Giovanni Dalmasso, agronomo e ampelografo, nacque a Castagnole Lanze il 10 luglio 1886 e conseguì il diploma di enotecnico presso la scuola enologica di Alba nel luglio del 1905. In seguito proseguì gli studi in Scienze Agrarie alla Regia Scuola Superiore di Agricoltura di Milano e si laureò in Scienze Naturali all’Università di Pavia.
Dall’Agosto del 1909 all’ottobre del 1911 fu assistente presso la Scuola Superiore di Agricoltura di Milano. Nel frattempo vinse brillantemente il concorso per professore di Viticoltura ed Enologia e fu destinato alla Scuola Enologica di Conegliano Veneto, dove gli fu assegnata la direzione dell’Osservatorio Fitopatologico. Nel 1922 ritornò alla Scuola superiore di Agricoltura di Milano, questa volta con un contratto di libera docenza di Viticoltura. Nel febbraio del 1923 fu fondata a Conegliano la Stazione Sperimentale di Viticoltura e di Enologia (oggi Istituto Sperimentale per la Viticoltura) e Dalmasso fu nominato reggente della sezione di Viticoltura, e poi direttore nel 1924. In seguito divenne direttore generale della Stazione, che nel 1931 fu riconosciuta come istituto statale e più tardi (dal 1947 al 1973) fece parte del consiglio di amministrazione della Scuola Enologica come rappresentante del Ministero dell’Agricoltura e Foreste.
Dotato di una solida cultura professionale, svolse l’insegnamento sia teorico sia pratico con grandissima competenza, rivestendo importanti cariche nel settore vitivinicolo nazionale; provvisto di vasta cultura anche in campo umanistico, Dalmasso svolse una brillante e multiforme attività in campo letterario e artistico. Tra il 1931 e il 1937 completò i lavori, insieme all’onorevole Marescalchi, della monumentale Storia della vite e del vino in Italia. Morì nel 1976.