Luigi Veronelli è senz’altro una delle figure più importanti per la valorizzazione e diffusione del patrimonio enogastronomico italiano. Coniò e definì espressioni e punti di vista che poi sono entrati nell’uso comune in campo enologico e gastronomico.
Fu in prima persona protagonista di importanti battaglie per la conservazione e valorizzazione delle diversità nel campo agricolturale ed alimentare e protagonista di epiche battaglie a fianco delle amministrazioni locali e per l’appoggio ai produttori al dettaglio.
Nacque a Milano e in gioventù studiò filosofia e si diede all’attività politica. Per tutta la vita si professò di fede anarchica, rifacendosi anche alle ultime lezioni tenute da Benedetto Croce a Milano.
L’attività giornalistica lo ha impegnato per tutta la vita: i suoi articoli, spesso provocatori e ricchi di neologismi e arcaismi, hanno fatto scuola nel giornalismo e non solo in campo enogastronomico.
E’ stato autore di alcune opere fondamentali, anche di carattere divulgativo, tra le quali i Cataloghi dei Vini d’Italia, dei Vini del Mondo, degli Spumanti e degli Champagne, delle Acquaviti e degli Oli extra-vergine. Fondamentale fu anche la sua collaborazione con Luigi Carnacina, maître e gastronomo celeberrimo e Aldo Luigi Guazzoni maître e sommelier internazionale. Ne nascono, ad esempio, La Cucina Italiana e Il Carnacina.
Nel 1989 ha fondato la Veronelli Editore “col puntuale obiettivo di approfondire la classificazione dell’immenso patrimonio gastronomico nazionale e contribuire ad accrescere la conoscenza delle attrattive turistiche del paese più bello del mondo“.