistenza. I vini si presentano di colore rosso rubino, con riflessi violacei per i prodotti più giovani, fino a sfumature granate per quelli con più lungo affinamento.

degustazione petit verdot visivo

I descrittori per l'esame visivo del vino Petit Verdot:

Vino rosso rubino. Tutti i termini per il colore dei vini

Il rosso rubino è per i vini rossi quello che il giallo paglierino è per i vini bianchi. Il colore più diffuso e quello intermedio per le varie tipologie di vino rosso. Un vino rosso rubino indica media concentrazione, un vino nè troppo giovane nè probabilmente di lunghissimo affinamento. La sua intensità e la maggiore o minore trasparenza possono dare ulteriori indicazioni sul tipo di vino, il metodo di vinificazione e il vitigno in questione.

Vino consistente. Tutti i termini per la consistenza del vino

Consistente è un vino che manifesta una discreta resistenza alla rotazione nel bicchiere, che una volta fermata, dà origine ad una serie di archetti ben marcati sulla superficie del vetro. Indica buona struttura nel vino, un vino concentrato con una quantità di estratti superiore alla media.

Petit Verdot: Esame olfattivo

Al naso i Petit Verdot sono fruttati e floreali, con note di prugna, mora e ciliegia, a volte in confettura per i prodotti più strutturati e più maturi. La presenza di aromi terziari, come sentori tostati, vanigliati o speziati di cacao, chiodi di garofano e cuoio giovane dipende essenzialmente dal percorso in cantina del vino sotto esame.

degustazione petit verdot olfattivo

I descrittori per l'esame olfattivo del vino Petit Verdot:

Vino complesso.

Nell'ambito della degustazione olfattiva, si definisce "complesso" un vino che presenta molteplici riconoscimenti olfattivi e la cui complessità olfattiva risulti in linea con le aspettative presentate dal vino in esame anche in riferimento alla tipologia di appartenenza. La complessità nei profumi è anche una caratteristica varietale, ossia legata ai vitigni utilizzati nella vinificazione. In generale possiamo comunque aspettarci un vino giovane o maturo, che abbia fatto un discreto periodo di affinamento in botte o bottiglia.

Vino floreale. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino floreale. Le note floreali sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di fiori bianchi sono presenti nei vini bianchi, profumi di fiori rossi nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano il fiore appena sbocciato, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente profumi di fiori secchi o appassiti.

Vino fruttato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino fruttato. Le note fruttate sono tra le più comuni, presenti in moltissimi vini, sia bianchi che rossi o rosati. Sono di origine quasi sempre fermentativa, anche se possono essere legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni. In genere, profumi di frutta bianca sono presenti nei vini bianchi, profumi di frutta rossa nei vini rossi e così via. Nei vini giovani i profumi ricordano la frutta fresca, nei vini sottoposti a lunghe maturazioni troveremo più facilmente note di confettura o di frutta secca, nei vini fortificati note di frutta sotto spirito.

Vino speziato. La Descrizione dei Profumi nel Vino.

Vino speziato. Le note speziate sono piuttosto diffuse in quei vini, sia bianchi che rossi o rosati, che sono stati sottoposti a periodi di maturazione più o meno lunghi, soprattutto in legno. Sono dunque di origine quasi sempre terziaria, anche se possono essere in alcuni casi legate a marcatori caratteristici di determinati vitigni.

Petit Verdot: Riconoscimenti olfattivi

Petit Verdot: Esame gustativo

Al palato i Petit Verdot più giovani sono freschi e asprigni, con tannini giovani e a volte invadenti. I prodotti di più raffinata fattura hanno sensazioni sicuramente più morbide ed eleganti, con le spigolosità varietali arrotondate dal tempo e dal legno. La persistenza, che si esprime in genere in note fruttate di mora e amarena, varia in questi casi da lieve a molto lunga, con ricordi di tannini più o meno marcati.

degustazione petit verdot gustativo

I descrittori per l'esame gustativo del vino Petit Verdot:

Vino secco. Tutti i termini per la Scala di Dolcezza dei Vini

Vino secco. In un vino secco non viene percepita alcuna sensazione di dolcezza. Agli effetti pratici, essendovi sempre nel vino anche un pur modesto residuo zuccherino, si considerano secchi i vini che abbiano un contenuto zuccherino da 0 a 10 g/l.

Tutti i termini per la Scala di Alcolicità dei Vini

Vino "caldo". Quando nel vino la percezione alcolica è piuttosto netta, come ad esempio avviene per i vini con gradazione alcolica di 13-14° in volume, il vino in questione viene definito caldo. Questi vini per essere anche equilibrati, devono avere un corpo e una struttura in grado di supportarne il tenore alcolico.
Tutti i termini della scala di morbidezza del vino.
Vino Abbastanza morbido. Nella scala della morbidezza dei vini, il termine "abbastanza morbido" si riferisce ad un vino che presenta già una piacevole morbidezza. Le sensazioni più dure vengono ben equilibrate da una adeguata presenza di alcol e polialcoli. In genere si tratta di vini dotati di una discreta struttura.

Vino tannico

Si dice tannico un vino che presenta al palato una decisa sensazione di astringenza, che si manifesta come secchezza o ruvidezza a livello dello stesso palato o delle gengive. In molti casi la marcata tannicità è da ricondursi al vitigno di partenza e alla precocità della degustazione, prima della fine del periodo ottimale di maturazione o affinamento. In questo senso, il vino potrebbe migliorare, diventando più "rotondo" se lasciato affinare ulteriormente in cantina.

Vino di corpo o corposo

Si dice "di corpo" o "mediamente strutturato" o "corposo" un vino con un buon contenuto di sostanze estrattive. Parliamo quindi di un vino ottenuto da uve mature, ricche di zuccheri e di sostanze complementari. In termini di analisi si può far riferimento a vini il cui estratto secco sia compreso indicativamente tra i 29 e 44 g/l e il cui contenuto in alcol  tra i 13 e i 14° in volume.
Tutti i termini della scala di persistenza del vino.
Vino persistente. Per "persistente" si intende un vino il cui ricordo sensoriale dopo la deglutizione ha una durata più che sufficiente. Convenzionalmente, si indica come "persistente" un vino la cui persistenza è compresa tra i 6 e gli 8 secondi. In genere, i vini persistenti sono vini complessi, strutturati e solitamente sottoposti ad un periodo di maturazione/affinamento piuttosto rilevante.

Petit Verdot: Abbinamento con il cibo

I Petit Verdot più giovani e freschi si accompagnano bene con salumi anche stagionati come la Sopressa vicentina, o piatti di pasta con sughi di carne anche a base di selvaggina. I vini più strutturati si prestano all’abbinamento con carni alla griglia o arrostite, fino anche a selvaggina di piccola taglia, sia da pelo che da piuma.

degustazione petit verdot abbinamenti

I tipi di portata in abbinamento per il vino Petit Verdot: